💀18💀

30 4 5
                                    

Un tempo anche io amavo l'horror. Un tempo facevo riti. Mi divertivo.

Cos'è cambiato?

Un giorno ero a casa mia, tranquillo a guardare il soffitto sul mio letto. Mi accorsi di una porticina davanti ai miei occhi, posso giurare sulla mia vita che quella porticina non c'è mai stata. Decisi di prendere una scala, aprire quella porticina e salire in soffitta. Che mai c'è stata! Trovai una torcia e la accesi. In quella soffitta era pieno di cianfrusaglie di ogni genere. Beh, ve la farò breve. Vagai per qualche minuto in cerca di qualcosa di interessante quando inciampai su una scatola. Curioso la aprii e dentro vi ci trovai varie fotografie, perlopiù di famiglie e sotto di esse una tavola con delle lettere incise sopra. E un oggetto strano con un cerchio quasi nel mezzo.

Portai di sotto lo scatolone.

Presi quella strana tavoletta e mi ci piazzai di fronte. Lo strano oggetto triangolare poggiato sopra la tavola. La guardai incuriosito.

Dopo qualche giorno decisi di fare ricerche su quello strano oggetto e scoprii che era una tavola spiritica, più conosciuta come tavola ouija. Lessi qualche articolo. È un gioco, mi dissi. Un gioco pericoloso che se non giocato bene può causare danni seri e irriparabili.

Da bravo idiota qual'ero iniziai a giocarci, da solo. Ignorando la regola che diceva: "Mai giocare da soli" o qualcosa del genere.

Posai il triangolo al centro della tavola. Due dita posate sopra e iniziai a girare l'oggetto sulla tavoletta ripetendo la formula. Feci un paio di domande le quali erano: "C'è qualcuno con me?" e "Se c'è qualcuno può comunicare tramite questa tavola?"

L'oggetto sotto le mie dita si mosse verso sinistra dove la scritta: "yes" ovvero "si" troneggiava sulla tavola.

"Posso sapere il tuo nome?" chiesi.

Mi ricordo che quello spirito o qualsiasi cosa fosse disse di chiamarsi Luxus. All'inizio pensai che il suo nome fosse strano.

Dopo qualche giorno decisi di chiudere la comunicazione con l'essere perché succedevano cose strane all'interno di casa mia. Avevo paura.

Posai la tavola sopra una scatola nella mensola più alta del mio armadio.

Passarono dei mesi in cui non successe nulla di strano in casa mia. Mesi tranquilli e confortanti per me. Avevo chiuso la comunicazione, se n'era finalmente andato, mi dissi.

Invece, pochi giorni fa, quella cosa si è fatta viva. Nel modo più brutto e atroce possibile.

Ero solo in casa, guardavo la TV mangiando delle patatine. Sentii dei rumori provenienti dal piano di sopra. Mi alzai e con tutto il coraggio possibile salii le scale. Guardai nel bagno ma nulla di strano, guardai nella stanza degli ospiti e anche lì nulla. L'unica stanza rimasta era la mia. Aprii piano la porta osservai ogni singolo angolo della mia stanza. Mi soffermai sul letto. Quella maledetta tavola era lì sopra. Con quel triangolo nel mezzo. Mi avvicinai con cautela. L'oggetto iniziò a muoversi sulla tavola segnando le lettere: "P-l-a-y-w-i-t-h-m-e" rimasi bloccato a ripetermi quella frase in testa: "Gioca con me".

Capii che lo spirito non se n'era andato. Era rimasto con me per tutti questi mesi. Ricordai una regola del gioco. "brucia la tavola" ed è quello che feci. Presi la tavola con quello strano oggetto triangolare. Scesi in giardino, appiccai un piccolo incendio e la bruciai.

Ieri quella stramaledettissima tavoletta era sul mio letto con quell'oggetto triangolare sopra. La frase che l'oggetto aveva segnato era: "You can not get rid of me" e mi vennero i brividi lungo la spina dorsale. "Non puoi liberarti di me". No, avevo fallito. Avevo provato ogni cosa per liberarmi di Luxus, ma lui era ancora con me.

Oggi mi hanno trovato morto alla fine delle scale. Causa: caduta accidentale. Hanno detto che sono inciampato sui miei stessi piedi. Ma loro non sanno che in quella casa non ero solo. Loro non sanno che lui mi ha spinto giù dalle scale dopo avermi lanciato contro ogni parete della casa.

Ho scoperto poco prima di andarmene che le foto trovate nello scatolone erano famiglie. Vissute in quella casa dagli anni 50 ad oggi. Tutte famiglie uccise. Cause, a volte, non accertate, altre volte, naturali. Posso giurarci tutte quelle famiglie hanno giocato con la tavola.

Forse non dovevo giurare su me stesso che quella strana porticina non era presente sul soffitto di camera mia.

Vi do un consiglio, non giocate mai da soli con la tavola, non guardate mai oltre il cerchio sul triangolo, non vorreste mai sapere cosa potrebbe esserci con voi quando siete da soli.

Mini horror story's [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora