Six

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Clary poggiò malamente, sul tavolo di marmo bianco, il vassoio con pasticcini al caviale.
Era nervosa, anzi, adirata. Fu tentata di mandare tutti al diavolo e rinunciare al lavoro, ma in un attimo di lucidità si disse di non perdere un'occasione così importante per colpa di due ricchi ragazzini viziati vestiti da pinguini. 

Si osservò intorno stupita dal lusso eccessivo di quel luogo: non aveva mai visto un ospedale del genere ed era certa che a Londra non esistesse un edificio tanto grande e maestoso da ospitarlo, ma dovette ricredersi. Si disse che persino una catapecchia, nelle mani di un Lennox, sarebbe potuta diventare una dimora aristocratica. 

Durante la serata nessuno le aveva riservato la minima attenzione, ad una formica avrebbero riservato lo stesso trattamento ma di questo la ragazza non si dispiacque affatto: erano tutti troppo impegnati  a vantarsi delle proprie eredità e dei propri capitali come se al mondo non ci fosse altro di più importante. 

Clary si stupì nell'osservare gruppi di bambini, a mala pena dodicenni, discutere di affari internazionali: ricordava quando, alla loro stessa età, si divertiva a giocare a campana con i suoi cugini e per un attimo provò pena per loro: sarebbero cresciuti viziati ed egoisti troppo impegnati negli affari per dedicarsi alla vita vera.

Carter osservò la ragazza ferma al buffet intenta a scrutare la sala: intravide un'espressione di disgusto e dispiacere sul suo viso e si stupí. Chiunque di rango inferiore al loro avrebbe invidiato ognuna di quelle persone ma non Clary: lei era dispiaciuta per loro e disgustata nell'osservare gente in giacca e cravatta vuoti nell'animo. 

Le si avvicinò lentamente impaurito dall'eventuale reazione che avrebbe potuto scaturire in lei:non sapeva come comportarsi in sua presenza e questo lo confondeva terribilmente. Era cosciente del fatto che una minima parola di troppo l'avrebbe fatta infuriare e sapeva che qualsiasi cosa fosse uscita dalla sua bocca lei l'avrebbe giudicata negativamente perché proveviva da un Doglas. 

Da sempre erano i ricchi a giudicare i poveri ma Clary era diversa: Clary era fiera della sua misera condizione di vita e non accettava nessuna che fosse diversa dalla sua.

-Cosa guardi?-. Le domandò il bruno perplesso soprendendola alle spalle. Clary si voltò velocemente e portò la mano al petto spaventata.

-Nulla-.  Asserì velocemente prendendo dal buffet i piatti vuoti per portarli in cucina.

-Scappi ancora?-. Carter decise di rischiare di essere mandato al diavolo pur di riuscire a conversare anche 10 minuti con lei che di tutto punto, lo fissò impassibile.

-Sono qui per lavorare-. Si limitò a rispondere. -Se venissi pagata per rimanere qui ferma ad osservarti lo farei-.  Il ragazzo sorrise divertito. Clary non poté fare a meno di osservare la sua bellezza: era disarmante. Si chiese se la ricchezza rendesse più belle le persone, quanto meno esteriormente, ma si rispose di no: Carter Douglas era bello, al di fuori della sua ricchezza.

Non aveva avuto modo di osservarlo, fino a quel momento, così a lungo. Si rese conto che i suoi occhi erano verdi e brillavano come due diamanti. Si chiese se avesse comperato anche quelli con i suoi soldi.

Carter notò lo sguardo della ragazza sul suo viso e per la prima volta, ne rimase imbarazzato. Era sempre stato fiero del suo aspetto, sapeva bene quale effetto avesse sulle donne, ma era certo che con Clary non avrebbe funzionato: si sbagliava.

-Non ti pagherò per osservarmi-. Asserì divertito abbassando lo sguardo imbarazzato.

-Allora lasciami lavorare-.  La ragazza si promise di smetterla di essere così maleducata nei suoi confronti ma per quanto si impegnasse,non ci riusciva proprio ad essere gentile con quella razza di persone. Ma sapeva che lui non l'avrebbe rimproverata per questo: non lo avrebbe mai fatto.

Logan osservava l'amico con un'espressione confusa: erano in presenza dei più importanti capi di stato, del Consiglio e soprattutto, dei loro genitori, eppure lui era tranquillamente appartato in un angolo con una sguattera.
Logan sapeva bene qual'era il suo posto nel mondo.  Sapeva come avrebbe reagito suo padre nel vederlo in compagnia di una persona appartenente ad classe sociale così misera e sapeva che anche Charles Douglas avrebbe reagito allo stesso modo. Si chiese per quale motivo l'amico stesse rischiando tanto.

Richard Lennox poggiò una mano sulla spalla del ragazzo risvegliandolo dai suoi pensieri.

-Sei stato bravo-.  Pronunciò fiero. Logan sorrise e ringraziò il padre con un gesto veloce della testa.

-Manterrò l'accordo,il progetto è tuo-. Sussurrò Richard all'orecchio del figlio che continuò a sorridere grato.

-Complimenti Logan-. All'improvviso Johnatan Yldiz apparve nel raggio visivo del ragazzo. -Hai fatto un ottimo lavoro-.  L'uomo tese la mano verso il ragazzo, pazientando affinché gliela stringesse. Per quanto Logan avrebbe preferito evitare quel contatto, strinse la mano all'uomo riconoscente e grato dei suoi complimenti.

-La ringrazio-. Asserì glaciale. Alle spalle di John apparve Eleanor, pronta a salutare i suoi ex suoceri.

-Richard, Melanie, sono contenta di rivedervi-.  Melanie Carmichael  si stringeva fiera al braccio di suo marito Richard e rivolse alla ragazza un timido sorriso di circostanza. Richard invece, si spinse ad un contatto più reale e abbracciò teneramente la ragazza: Eleanor sarebbe stata la moglie perfetta per suo figlio.

-Bentornata in Inghilterra-.  Le sussurrò contento di rivederla. Johnatan apprezzò la dolcezza dell'uomo nei confronti della figlia, Logan invece, si sentì estremamente a disagio nei confronti dei suoi genitori: era stato lui ad interrompere il matrimonio con la donna.

A Charles Douglas,dall'atro capo della sala, non era passato inosservato l'atteggiamento del figlio e prima che potesse ragionarci su, spinse il tasto verde di chiamata sul suo iPhone.

-Segretario Min? Vede la ragazza accanto a mio figlio? Scopra tutto quello che c'è da sapere su di lei-.

Carter sollevò lo sguardo da Clary per un misero secondo,il tempo necessario per intravedere il segretario Min scattare delle foto nella loro direzione. Con un gesto del braccio intimò Clary a voltarsi di spalle, ma era certo che fosse ormai troppo tardi.

HeirsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora