Riflessioni

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Spesso traiamo ispirazione da canzoni o da poesie per lasciarci andare a scrivere delle storie, un giorno mi sono chiesta: ma se prendessimo dei film e li mettessimo nel mondo di HP, che succederebbe? O meglio, se prendessimo i personaggi di HP e li mettessimo in un altro film amalgamando il tutto?

Se ci facessimo ispirare dal Cinema?

Da patita di Cinema quale sono, non potevo lasciar fuggire questo pensiero e così mi è venuta l'idea per questa serie e per questa storia in particolare.

Lo so, la mia spiegazione non è il massimo, credo capirete meglio leggendo, sempre se volete leggere ed imbarcarvi con me in quest'avventura :D

Quindi, questa prima storia è ispirata a "Ultimo tango a Parigi" il capolavoro di Bernardo Bertolucci del 1972 che tanto fece scandalo, con protagonisti Marlon Brando e Maria Schneider.

Il titolo è rimasto l'originale perché mi sembrava un po' brutto intitolarla "Ultimo tango ad Hogsmead", abbiate pazienza ;D



Ultimo tango a Parigi

Riflessioni

Hermione Granger camminava per Hogsmeade a passo svelto dando fugaci occhiate alle vetrine dei negozi del villaggio magico dove, se tutto fosse andato come sperava, avrebbe abitato per parecchi anni, forse per il resto della sua vita, anche se in cuor suo ancora sperava che Ronald Weasley si sarebbe deciso, un giorno di quelli, a chiederle finalmente di sposarlo.

Harry aveva fatto la proposta a Ginny due anni prima, persino Neville si era fatto avanti con Hannah Abbott, per non contare tutti gli altri che avevano deciso di sistemare la loro felicità una volta per tutte, conclusa la guerra.

Ancora, però, Ron non le aveva chiesto nulla, non avevano mai neppure seriamente discusso della cosa perché ogni volta che Hermione anche solo accennava a quell'eventualità, il suo ragazzo si sentiva messo con le spalle al muro e iniziava a farfugliare parole incomprensibili, e lei non voleva assolutamente forzarlo, la sua proposta doveva essere del tutto spontanea e sentita, ma iniziava a stancarsi di quel suo essere restio.

Continuava a ripeterle che erano felici così, si vedevano, uscivano insieme o con gli amici, facevano l'amore, ma in fondo era bello tornare a casa da soli, in un posto che era soltanto per loro.

Una sera, Hermione, infuriata, dopo che le aveva ripetuto per l'ennesima volta le stesse cose, aveva lasciato Ron da solo davanti ad un pub di Glasgow, se ne era semplicemente andata senza degnarlo di risposta alcuna per non rischiare di Schiantarlo lì, davanti ad una miriade di Babbani.

Era così difficile capire il desiderio - e il bisogno - di creare qualcosa insieme? Costruire un futuro d'amore tra loro due e magari con i loro figli?

No, non era così difficile, ma Ron sembrava non capire. O non voleva capire. Questo la faceva arrabbiare ancora di più.

Avrebbe preferito che lui fosse andato da lei e le avesse detto chiaramente che non aveva nessuna intenzione di sposarsi e che la sua vita gli andava bene così, diviso tra il suo lavoro di Auror, il divertimento con gli amici e il suo amore per lei. Senza dimenticare l'impegno di avere una famiglia numerosa, e poco importava se tutti gli facevano discorsi sul perché ancora non avevano deciso di sposarsi.

Forse era quello il motivo che rendeva Ron così riluttante?

Sospirò profondamente mentre affrettava il passo verso quello che, forse, sarebbe diventato il suo nuovo appartamento.

Ultimo tango a ParigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora