17. You're alone

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"Bellezze!"dice un ragazzo avvicinandosi a noi.
"Stasera faccio una festa e mi farebbe molto piacere se voi veniste. Questo è l'indirizzo."dice dandoci due bigliettini.

"Okay, grazie."risponde gentilmente Elena.

Se ne va.

"Andiamo?"mi domanda.

"Stranamente non ho tanta voglia."

"Dai Hamilton, è venerdì. Se poi non hai più voglia andiamo via. È la prima volta che mi invita ad una sua festa."

"Chi è?"

"È uno del gruppo di Justin."

Sbuffo. "Quindi ci sarà anche lui?"

"Mi sa proprio di sì."dice ridendo.

"Ecco un altro motivo per cui è meglio stare a casa."

"Sei quella che mi dice sempre di vivere la vita e ora che voglio andare ad una festa tu vuoi restare a casa."

"Ora ci penso."dico accendendomi una sigaretta.

Alla fine naturalmente sono andata, anche se la voglia continuo a non averla. Ho indossato una tutina nera con le maniche lunghe.

 Ho indossato  una tutina nera con le maniche lunghe

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"Wo wo wo."dice Chris vedendoci.

"Siete bellissime entrambe."

"Grazie."dice Elena.

Entriamo dentro la casa che è completamente piena di ragazzi. Non c'è Un singola spazio vuoto. Quando alzo lo sguardo lo incrocio con Justin. Mi guarda con gli occhi spalancati è un sorriso sulle labbra. È vestito bene anche lui: jeans e camicia blu. Si avvicina a me.

"Come siamo belle oggi."

"Veramente lo sono sempre."sorride. Mi allontano da lui andando a prendere qualcosa da bere. Mi siedo su un divanetto. Perché non sono rimasta a casa?

"Ti va di ballare?"alzo lo sguardo e vedo Justin.

"No."

"Fammi riprovare. Emma alza quel tuo bello, grazioso sedere e balla con me."

"Tattica interessante, ma rimane sempre un no'."

"Su, andiamo! Tu ballerai con me, non mi importa se tu non vuoi, io lo voglio."dice prendendomi per mano e trascinandomi in pista.

"Ma perché non mi lasci in pace? Ci sono tre mila ragazze che vorrebbero la tua attenzione."

"Non sto con le persone che non mi interessano."

"Con questo stai dicendo che provo interesse per me?"

"Esatto, mi interessi."scoppio a ridere.

"Certo."

"Perché non mi credi?"

"Per un milione di motivi, Justin."dico guardandolo.

"Dimmeli alcuni."

"Non mi conosci, e io non conosco te. La tua fama è a dir poco agghiacciante in quanto a ragazze e quindi so che non ti piace essere rifiutato. E ciò mi fa dedurre che io sono una sfida e quindi sei immaturo."solleva le sopracciglia.

"Hai detto bene, non mi conosci. Ma non lo farai mai se continui a giudicare in base alle apparenze."non ha tutti i torti.

"Magari non ho voglia di farlo."

"E cosa vuoi fare? Rimanere chiusa in te stessa per tutta la tua vita, e poi accorgerti sul letto di morte di averla sprecata a causa del tuo senso di abbandono e i problemi di mancanza d'affetto che hai?"spalanco gli occhi. Colpita e affondata.

"Non stupirti, ho il massimo in psicologia. Ma anche un contadino analfabeta saprebbe dirti che sei sola, e non a causa degli altri ma perché allontani tutti."un senso di rabbia percorre il mio corpo. Mi sposto da lui e me ne vado. Lui non sa quello che ho passato, non lo sa. Esco a prendere una boccata d'aria. Odio quando le persone mi giudicano senza sapere la mia storia.

REBELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora