Era mattina presto e Junhoe si era alzato già da un paio d'ore e si stava dirigendo verso il luogo di lavoro, quando vide un gruppo di persone appostate che lo guardavano.
"Stai calmo, Junhoe, magari nemmeno vogliono te" continuava a ripetersi.
Ma più si avvicinava e più si convinceva che la sua ipotesi era sbagliata.
Volevano lui, eccome se lo volevano.
Erano due ragazzi.
Uno più alto, con i capelli neri e un po' impacciato nei modi di fare.
E l'altro aveva uno sguardo spietato. Se avessero chiesto a Junhoe di descrivere l'odio lui avrebbe, di certo, fatto una descrizione di quegli occhi.
Era basso, ma aveva un'aria così altezzosa che la statura passava in secondo piano.
Junhoe non se lo fece ripetere due volte, si girò e corse il più velocemente possibile nella direzione opposta.
Aveva la passione per il parkour ed ogni giorno si allenava per quelle strade e le conosceva benissimo.
Sembrava, però, che anche gli altri due le conoscessero altrettanto bene e, in un modo o nell'altro, gli erano sempre alle calcagna.
Decise di optare per l'opzione B.
Arrampicarsi sugli edifici.
Certo, lo avrebbe rallentato un po', ma se gli altri due non ne erano capaci sarebbe stato a cavallo.
Come non detto.
Quei due ragazzi non ne volevano sapere di mollare.
Corse per così tanto tempo che non si sentiva più le gambe.
Non sapeva nemmeno che ore fossero.
Le nove? O forse le dieci?
Non lo sapeva.
Ma era certo che non sarebbe riuscito ad andare al lavoro e, quel che è peggio, Hanbin si sarebbe arrabbiato moltissimo.I promessi sposi mi hanno influenzato quando ho scritto questo capitolo :')
Per chi non avesse colto la citazione: Don Abbondio che si trova i bravi ad aspettarlo.
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(🌻) Thief||YunHoe
RandomJunhoe, ragazzo con vari problemi di famiglia, si ritrova a dover chiedere dei soldi a una delle gang della sua città, per poter curare sua madre. Con questa gang avrà poi vari problemi nel pagare i suoi debiti. Un giorno, girando in bici, si sco...