Five

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Eleanor attese con pazienza l'arrivo di Jonathan Marcus Yldiz, creatore della SPA Yldiz company (società inserita nei commerci d'Europa, Cina e Giappone).

Jonathan Yldiz non era famoso per essere un uomo dal cuore tenero: nessuno dei suoi sette matrimoni era stato compiuto per amore ma solo ed esclusivamente per interessi economici, politici e commerciali. L'unico affetto della vita era sua figlia Eleanor, nata dal primo matrimonio dell'uomo con Evelyne McGranit: unica donna ,nella vita di John, senza titoli o capitali alle spalle ma solo un grande cuore. 

Nonostante Jonathan non fosse un padre presente a livello affettivo, lo era sempre stato dal punto di vista economico: l'unica erede dell'Yldiz, infatti, aveva l'opportunità costante di studiare nelle scuole più prestigiose del mondo e socializzare con gli eredi più influenti non solo nel mondo dell'economia, ma anche dello spettacolo, della finanzia e della politica. Eleanor non avrebbe mai rinunciato a ciò, nonostante il prezzo di quella vita fu caro: nessun affetto,nessuna madre e infondo, neanche un padre.  

Evelyne McGranit venne esiliata dal territorio non appena l'ex marito sposò Samantha Zanit,erede della più grande azienda di giocattoli in Russia.
Eleanor aveva soli 10 anni quando vide sua madre fare le valigie e scappare via da un mondo che non la desiderava più. Ad Evelyne non venne negato nulla, le fu persino proposto di portare la figlia lontano con se ma ella rifiutò : cosa avrebbe potuto offrirle da donna divorziata senza un briciolo di lavoro ed esperienza?  Decise di riservare alla figlia un destino migliore del suo: un destino che nessuno avrebbe potuto strapparle via com'era stato fatto con lei, perché ad Eleanor quell'impero apparteneva di sangue.

Jonathan sorrise freddo alla splendida donna che gli si parò davanti: Eleanor somigliava moltissimo a sua madre e di questo, lei, ne andava fiera.

-Come mai hai deciso di tornare in Inghilterra?-. Jonathan la salutò con un bacio veloce sulla guancia, sentendosi quasi costretto a dimostrare,in un ambiente pubblico, un minimo d'affetto per la ragazza. Eleanor non si scompose,gli riservò un tenero sorriso di circostanza sentendosi anch'ella nella stessa posizione del padre.

-La Francia cominciava a diventar noiosa-.  Sussurrò divertita reggendo lo strascico del vestito nero fra le mani.

-Quanto hai intenzione di rimanere qui?-. L'uomo la prese sotto braccio e cominciò a camminare fiero fra le occhiate contorte e poco convinte dei presenti.

-Finché non mi caccerai di nuovo-.  Sentenziò freddamente la donna continuando tuttavia a sorridere falsamente.

-Non è il tuo posto questo-. Aggiunse Jonathan sistemandosi il nodo alla cravatta spostando delicatamente il braccio sul fianco della ragazza senza destare sospetti.

-Quale sarebbe il mio posto?-.  Domandò curiosa a quel punto. -il tuo scantinato?-. Eleanor aveva sollevato il tono di un ottava senza rendersene conto ,molti sguardi indiscreti si posarono sui due. Jonathan sorrise teneramente alla folla stringendo Eleanor fra le braccia in maniera protettiva,degna di un padre di famiglia,per rassicurare che non fosse accaduto nulla di grave per cui prestare una tale attenzione.

-Parliamo fuori-.  Sussurò costringendosi a mantenere un sorriso di circostanza. Strinse la mano di Eleanor nella sua che non oppose resistenza, si limitò a seguirlo con grazia ed eleganza.

Quella squallida scenetta non era passata inosservata a Logan Lennox che fissò il tutto con amarezza e risentimento.
Johnatan si fermò non appena superato l'uscio dell'atrio e si voltò risentito verso la figlia.

-Perché mi fai questo?-. Eleanor sorrise divertita, non era uno spettacolo di tutti i giorni osservare il grande imprenditore in una situazione di disagio.

-Sto offrendo una grande possibilità ad entrambi-.  Si limitò a rispondere serena. Jonathan la fissò interessato e curioso e alla ragazza bastò quello sguardo per convincersi a continuare. 

-Che ne dici della Lennox? Sarebbe un grande affare unire due grandi società come la Lennox e l'Yldiz-.  L'uomo annuì interessato ma pur sempre riluttante: conosceva bene le donne e sapeva quanto poco affidabili potessero diventare, inclusa sua figlia.

-La Lennox ha già una società gemella-. Sussurrò pensieroso prendendo in seria considerazione la proposta allettante.

-Basterà eliminare Charles Douglas dal mercato-. Lo sguardo di Eleanor si illuminò nel pronunciare una tale affermazione. Johnatan annuí molto poco convinto.

-Come pensi di fare? Charles ha molte società a sorreggerlo, la maggioranza delle azioni della Douglas e ben la metà della Lennox. È un presidente e un vice presidente, inoltre...-. La figlia non lo lasciò terminare.

-Non toccheremo Charles Douglas, le sue azioni o i suoi capitali. In una piramide la parte fondamentale non è la punta. È la base-.  Jonathan non si intromise nel discorso, lasciò che terminasse. -Charles Douglas abdicherà fra pochi mesi a favore del suo unico figlio, Carter Douglas-.  Eleanor fissò suo padre sorridendo -Carter e Logan: sono loro la nostra base-.  Jonathan continuò  a non capire dove la figlia volesse andare a parare così ,finalmente, pose la domanda fondamentale.

-Qual'è il piano?-.

-Camelot-.  Sussurò divertita.  -Conosci la storia di Artù e Lancillotto?-. Jonathan annuí ma rimase in silenzio, non riuscì a collegare la vicenda di Camelot al loro problema cosí la donna terminò.

-L'amore di Artù e Lancillotto per Ginevra ha distrutto uno degli imperi più grandi di tutti i tempi: Camelot-. Eleanor si poggiò al muro alle sue spalle convinta e orgogliosa del suo piano. -Se una donna è riuscita a distruggere Camelot, allora una donna dovrà distruggere la Douglas-.

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