21 Days With Him?! (Yoonmin) Ita

Epilogo

Yoongi's Pov

Apro gli occhi a causa della luce che entra nella stanza. Sorrido. Oggi torno  a casa. Mi siedo sul letto e mi stiracchio. Il mio sguardo cade su Jimin che sta dormendo tranquillo accanto a me. Sbadiglio per poi lasciarmi andare di nuovo tra le coperte. Controllo l'orario.

9:00

Non ce ne andremo prima delle dodici, quindi posso tranquillamente dormire ancora un po'. Sento Jimin muoversi leggermente accanto a me e il suo braccio mi circonda il fianco. Si avvicina alla mia schiena, le sue labbra toccano dolcemente la mia spalla.

"Mm buongiorno," saluta.

"Buongiorno amore," ricambio girandomi per vederlo in viso.

"Mi sembri contento stamattina," dice lasciandomi un leggero bacio a fior di labbra.

"Torno  a casa. Ovviamente non voglio lasciare la Florida, ma mi manca la Corea.  Mi manca il mio migliore amico, i locali, le macchine che mi tengono sempre sveglio di notte ma alle quali, in qualche modo, mi sono abituato. Torno a casa," spiego. Lui sorride.

"Il tuo umore fa felice anche me. Dovremmo alzarci e ballare," dice ridendo.

"Ho le casse, mi basta solo staccare il mio cellulare dalla carica."

"Vai. Io vado a lavarmi i denti," dice scendendo dal letto.Scendo anche io e mi dirigo verso la mia valigia. La apro per prendere la mia cassa. prendo il cellulare e faccio partire la musica.

"Chase Me" delle Dreamcatcher parte e Jimin esce dal bagno con uno spazzolino  guardandomi stranito.

"E' la prima canzone che è uscita quando ho premuto su shuffle," dico alzando le spalle.

Annuisce e torna in bagno. Prendo il mio spazzolino dalla valigia e seguo Jimin. Mi lavo i denti usando il suo dentifricio. 

Lui sputa nel lavandino e si pulisce la bocca.

"Ordino la colazione. Possiamo sederci e guardare qualcosa alla televisione, oppure parlare," dice, e mi bacia la fronte prima di uscire.

Finisco di lavarmi i denti. Rimetto a posto lo spazzolino.

"Ho chiamato," mi informa riagganciando il telefono. "Sono abbastanza sorpreso. Tuo padre ha davvero accettato una tua decisione."

"Non avrebbe potuto farci niente. Vorrei solo sapere perché continua a lavorare nonostante sia in vacanza."

"Forse tuo padre è come uno di quelli fissati col lavoro."

"Ma era solo un file. Mio padre è conosciuto per avere con se sempre tanti file, per poter avere più informazioni. Questo file lo ha stressato così tanto da farlo diventare violento. Vorrei sapere di cosa si trattasse."

"Magari lo saprai, magari no. Non stressarti troppo su questo," dice.

"Sì hai ragione," annuisco.

"Fantastico. Guardiamo un po' la TV mentre aspettiamo che arrivi la colazione." Si siede sul divano e batte sul posto libero accanto a lui. Rido prendendo posto.

"Promettimi una cosa."

"Cosa?"

"Promettimi che verrai a trovarmi."

"Farò di meglio, lancerò sassi alla tua finestra per attirare la tua attenzione e poi mi arrampicherò," dice. Lo colpisco nello stomaco. "Lo farei. Diventerei un incurabile romantico se tu me lo chiedessi," mi dice baciandomi.

"Non voglio un incurabile romantico. Io voglio Park Jimin. Colui che spaccherebbe un osso se servisse," sorrido.

"E lo avrai. Ti proteggerò io d'ora in poi. Nessuno ti farà del male," dice facendo scontrare le nostre fronti.