Jimin non ricordava che le ore di scuola fossero così lente e pesanti, anzi: quando era a scuola a Busan il passare del tempo non sembrava pesargli e trovava quelle ore quasi divertenti.
Lì a Seoul sembrava di essere in un altro mondo.
Appena suonata la campanella Jimin aveva perso di vista Jungkook e Nabi, dato che era stato travolto da un'ondata di studenti e studentesse. Aveva impiegato una decina di minuti buona per trovare il suo nuovo armadietto e gli mancavano solo cinque minuti prima di entrare in classe.
Essendo il primo giorno, Jimin lo passò con solo due insegnanti diversi, e quindi cambiò classe solo tra la seconda e la terza ora, durante la ricreazione.
Mentre camminava in corridoio diretto ad una fontanella per bere, sperò che anche Jungkook fosse lì nei paraggi. Si sentiva solo, perché nonostante avesse passato due ore con venti facce nuove, non era di certo riuscito ad ambientarsi in cosi poco tempo.
Il ragazzo si chinò e premette il pulsante al lato della fontanella per poter bere, ma dopo pochi secondi quasi si strozzò nel sentir pronunciare il suo nome all'improvviso da una voce calda e sicura.
"Park Jimin"
Coraggio Jimin. Primo giorno. Anima e coraggio, girati e vedi chi è questo rompicoglioni.
Jimin si giro su se stesso lentamente, strinse una mano sulla spallina dello zaino per sfogare la sensazione di ansia e finalmente vide il ragazzo che lo aveva chiamato.
Dalla faccia sicura e il sorrisetto sghembo, ma soprattutto dall'altezza imponente che dava i brividi, Jimin poté capire che quel ragazzo fosse abbastanza grande, magari anche più di lui. I suoi occhi erano chiusi come due fessure, ma Jimin poté giurare che fossero già ben aperti, e aveva dei bizzarri capelli color platino.
Certo, Jimin doveva essere l'ultimo a parlare in fatto di capelli, dato che se li era tinti anche di arancione, di viola e di rosa.
"Sono io"
"Per forza sei tu, io non mi sarei girato se mi avessero chiamato prima ballerina"
Jimin non riuscì a trattenere una risata a quella battuta, e il ragazzo ridacchiò con lui.
"Tranquillo, non sono uno stalker. Mi chiamo Namjoon, sono un amico di Jungkook" disse, e tese la mano al bruno.
Sì, ricordo un certo Namjoon. Poi c'erano anche Seokjin, Yoongi e Hoseok...
Jimin allungò una mano pronto a stringere quella di Namjoon, ma non appena il ragazzo vide il minuto arto di Jimin, lo schiaffeggiò prima da un lato, poi dall'altro e infine lo colpì con un pugno.
Alla faccia del ragazzo grande
Namjoon notò l'espressione stupita di Jimin e rise, mostrando delle simpatiche fossette ai lati delle labbra: "che c'è? Chi nel ventunesimo secolo stringe ancora le mani?"
"Effettivamente..." disse Jimin, e sorrise, nonostante si sentì ancora un po' imbarazzato dalla presenza così improvvisa di quel ragazzo.
Un grido interruppe l'amichevole conversazione tra i due, e li costrinse a girarsi verso il fondo del corridoio dove si erano radunati vari ragazzi che rendevano impossibile la visuale.
"Una puttana, sei. Nient'altro che una lurida troia!"
Jimin e Namjoon si scambiarono un'occhiata veloce, e come se si conoscessero da una vita si capirono al volo e corsero verso la piccola folla. Allungarono mani e spinsero per farsi strada tra i ragazzi che tenevano tra le mani il proprio cellulare per riprendere una scena che agli occhi di Jimin risultò raccapricciante.
Un ragazzo -più che un ragazzo, un armadio- imponeva la sua altezza sul corpicino di una ragazza visibilmente più piccola di lui che in quel momento tentava di tenergli testa con lo sguardo, ma le lacrime che scendevano copiose sulle guance erano il simbolo della sua rottura interna.
Quando Jimin riuscì a restar fermo e a placare tutti quelli che lo spingevano qua e là, il bruno poté vedere che sullo zigomo destro della ragazza si faceva strada una macchia rossa, in netto contrasto ala sua pelle pallida. Bastarono pochi altri attimi, e Jimin riconobbe le lunghe trecce rosse e il suo abbigliamento.
Ma è Nabi...
Namjoon, che ovviamente se n'era accorto già prima di Jimin, si catapultò sul più grande e lo tirò via dalla parte posteriore della felpa, azione che fece alterare il ragazzo più di quanto già fosse e lo fece girare verso Namjoon. Jimin riuscì a vederlo in faccia, ora.
Aveva un piercing al naso e cinque sulle orecchie, tre a sinistra e due a destra, gli occhi neri come la pece e la pelle color miele. Nonostante fosse di stazza visibilmente maggiore a quella del ragazzo dai capelli color platino, era di qualche centimetro più basso.
