CAPITOLO 26

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POV'S ARON
Ormai è tramontato il sole, oggi è il compleanno di Lea e non sono riuscito a farle gli auguri. Non riesco a chiudere occhio, il ricordo delle sue labbra è ancora luminoso nella mia memoria, è meglio se mi alzo dal letto e mi metto a fare qualcosa.

Il rumore della serratura mi avvisa che Sophia è arrivata.
«Ciao amore, sono stanchissima, sei già sveglio?» Chiede, entrando nella cucina e scoccandomi un bacio a stampo.

«Come mai tutto questo tempo in ufficio?» Domando, versando un bicchiere di latte e non rispondendo alla sua domanda.
«Beh, sai che sono l'avvocato di un giornalista?» Mi domanda, fissando ogni mio passo.
«No, non lo sapevo,come si chiama?» Chiedo, curioso può essere anche Jack, non credo sia lui, sarebbe un’incredibile coincidenza, fra tanti giornalisti.
«Brown...Jack Brown.» Dice. Io rimango immobile, gli ho parlato di lui e non mi ha mai detto niente.

«Aron, l’ho scoperto solo oggi, è stato denunciato da Nick Smith, per aver scritto un libro senza il suo permesso e il signor Brown mi ha affidato il caso.»
Mi spiega avvicinandosi, annuisco senza dire  niente, non dovrei essere arrabbiato quella che dovrebbe arrabbiarsi è lei, visto quello che sto facendo.

«Allora si?» Saltella Sophie, non so a cosa si riferisca, perché non ho ascoltato una parola di quello che ha detto.

«Che cosa?» Domando, fissandola.
«Vengo anch'io alla festa di stasera.» Dice con un sorriso a 32 denti, no, non può venire, ci sarà Lea, è il suo compleanno, non posso portare anche Sophia.

Corre nella stanza a preparare non so cosa la seguo e disputando le chiedo:
«perché vuoi venire?»
«Perché ci sarà Nick Smith, voglio sapere di più sul suo conto.» Spiega, prendendo un vestito, alla fine mi arrendo, così ci prepariamo per la serata.

POV'S LEA
Mi sveglio con il suono della sveglia, non ricordo neanche di averla messa, dopo quello che è successo ieri: mi sono fatta baciare di nuovo e poi fatta respingere. Forse  si trovava lì, perché credeva che gli avrei detto qualcosa, ma si sbaglia.

«Posso entrare?» Sento dire da Harry, dietro la porta.
«Entra.» Rispondo, aprendo la porta. Mi salta addosso e urla stringendomi a sé:
«Auguri! Il primo compleanno con noi!»
Dopo avermi stretta per qualche minuto si stacca.
«C'è anche Adam, vuole farti gli auguri." Dice Harry, sperando che lo faccia entrare.
«Mi vedi? Sono un mostro, me li farà stasera quando mi vedrà preparata.»
Dico, cacciandolo fuori.
«Sai, così ti fai desiderare...» Dice, ridendo. «Harry!» Urlo, scoppiando a ridere.

Quando sono sicura che se ne siano andati, scendo di sotto, vedo mamma preparare una colazione solo per me, con un enorme cuore al centro e dei palloncini.
«Oh, no, sei già sveglia!» Sospira, fintamente triste, mentre il mio cuore si riempie di gioia. Le lacrime iniziano a scivolare sul mio volto, «mamma...» Sussurro, abbracciandola.
«È stupendo io...grazie!» Non riesco a dire altro, vedo che anche a lei scende una lacrima.

Mentre siamo seduti per fare colazione non vedo papà.
«Dov'è papà?» Domando, preoccupata.
«È andato dal nonno» Risponde, dando un morso al cornetto. Annuisco, un po' triste, volevo che fossero entrambi qui con noi.

Sento qualcuno coprirmi gli occhi, tocco le sue mani grandi, mascherando la voce, mi dice:
«lndovina, chi sono?»
«Papà!» Esclamo, felice. Mi toglie le mani dal viso e porgendomi un enorme scatolone mi dice:
«Auguri principessa!»
Lo abbraccio e apro il pacco, contiene un bellissimo vestito, nero, corto e aderente, con le maniche tutte ricamate. È accompagnato da delle bellissime scarpe nere.
«È bellissimo papà!» Dico, facendomi stringere tra le sue braccia.
«Va a prepararti, ti aiuterà la mamma.» Mi dice, dandomi un bacio sulla guancia.

Andiamo in camera e inizia a prepararsi prima lei, mentre io la guardo truccarsi, mi viene in mente una domanda, anche se non so se risponderà:

«Mamma, posso farti una domanda?» Chiedo, con un filo di voce:
«Dimmi piccola.» Mi incoraggia, mettendosi il rossetto.
«Ma quel giornalista, chi è in realtà?»
Si immobilizza, si gira versi di me e inizia a raccontare:
«Lui è Jack, come già sai. È stato il mio fidanzato per tanto tempo, poi per un motivo e per un altro, ci siamo lasciati. Io sono venuta qui è ho conosciuto Nick, stavo bene con lui,ma poi è ritornato Jack, mi voleva di nuovo, ma io ho scelto Nick e lui non l'ha mai accettato, Ha scritto un libro su di noi, in cui si diceva, che papà ti avrebbe uccisa.» Quando conclude si asciuga una lacrima, che le è  scivolata sul suo viso. Mi dispiace vederla così, avrà dovuto passare tanti momenti difficili.

«Ora mettiamoci all'opera, dovrai essere bellissima stasera!» Dice, riscuotendosi e facendomi sedere.

POST AUTRICE
Ehi come state? Come sta andando quest'estate? Vi state divertendo?
Vi sta piacendo questa storia? Scusate se faccio sempre le stesse domande ma mi interessa molto il vostro parere, se pensate che dovrei cambiare qualcosa commentate.
Cosa succederà alla festa di Lea? Cosa c'entra Sophia con Jack Brown? Come reagirà Lea vedendo Sophia alla sua festa? Perché il giornalista ha inventato una balla nel suo libro? A quale scopo?
Lo scoprirete leggendo.
BACI

P.s: Ringrazio AuraSchintu per la revisione del capitolo, diventato molto più bello, grazie di tutto Aura❤️.

-F

~The Dark Of My Days~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora