Capitolo 26: Jason - Love is a Pain

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Alisia mi ha rinchiuso in una bolla d'acqua, possibile che non me ne vada bene una?

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Alisia mi ha rinchiuso in una bolla d'acqua, possibile che non me ne vada bene una?

Prima una ragazza psicopatica che mi "permetteva" a malapena di vedere mia padre e ora una che rischia di uccidermi per la sua sete di sangue spuntata dal nulla.
I miei amici, e la ex psicopatica, stanno combattendo contro Giulio, vorrei tanto farlo fuori io, ma sono rinchiuso qui dentro e tirare calci e pugni contro l'acqua non ha alcun effetto.

Se contiamo che ora Ali è lontana da me e io sono una facile preda di quel Alasso di cui ho sospettato fin dall'inizio, allora possiamo dire che ho fatto jackpot!

-Ma cosa abbiamo qui? Il piccolo del Dio del Sole! Cosa c'è piccolino? Sei in trappola e non puoi uscire?- ride sguaiatamente questo microbo, figlio di Ecate.
-Non preoccuparti: tu non puoi uscire, ma la mia magia può entrare- dice malignamente per poi riempirmi il poco spazio destinato all'aria della sua densa e oscura magia.

Tutto si scurisce e fatico a vedere o fare qualcosa, questa magia è veramente potente.
Un grido risuona nell'aria e dell'azzurro comincia a prendere il posto del nero, rendendomi l'aria che stavo perdendo e la possibilità di vedere.

Alisia?

-La piccola Alisia vuole salvare il suo giocattolo? Ma che cosa tenera!- questa risata sta iniziando a starmi veramente sulle scatole, se quando uscirò da qui sarà ancora vivo ci penserò io a togliere vita a questa risata.
-Non azzardarti a toccare la mia polizza-

La sua che?

-Quel ragazzo mi serve vivo, è l'unica ragione per cui quei ragazzi ci stanno dando sotto con Giulio-
E ricomincia quell'odiosa risata.
-Oh, ma io ti capisco. Anch'io voglio Giulio fuori dai piedi e prendermi tutto, ma mi serve vivo ancora un po': deve fare il lavoro sporco al posto mio- dice Andrè mentre fumo nero ricomincia a uscire dalle sue mani.

Questa volta non si dirige verso di me, ma verso i miei amici sotto di noi.
Cerco di urlargli di non toccare i miei amici, ma nella mia testa inizio a sentire un avvertimento: "Arrendetevi e non vi sarà fatto alcun male!"

E vengo catapultato in una piazza piena di gente vestita di nero.

La mia Alisia è normale e risponde a quelle persone che non ci arrenderemo mai. Quelli caricano contro di noi e, dopo un incitamento di Austin che ci esorta a combattere per i nostri genitori, noi ci lanciamo all'attacco.
Dopo quel che mi sembra un secolo, sono sdraiato a terra. Il dolore sembra un amico che si è appiccicato troppo a me e non vuole lasciarmi andare, sento che le condizioni dei miei amici sono simili alle mie, senza vederli: dev'essere il profondo legame che unisce tutti noi.
Qualcuno ride, dicendo che quel che è successo è solo perché noi siamo diventati amici di questa persona ancora sconosciuta.
Riesco ad alzare la testa e vedere cosa succede attorno a me: Alisia è dentro una scatola di vetro che urla e scalcia, mentre la persona che prima aveva parlato e ora vedo essere incappucciata si abbassa su Austin.
Sento Austin iniziare a gridare, il dolore che lascia le sue labbra con le urla arriva dritto al mio cuore, facendolo sanguinare copiosamente.
Alisia continua a gridare di prendere solo lei, che è lei che vuole e di lasciare in pace noi.
Piange e soffre per noi.
Ci vuole bene e morirebbe per noi, si vede da come è conciata: le sue mani e le sue braccia sono piene di graffi e contusioni, visto come le sta usando per cercare di procurare dei graffi in quella gabbia trasparente che non nasceranno mai, i suoi occhi, gonfi e pieni di lacrime sono ancora bellissimi e speciali, la sua bella tuta da combattimento distrutta in più parti, dalle quali fuoriesce sangue da ferite che era meglio per me se fossero rimaste nascoste.
La vedo sofferente, vorrebbe esserci lei al posto di Austin, che ormai ha smesso di gridare e di dimenarsi.
È morto.
Lo sento dentro.
La figura incappucciata ricomincia a ridere di gusto e uccide uno per uno tutti i nostri amici, lasciandomi per ultimo.
Vuole vedere il mio dolore negli occhi prima di uccidermi e vedere la mia vita defluire dal mio corpo con molta calma e quando la figura si abbassa su di me capisco perché.
Giulio.
Le urla di Alisia sembrano entrarmi dentro le vene, tanto le sento forti e disperate.
Ora sto accumulando anche il suo dolore.

-Sei pronto a vedere la tua ragazza cadere? Sei pronto a vedere il tuo mondo andare in pezzi? Sei pronto a vedere morire tuo padre?-
No che non sono pronto, ma a queste parole la risata senza sentimenti di Alisia mi giunge alle orecchie e mi volto verso di lei.

Non è più dentro la gabbia di vetro, né è ferita e con gli occhi gonfi di lacrime: è in forma, senza la tuta da combattimento, ma con un bellissimo paio di jeans bianchi sporchi e un top bordeaux.

-Sei davvero convinto di farmi cadere con un finto sogno e con le parole dette dal tuo amico poco fa?- ricomincia a ridere.

Io sono sconvolto.

Ora ricordo che questo è un incubo che feci l'anno scorso in Grecia, come ha fatto a scoprirlo?

-Cara, il mio desiderio non era far cadere te, ma i tuoi amici-

Hector torna nel mio campo visivo, così come i miei amici. Metà sono a terra, disarmati e con il sangue che esce dal loro corpo, gli altri stanno combattendo ancora.
Grido.
Grido talmente forte che la bolla d'acqua esplode e mi ritrovo sdraiato a terra, con la schiena che chiede pietà dopo la caduta.

Grido fin quando ho voce, fermando tutte le battaglie e pretendendo l'attenzione su di me.

Dentro di me continuo a gridare e mi lancio a mani nude contro Giulio.

I miei amici lo avevano già ridotto male e io gli do quel che resta per distruggerlo definitivamente.

Le mie mani si sono sporcate di sangue, sangue oscuro che mi segnerà a vita, ma non mi importa. Non mi importa ora.

Agret grida e Alisia ne approfitta per metterlo fuori gioco.

I miei amici sono sopra gli altri, per assicurarsi delle loro condizioni.

Io guardo Alisia, cercando di capire cosa devo fare con lei, mentre lei ricambia il mio sguardo e sembra pensare le stesse cose mie.

"UNA DECISIONE È STATA PRESA
DEL SANGUE È STATO VERSATO
UNA DECISIONE È DA PRENDERE.
TRA IL BENE E IL MALE LA LOTTA CONTINUA.
IL MALE VINCERÀ SUL BENE
DUE MALI DISTURBERANNO IL MONDO.
IL BENE HA UNA SOLA POSSIBILITÀ DI VINCERE:
UN CUORE DOVRÀ ESSERE SCALDATO
SOLO COSÌ IL MONDO TORNERÀ ALLA NORMALITÀ"

Ho capito cosa devo fare!

-Jason...-

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Ed ecco qui l'ultimo capitolo di questa storia!
Non preoccupatevi, manca ancora l'epilogo. ;)

Ora che vi ho rotto abbastanza sui miei dubbi, cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo? Chi saranno i feriti a terra e chi che ha combattuto fino all'ultimo?
Che cosa succederà ad Alisia?
E dei bellissimi nomi che inventa Jason per Adrian? Ahahahah!

Scoprirete tutto tra qualche settimana! (spero)

Scoprirete tutto tra qualche settimana! (spero)

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The Her Saga #2 - The GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora