La vecchia e la nuova Confusa

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Tanto Occhioni dolci era un'allieva costante e ricettiva, quanto la Confusa era sfuggente e impulsiva.
Il suo andamento scolastico era più altalenante della Borsa di Wall Street: partita al top ai casting aveva iniziato la scuola al ribasso delle sue quotazioni per poi lentamente riprendersi, ma continuava ad altalenare picchi di genialità e performance deludenti. Lo stesso le accadeva al liceo: in chimica andava fortissimo, mentre in storia era vuoto totale!
Alla fine i compagni che la conoscevano meglio di tutti, nella scuola, erano il suo "vecchio" e "nuovo" amore: il Tenebroso e Faccia d'angelo.
Quando erano ancora amici i due avevano avuto uno scambio di opinioni su di lei. Il Tenebroso sapeva che la Confusa si dimenticava spesso le parole delle canzoni e per questo aveva domandato a Faccia d'angelo: «Perché non si porta dietro i testi? Sbaglia ogni volta...».
E Faccia d'angelo concordava: «A lei piace fare la vittima, se le cerca sempre».
All'inizio dell'anno erano stati gli stessi professori a dirle in tutti i modi di domare la sua emotività e lavorare sul suo istinto. Ma non era servito a niente.
Il suo rapporto più tormentato era con il Prof. Braga. Nonostante avesse ricevuto il suo sì ai casting, quando si ritrovavano in sala prove la loro accoppiata era a dir poco esplosiva.
All'inizio dell'anno, forse perché si sentiva a suo agio con lui, la Confusa gli diceva cose senza senso come «È una roba che... boh» oppure «Il testo di questa canzone è proprio fuori, fuori, fuori».
Il prof era arrivato a chiederle perplesso: «Ho bisogno di un vocabolario per interpretare dallo Shadese al Braghese?». Ma le distrazioni sono continuate finché lui non è sbottato in sala relax: «Riesci a concentrarti su una cosa nella vita, si o no? Peraltro sulla più importante? Non sentirti cantare per un po'».
La delusione di Braga era proseguita di settimana in settimana.
«È strano vedervi entrare qui, scegliervi anche con grandissimo trasporto e poi constatare che qualcuno intraprende un percorso e qualcun altro rimane pressoché fermo al livello iniziale... Sai quanto ti stimo e mi piace più o meno tutto quello che fai, però mi fa arrabbiare da morire che butti via quest'opportunità e il tuo talento. Cosa ti passa per la testa?»
Era la domanda che ci facevamo tutti, visto che i suoi umori facevano il bello e il cattivo tempo nella scuola più delle previsioni meteo! Poi, quando cominciava a giustificarsi era pure peggio.
«L'unica differenza che vedo rispetto ai casting riguarda come reggo il palco: è una questione di performance, che di sicuro è molto migliorata.»
«Migliorata mica tanto, non credo. Se tu dovessi fare una valutazione di medio termine delle tue prime settimane?»
Non lo avesse mai detto!
«Tu per il talento che hai non dovresti accontentarti di meno di 10. Tutto il resto è uno spreco di tempo e ti mette anche in una condizione di rischio! Cosa credi di essere venuta a fare qui dentro? A farti pubblicità? A prenderti un po' di visibilità per i tuoi pezzi? O perché senti che ti mancano delle cose e devi lavorare per ottenerle? Io dei consigli per lavorare su te stessa te li ho dati, sei tu che non ascolti. E, finché non ti impegni, un'artista non diventi! Le cose belle da dire e da esprimere ce le hai, però ti stai infilando da sola in una buca. Potresti iniziare a farci vedere che hai lavorato per fare qualcosa di nuovo. E non ti giustificare in base alle circostanze.»
Lei, manco a dirlo, ha reagito ai consigli del prof... lagnandosi.
«Io che cacchio ci sto a fare qua? Non ho nessun talento. Faccio tutto e male perché mi faccio le paranoie su qualsiasi cosa.»
Quando la Confusa aveva avuto il calo di voce, Braga le aveva dato ancora una volta dell'incosciente.
«Io sono molto deluso dal fatto di non riuscire a lavorare con te perché non puoi cantare. Quando uno è raffreddato cosa fa con la propria voce? Sta zitto.» Ma il silenzio e la Confusa erano più inconciliabili del Tenebroso e Faccia d'angelo.

Il più zen dei prof, Boosta, l'aveva illuminata come solo lui sapeva fare. E lei aveva un debole "artistico" per lui, e diceva di sentirsi emozionata ogni volta che il mitico tastierista dei Subsonica suonava un brano in sala prove.
Ecco la radiografia che le aveva fatto Boosta.
«A me piacerebbe molto che tu andassi avanti. Devi migliorare "di capoccia" - te lo sto dicendo veramente come un fratello maggiore - perché se no, a un certo punto, rischi di andar via. Il problema non è come canti, perché il tuo timbro è figo. L'artista, per definizione, è una testa di cazzo. Questo è l'assunto madre di tutti gli assunti. Però in questa fase siamo qui per imparare delle cose e tu devi imparare a comportarti meglio. Purtroppo voi dovete crescere in fretta, non tanto nel canto quanto nella gestione delle emozioni. Così possiamo preoccuparci di lavorare sulle canzoni, sui brani nuovi e sulla produzione, lasciando da parte il resto. Questa non è una lezione, ma una preghiera: non sprecare quest'occasione.»
La Confusa sembrava sinceramente colpita dall'orazione del suo prof "del cuore" che, ormai sull'onda dell'ispirazione, si lasciava andare a metafore ardite:
«Sei puledra? Biada ce n'è, puoi mangiare finché vuoi però il recinto devi tenerlo un po' più stretto, se no diventa un problema. Per goderti la musica e cantare, non devi avere altri sbattimenti.»
«È quello che sto provando a fare» si è giustificata lei.
«Ma fallo veramente. The best has yet to come, visto che parli inglese. Oggi ripetuti questa frase, quando sei lì lì per fare una minchiata.»

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