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Ero coricata nel letto con una candela accesa, leggevo creepypasta horror.
Ero da sola in casa.
La fiamma della candela traballò e controllai che non fosse finita la cera, era piena.
Mi rimisi a leggere.
La candela si spense all'improvviso.
Sotto le coperte sentii qualcuno che mi abbracciava: "Ho paura, c'è qualcuno in camera mia." Era una voce di bambina. "Sorellina, dimmi che sei sveglia, ho paura. Ha detto che se non facevo una certa cosa, succedeva qualcosa di brutto."
Mia sorella si avvinghiò a me procurandomi dei brividi di freddo. Ero terrorizzata dalla paura.
"Ha detto che dovevo commettere una cosa tanto brutta ad una persona della famiglia. La mamma ed il papà non ci sono, vero?" Continuava a parlare facendomi rabbrividire. "Non mi ricordo cos'è successo qualche giorno fa. Eri tu che hai voluto giocare a nascondino o io?"

Mia sorella era morta due anni fa. La sua stanza era chiusa a chiave da allora.

Avevamo giocato a nascondino, era lei ad aver voluto fare quello stupido gioco. Voleva distrarsi da quello che c'era sotto il suo letto. Diceva che era cattivo e aveva paura.

"Ti ricordi? Mi sono nascosta nell'armadio. E poi cos'è successo?" Mi chiedeva.

Ricordavo, quando sono andata a cercarla. Ho cercato ovunque, ho guardato sotto il letto, avevo paura anche io che quella cosa, qualsiasi cosa fosse, ci fosse davvero. Poi ho aperto l'armadio. Mia sorella era lì. Mi guardava con i suoi occhioni, non sorrideva, era seria e stringeva la mano di un pupazzo che non avevo mai visto prima. La mia piccola sorellina aveva un taglio profondo sul polso e il pupazzo, sorridendo inquietantemente, aveva le manine sporche di sangue.

"Perché non mi rispondi?" Chiese ancora. Mia sorella faceva sempre domande di questo tipo, insisteva su qualsiasi cosa.

Ero sicura che se avessi parlato o anche aperto gli occhi, quella cosa che avevo di fianco mi avrebbe uccisa.

"Hai trovato tu il mio pupazzo? Abbiamo deciso di giocare a nascondino. Sai dove si trova?" Mi chiese.
Continuai a non rispondere.
"Forse è sotto il letto." La sentii alzarsi.
Aveva guardato sotto il mio letto.
"No. Forse nell'armadio." Sentivo i suoi passi. Leggeri proprio come quelli di una bambina di appena otto anni.
Sentii l'anta dell'armadio aprirsi. "Ti ho trovato!"
Sentii i passi avvicinarsi al mio letto.
"Perché non apri gli occhi, Lacey? So che sei sveglia. L'ho trovato. Ho vinto io, proprio come quel giorno hai vinto tu, trovandomi, non è vero?" Ha detto mia sorella tornando a stendersi al mio fianco.
"Cambiamo gioco?" chiese una voce che non riconoscevo. Dato che eravamo solo noi tre, supposi che quella voce fosse del pupazzo.
"E quale facciamo?"
"Conto fino a cinque e se tua sorella non apre gli occhi la uccidiamo." Sentivo dal tono di voce che sorrideva.
"Va bene."

La voce del pupazzo iniziò a contare e al numero cinque aprii gli occhi.

Mi ero svegliata da quell'incubo.

La luce della candela illuminava la mia stanza.

Sospirai di sollievo. Era solo uno stupido sogno!

Poi tutto accadde all'improvviso, la candela si spense e sentii l'anta dell'armadio aprirsi.

"Uno.. Due.. Tre.. Quattro.. Cinque.." Contava la voce del pupazzo. "Lacey, hai perso. Tua sorella verrà ad ucciderti." Mentre diceva questo sentii qualcosa muoversi sotto le coperte.

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