"Cosa vuoi Kim? Fatti un paio di cazzi tuoi" sputò acidamente quello, e dalla smorfia che fece Namjoon Jimin pensò che quel ragazzo potesse aver fumato da poco.
"Sono cazzi miei se tocchi una ragazza, specie se è una mia amica, Sang Hun" rispose a tono Namjoon.
Il vociare tra i ragazzi che si erano radunati lì crebbe ancora di più, mentre Jimin, Namjoon, Sang Hun e Nabi erano sotto l'obiettivo di decine e decine di cellulari.
Jimin si sentì un po' a disagio nel farlo, ma si avvicinò cautamente a Nabi e le prese i polsi, facendole alzare lo sguardo da terra. Fece salire poi le mani lungo le sue braccia e arrivò agli zigomi gonfi, e accarezzò la pelle umida per asciugare le lacrime.
"Ti ha colpita vero?" Mimò con le labbra per non farsi sentire, e Nabi esitò un attimo prima di annuire delicatamente, per poi inchiodare di nuovo gli occhi sulle sue scarpe.
"Ah già, la puttana è della bella compagnia, dimenticavo. Cosa vi fa, un pompino ciascuno al giorno?" Sang Hun alzò le braccia e incitò la folla a fargli il tifo, e infatti si sentirono varie urla da ragazzi e soprattutto ragazze.
"Fai il gradasso solo perché ora non c'è più Yoongs a capo della squadra di Basket a spaccarti il culo, eh?" Sputò acidamente Namjoon, e Sang Hun ghignò.
"Quest'anno il capitano sarò io, di certo meglio di quella cappella di puffo" sbottò.
Namjoon strinse i pugni, furioso. "Ma come cazzo ti perme-"
La sua voce si bloccò quando Sang Hun lo afferrò per il colletto della maglia, approfittando della distrazione data dalla rabbia da lui provocatagli, e ruotò di 180 gradi facendo sbattere la schiena del più giovane contro gli armadietti, dove poco più in là stava Nabi.
"Stammi a sentire, piccolo pezzo di merda-"
"No, stammi a sentire tu."
Tutti quanti si girarono verso sinistra, dove videro un Jimin con le gambe divaricate e i pugni serrati, le braccia stese lungo i fianchi e gli occhi iniettati di rabbia.
Sang Hun appena lo vide scoppiò a ridere.
"Che fai Namjoon, ti porti appresso un bambino dopo l'altro?" Disse tra una risata e l'altra, alludendo di sicuro alla "bassezza" di Jimin.
Il bruno cercò di rimanere calmo il più possibile: aveva una chance di vincere, pensava, ma non doveva sopravvalutarsi né perdere il controllo o la concentrazione
"Bambino sarà il cervello da poppante che hai nella testa, si è dimenticato di crescere insieme a te"
Sang Hun non rispose al commento. Lasciò andare il colletto di Namjoon e fece qualche passo verso Jimin, superandolo con la sua altezza e avvicinandosi talmente tanto da dover chinare la testa in basso per poterlo guardare.
"Ti sei cacciato in un bel guaio, nane-"
La sua voce si strozzò quando il ginocchio di Jimin si piantò dritto nell'addome di Sang Hun, facendolo piegare in due dal dolore. Il più basso si ritrovò con gli occhi fuori dalle orbite: aveva agito d'istinto e sebbene una vocina nella sua testa gli diceva che era stata legittima difesa, dall'altro lato si sentiva tremendamente in colpa per essere stato il primo ad aver alzato le mani.
Il più grande fece qualche passo indietro e mise una mano sulla parte colpita, e senza pensare alla fitta corse verso Jimin e gli si gettò addosso, sferrandogli un pugno in pieno viso.
Il bruno si parò con le braccia, sottovalutando la forza di Sang Hun che gli provocò un forte ematoma sull'avambraccio sinistro, ma in quel momento non ci fece caso e approfittò della lentezza nei movimenti dell'altro per sferrargli un sinistro dal basso dritto sotto al mento.
In seguito gli afferrò i polsi pronto a colpirlo ancora, ma Sang Hun fece inciampare Jimin cogliendolo di sorpresa e prima che potesse cadere gli rifilò un pugno dritto sul naso, il che lo fece sanguinare.
Jimin barcollò ma non si scompose: guardò dritto negli occhi Sang Hun, in attesa della prossima mossa che non tardò ad arrivare. Il ragazzo si avvicinò, pronto a colpirlo con un altro pugno, ma Jimin si scansò all'ultimo momento e prese il braccio di Sang Hun, ruotandolo sulla schiena.
Per non rompersi la spalla, il più grande si inginocchiò e seguì i movimenti di Jimin, che intanto stringeva l'avambraccio di Sang Hun tra la mano e spingeva il braccio sempre più giù.
Namjoon, Nabi e tutti gli altri guardavano a bocca aperta con quale freddezza disumana Jimin stava per spezzare il braccio a Sang Hun, ma per paura che la situazione potesse degenerare nessuno muoveva un muscolo. Jimin non rispondeva più delle sua azioni ormai, quasi alimentava la sua forza con i versi di dolore sommessi di lui.
"Sei solo un bastardo che fa del male alle ragazze, non ti meriti nemmeno questa mia attenzione nel fartela pagare" disse, e dopo aver spinto il braccio di Sang Hun per qualche altro millimetro scaturendo dal suo ventre un grido di puro dolore, lo lasciò andare nella sua agonia.
"Si può sapere cosa sta succedendo qui?" Una donna sulla cinquantina, bassa e formosa si fece strada tra i ragazzi che subito posarono i cellulari. Indossava una tuta blu e dei guanti in lattice di un giallo splendente, e dei ciuffi di capelli grigi uscivano dalla coda alta e arrangiata.
"La campanella è suonata ben due minuti fa; tutti in classe, mocciosi" disse, e solo dopo notò il ragazzo in ginocchio per terra e Jimin in piedi accanto a lui con il naso sanguinante.
"E vedete di non creare problemi il primo giorno di scuola" concluse, per poi girare i tacchi e andarsene.
La folla di ragazzi si dileguò in pochi secondi, prima che potesse essersene reso conto, Jimin vide che Sang Hun era andato via. Nessuna minaccia di morte o di vendetta, era semplicemente sparito.
Codardo.
Jimin si aggiustò la maglia e passò il polso nudo sul muso, e fece per avviarsi alla fontanella a lavarsi quando una voce lo interruppe.
"Jimin"
Nabi lo guardava da quella decina di centimetri che li differiva in altezza, e in pochi secondi anche la gota sinistra si tinse di un leggero color rosato.
"Ti ringrazio... per avermi difesa" disse a bassa voce, ma Jimin la sentì comunque e gli sorrise di rimando.
Sì ma... resti sempre quella che mi ha rubato il migliore amico.
"Ehi" Namjoon chiamò Jimin ed entrò nel suo campo visivo, mettendosi accanto a Nabi per poterla tenere per un fianco.
Il suo sguardo serio incrociò quello altrettanto sfuriato di Jimin, ma presto si trasformò in un sorriso divertito.
"Mi piaci, Park" gli disse, e dopo aver visto che il suo sorriso era stato ricambiato, si voltò per accompagnare Nabi nella sua classe.
"E vedi di lavarti quel naso, se ti serve del ghiaccio l'infermeria è al piano terra" disse dopo qualche secondo.
"Ma certo, Appa" Jimin lo prese in giro, ma forse era già troppo lontano per poterlo sentire.
Il bruno si avviò verso il bagno con una mano sul naso per evitare che altro sangue gocciolasse a terra o sulla sua t-shirt, che per fortuna avendo il disegno maculato sul verde scuro confondeva le piccole goccioline rosse con il motivo militare della maglia.
Arrivato lì, tolse l'indumento per evitare di bagnarlo e si passò un'abbondante quantità d'acqua per lavarsi, poi si tappò il naso e si diede un colpo forte sulla nuca; infine sciacquò di nuovo il musi per eliminare le ultime tracce di liquido rimaste.
Per fortuna, il colpo di Sang Hun era sì forte, ma non abbastanza da rompergli il naso o causargli lesioni gravi, quindi dopo essersi asciugato, Jimin si rivestì e corse in classe consapevole del suo ritardo.~
~
Nota Autrice
La Minjoon si è appena formata wiiiiiiii ^-^
Non potete capire quanto io ami quei due, l'amicizia tra Namjoon e Jimin è qualcosa di fantastico.
E tanto perché sono curiosa, alla fine di ogni capitolo voglio farvi una domanda, e io scriverò la mia personale risposta.
Ecco la domanda di oggi!
#Q: Qual è l'album che vi piace di più?
#A: Sarebbe impossibile dare una risposta univoca, ma quello a cui sono più affezionata è Love Yourself: Her
Al prossimo capitolo!
~로사 ♡
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𝕀𝕟 ℝ𝕖𝕧𝕚𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖 - Aɴ Aɴɢᴇʟ ᴍᴀᴅᴇ ᴍᴇ Sɪɴ ||Jikook - Kookmin||
Fanfiction2/08/2018 #218 in JIKOOK 4/08/2018 #13 in VHOPE 𝕀𝕟 𝕣𝕖𝕧𝕚𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖 𝕕𝕒: 13/04/2021 - Jimin e Jungkook erano da sempre stati migliori amici: andavano alla stessa scuola, e avevano stretto il loro legame grazie al fatto che vivessero come vicini...