21 Days With Him?! (Yoonmin) Ita

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Yoongi's Pov

"Disney World! Disney World! Disney World!" Grida Seokjin saltando su e giù sul mio letto e facendomi svegliare. Apro gli occhi e controllo l'orologio digitale sul comodino. Sono le 9:57.

"Seokjin! Perché ti sei alzato così presto?" gli sussurro ancora un po' assonnato.

"Disney World!" ripete continuando a saltare.

"Seokjin non ce ne andremo prima di mezzogiorno. Torna a dormire!"

"No non voglio! Non ho sonno! Voglio Disney World!" grida.

Dov'è Jimin quando serve? Di solito lui sa come calmarlo.

"Seokjin dovrai aspettare per Disney World!" lo sgrido diventando un po' agitato a causa dei suoi strilli. Smette di saltare e mi guarda con le lacrime agli occhi. Ecco che ci risiamo.

Lancia un lamento e inizia a piangere.

Qualcuno bussa alla porta facendomi gemere dalla frustrazione. Non sono nemmeno riuscito a dormire un po'! Specialmente la scorsa notte. Non sono riuscito a smettere di pensare a Jimin e, appena mi addormentavo, i sogni che facevo giravano tutti intorno a lui. Sospiro. Mi alzo malinconicamente dal letto  e vado alla porta. Appena la apro mi ritrovo faccia a faccia con Jimin.

"Buongiorno," dice radioso. Caspita è così carino con il suo sorriso.

"Buongiorno," sorrido, un sorriso che presto svanisce.

Vado nella parte anteriore dell'hotel dove Jimin e Seokjin stanno parlando. Jimin si accorge della mia presenza e promette qualcosa a Seokjin.

"Ricordati di non dirlo a nessuno," gli sussurra.

"Non dire a nessuno cosa?" Chiedo mettendo i palmi delle mie mani sulla labbra.

"Niente," Jimin scuote la testa.

"Comunque ho visto che sei tornato al tuo vecchio taglio di capelli. Sei carino," sorrido.

"Grazie Rich Boy, Namjoon è con mia madre e con Seohwa quindi penso che ti darò fastidio per un po'," mi sorride di rimando.

Alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa. Incrocio le braccia al petto per poi andare a sedermi sul divano.

Jimin mi segue, e così fa anche Seokjin.

Si siede sulla poltrona vicino al divano.

Mi guarda per un po'. Porto le mie gambe sul divano e le incrocio.

"Cosa?"

Si lecca le labbra e si appoggia allo schienale sorridendo.

"Niente, allora raccontami di nuovo la storia," dice.

"Quale storia?"

"Di tua madre. Tutto quello che mi hai raccontato erano le basi, voglio i dettagli."

Guardo Seokjin. Non ha mai sentito questa storia. L'unica cosa che gli ho detto a proposito è che la mamma è ora in un posto migliore. Non morta, solo in un posto migliore.

"Lui non-"

"Deve sapere," mi spiega Jimin.

"Ma non può-"

"Capire, lo so. Ma merita di sapere," dice annuendo. Guardo Seokjin e sospiro. Forse dovrebbe davvero saperlo.

"Okay allora, avevo dieci anni ed ero appena tornato da scuola. Papà aveva iniziato da poco il suo nuovo lavoro come avvocato, quindi veniva chiamato in continuazione a destra e a sinistra. La mamma invece, papà voleva che rimanesse a casa. Non si era mai lamentata, almeno non finché io e Seokjin eravamo svegli. Quasi ogni notte diceva a mio padre che avrebbe divorziato, o che non passavano abbastanza tempo insieme, eccetera. Quel giorno tornavo da scuola e aspettavo di trovare mia madre ad accogliermi, come sempre. Ma non l'ha fatto. L'ho chiamata, come ti ho raccontato, e mi ha detto che era nella sua stanza, così sono salito di sopra. Stava facendo i bagagli. Le ho chiesto cosa stesse facendo, e lei mi ha guardato con gli occhi colmi di lacrime. Tutto ciò che è riuscita a dirmi è che non riusciva più a vivere così. Si è tolta questa collana e me l'ha legata al collo. Non l'ho mai tolta. Poi mi ha detto di aspettare che papà tornasse a casa e non l'ho più vista," finisco di raccontare con un'alzata di spalle. Jimin mi guarda scioccato. "Beh e tu cosa mi racconti?" chiedo un po' in imbarazzo per aver raccontato una cosa così importante a un ragazzo a caso, ma sento di potermi fidare di lui. C'è qualcosa in lui. A causa del suo passato si è creato una barriera, ma io so che c'è una persona diversa che grida per uscire, dentro di lui. Lo so. Non può nascondersi per sempre. Almeno non con me.