Leggere il capitolo 3 per chi ha gia da tempo questa storia perchè é cambiato un pò 😉
Ambar appena tonarta in casa, si rinchiuse nella propria stanza, senza salutare nessuno dei presenti nella casa.
Sapeva benissimo che erano solo le 6, ma, voleva per una volta essere in anticipo per l' uscita di quella sera , o almeno per il giorno del suo compleanno.
E si, oggi era proprio il giorno del suo compleanno, e anche se la sua "famiglia" cercava di farla sentire accolta e amata dopo tutto ciò che era successo, tutti si erano dimenticati del suo compleanno, ma non era un compleanno qualunque, bensi il suo 18 compleanno.
Ambar rivoleva la sua vita passata, dove tutto era perfetto, ma dove non c'erano emozioni né da parte della sua tutrice, né da parte del suo ex fidanzato; ma infondo ad Ambar andava bene cosi, o meglio, si convinceva che era la vita che aveva sempre sognato.
- nessuno si ricorda che giorno importante sia per te ambar, NESSUNO.
Questo significa che attorno a te hai solo persone false, che fingono di volerti bene. Sei sola, certo Emilia si è ricordata del tuo compleanno. Ma ricorda oltre lei non hai nessuno. Sei tu contro il mondo.-Si ambar, aveva ricominciato a parlare da sola, lei parlava al suo riflesso. Può sembrare un cosa strana, ma, certe volte, a svuotare tutta la rabbia e la frustrazione repressa; ma se non parlava con suo riflesso, con chi poteva parlare? Con Emilia? Sicuramente non riuscirebbe a comprendere.
Ambar utilizzo la maggior parte del suo tempo, a occuparsi di sè, fece un bagno rilassante con una maschera al fango, nel mentre leggeva uno dei suoi libri preferiti. Tutto ciò gli ricordava un pò la vecchia ambar; quella che passava ore a parlare con il suo riflesso, o si faceva maschere di bellezza, quella che amava leggere, quelle erano le sue passioni, le aveva abbandonate ma certe volte fa bene prendere un pò di tempo per le propri passioni.
Quando ambar usci dal bagno decise di scendere giù per mangiare, non appena arrivata al piano inferiore, trovo un post-it con scritto
"Ambar per cena non aspettarci, siamo tutti al roller per vedere l' open music dove participerà tua cugina. Se hai fame c'è la cena nel frigo la devi solo scaldarla. Buona serata nonno Alfredo"
Anche quella minima speranza che qualcuno della "famiglia" si fosse ricordato del suo compleanno sparì, erano tutti occupati ad andare a vedere sua cugina. Sua cugina, aveva tutte le attenzioni, perchè lei è ragazza con passato orribile, lei ha ritrovato un parte della sua famiglia. Quando si era appena scoperto che, lei era Sol Benson tutti si chidevano " chissa come starà luna? Cosa proverà? Sta bene?. Ma qualcuno si è mai chiesto come sta Ambar? Ragazza cresciuta nelle menzogne delle sua tutitrice. Come si sarà sentita quando gli avevano di essere Sol Benson ma in verità non era lei? Quando credeva di aver capito chi era ma inverita nessuno sa chi è ?.
Ambar era distrutta, tutti quei pensieri la stavano massacrando. Scoppio in un pianto di sfogo per tutto ciò che si era tenuta dentro per tanto tempo, con lei però non c'era nessuno a consolarla.
Ambar pianse interrottamente, finche qualcosa blocco il suo pianto; suonò il campanello.
Ambar cerco di ascigarsi le lacrime, ma tanto sapeva di avere gli occhi rossi e gonfi per colpa del pianto quindi si rassegno e andò ad aprire la porta.
All' inizio era sorpresa di ciò, o chi si trovo davanti alla porta, ma ciò che aveva apenna visto gli fece spuntare un sorriso spontaneo.
-auguri!-
Spazio autrice
Heylà, questo capitolo mi fa impazzire lo trovo molto caruccio😍ma anche molto sad😢. Sono qui oraaaa per proporvi una sfida chi indovinerà per primo chi ha suonato alla porta verrà e taggato nel prossimo capitolo😋 il personaggio(può essere sia maschio chè femmina) e un pò complicato da indovinare ma allo stesso tempo può essere anche banale che sia proprio lui (scrivetemi nei commenti anche perche secondo voi è proprio quel personaggio) come vedete ho provato a mettere in pratica il consiglio che mi era stato dato nello scorso capitolo. Baciii e alla prossima😘