capitolo 12

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POV  CINNA

*Sono rannicchiato nel mobiletto della cucina,tremo,con una mano mi tappo la bocca,la mamma mi ha ordinato così appena ha sentito arrivare papà.Sento il rumore dei piatti che s'infrangono sul pavimento,papà urla,la mamma piange,apro un pò lo sportello per guardare,non dovrei farlo ma è più forte di me.Papá tira una sberla a mamma e gli urla che è colpa sua se suo figlio è un finocchio a cui piace disegnare abiti,cosa vuol dire finocchio?La butta a terra,si slaccia i calzoni e li abbassa,alza la gonna alla mamma e le dice che ora gli doveva dare in vero uomo.Non capisco cosa le stia facendo,però le fá del male perchè piange e gli urla di smetterla,io piango e mi rannicchio di più tappandomi le orecchie.*

Mi sveglio urlando,è sempre così quando accenno il mio passato,gli incubi tornano a farmi visita.Guardo l'ora e vedo che sono le cinque del mattino e ormai di dormire non se ne parla,mi alzo e vado a farmi una doccia.Appena sono sotto il getto dell'acqua mi siedo sul piattodoccia e lascio che le lacrime si mischino all'acqua,mamma...chissà come sta...sono anni che non la vedo,sicuramente da una parte sta bene perchè non starà subendo quello che subiva prima,ma economicamente sò che soffre.Quando posso gli mando dei soldi,ma non è semplice Capitol non lo permette,Snow non vuole che si aiutino quelli del distretto,secondo lui dovrebbero morire di fame.Penso a quanto gli sarebbe piaciuta Katniss e mi alzo con una nuova forza e prometto a me stesso di raccontarle tutto se lo merita e che una volta finiti questi giochi schifosi la porterò da mia madre.Finisco di lavarmi con troppo energia mi brucia la pelle,ma voglio levarmi di dosso quei brutti ricordi,esco e mi infilo un jeans scuro e una maglia grigia con lo scollo a v,me ne torno in camera pronto a finire l'abito,domani ci sarà l'intervista quindi devo assolutamente finirlo.Mi butto a capofitto nel lavoro,le mani mi fanno male per tutte le gemme che ho attaccato quindi decido di prendermi una pausa.Alzo gli occhi e vedo che sono le dieci e mezza...Di già?Ero così preso che non me ne ero nemmeno reso conto dell'ora,quindi scelgo di andare a mengiare qualcosa.Per fortuna in sala non c'è nessuno,non mi andava pet niente di vedere gli altri,prendo una tazza di caffè e delle uova con pancetta e mi siedo,mentre mangio penso che tra un pò la mia ragazza di fuoco avrà la prova con gli strateghi...spero che vada bene.Quando ho quasi finito arriva Portia,mi saluta e si dirigge al buffet a prendere da mangiare poi si siede,non parla,continua a fissarmi,dopo un pò non ce la faccio più e sbotto "Portia vuoi dirmi qualcosa o hai intenzione di fissarmi tutta mattina?" come se si fosse svegliata da una trance abbassa subito lo sguardo e comincia a giocare con ciò che ha nel piatto "Scusa Cinna...è che...la rivelazione di ieri...non ne avevo idea"

"Nessuno lo sapeva fino a ieri"

"Se vuoi parlare.."

"No non voglio"fà un sorriso di disprezzo e dice "Scommetto che con lei ne parlerai" perché mi deve far sempre saltare i nervi "Qual'è il tuo problema?Perchè davvero non capisco perchè ti comporti così"

"Il mio problema è che tu ti sei perso per una ragazzina che finirà nell'arena.Il problema è che parli solo con lei a mr non dici niente"

"Portia lei mi capisce...e poi è solo un tuo problema il fatto che vada nell'arena e credo che non siano affari tuoi quindi se hai intenzione di dire certe cose puoi benissimo startene zitta" Portia si alza e se ne và,non mi interessa se l'ho offesa non è un problema ho altri pensieri in questo momento.Finisco di mangiare in santa pace e me ne torno in camera,mi siedo sul letto e riprendo a cucire,mi pungo il dito con un ago e nella mia mente si presenta un flashback.

*Sono a casa da solo,mamma è a lavoro e visto che si avvicina il suo compleanno decido di fargli un vestito.Arriva mio padre,è ubriaco sento la puzza dell'alcool,mi vede cucire e mi tira una sberla facendomi cadere dalla sedia,prende l'ago e comincia a pungermi il dito poi il palmo della mano e mi urla che se non la smettevo di fare il lavoro di una donna mi avrebbe tagliato le mani.Se ne va rimangi sdraiato sul pavimento freddo a piangere con la mano dolorante finchè non arrivò mia madre.*

io scommeterei su di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora