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E nelle notti senza luna ti cercavo,
con lo sguardo verso il cielo sul pianeta più lontano,
quando il cielo si spogliava di ogni stella dominante
la notte diventava più profonda di un Atlante.
Dove cadono i pensieri quando viaggio con la mente
tra la gente, i passanti, un altro foglio salvagente
stringo ancora il niente e sento ancora freddo,
il demonio è alla mia porta, la sta quasi aprendo.
Panico, panico, cerco un maniglione antipanico,
fuggo da sta vita, per questo sono apatico,
aspetto la giustizia seduto a capotavola,
anche se la giustizia sa un po di cibo in scatola.
Non pretendo di sorridere, ho un prezzo da pagare,
il mondo ancora gira, la morte è il piano astrale;
io ancora sono in giro finché gira la lancetta,
ho il cuore a brandelli, mi esplode la testa.
Fuori sembro calmo ma dentro sono a pezzi,
tutte le mie schegge mi tagliano da dentro,
aspetto adesso l'alba scrivendo questi versi
e mentre la notte affonda, le narro tutto questo.

RIMANEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora