Ho sentito l'anima mia tremare per il freddo,
il sole non arriva dentro quando ti senti stretto,
non ha voce ma le sensazioni hanno parole
così forti che parlano da sole.
Ho visto piangere la mia immagine allo specchio,
mentre il passato le parlava all'orecchio,
lì ho capito che i riflessi non hanno torto,
poiché fa male riflettere troppo.
Ho assaggiato qualche goccia del sangue versato,
l'ho sputato per quanto fosse amaro al palato;
per tutte le volte che ho ingoiato delusioni,
ora so ciò che faccio e non voglio comprensioni.
Ho chiesto al mio letto perché spesso non dormo,
mi ha risposto che non si vive solo del giorno,
che la notte dà risposte, non solo sogni,
e ciò che mi dirà dovrò riportarlo sui fogli.
Guardavo a terra perché avanti è già futuro
e il futuro fa paura per quanto è oscuro.
Ma domani è già presente quindi tiro avanti,
tra le urla, i pianti, tra sacrifici e rimpianti.
Toccavo il fondo quando mi facevo domande,
quando scappavo fino a non sentirmi le gambe.
Ho corso senza direzioni sempre con l'affanno,
ma sorrido sapendo che sono arrivato a fine anno.
Un altro anno è un altro traguardo,
un altro traguardo è un'altra corsa,
un'altra corsa è un'altra fatica,
ma mi rimbocco le maniche e continuo la salita.
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RIMANERE
Poetry[Vincitore Wattys 2018] Ho scritto dei miei tormenti, delle mie paure, delle mie ansie e dell'amore. Non ci sono titoli, i titoli sono "limiti". Sei libero di interpretare i testi come meglio ritieni. Buona lettura!!!