Rinascere

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Mi guardava con i suoi occhi senza fine e, fosse stato per me, sarei rimasto tutta la notte a fissarli senza dire una parola. In silenzio si dicono le cose più profonde. Mi sentivo leggero, come se la sua sola presenza avesse annientato le preoccupazioni e le paure che da giorni mi attanagliavano. La guardavo mentre sorrideva e una piccola fossetta si disegnava sul suo volto, si spostava i capelli di lato e teneva lo sguardo basso. E più la guardavo più lo sapevo. Era lei e lo era stata sempre. Non si può decidere quando o come innamorarsi, succede. Forse nemmeno te lo aspettavi o lo stavi cercando. Accade quando smetti di crederci per farti ricredere. Mi sentivo ancora un adolescente in preda ad una cotta liceale ma con la razionalità di un uomo di quasi 30 anni. L'amore è la vera eterna giovinezza. Mi faceva venire voglia di girare il mondo, scalare una montagna, dipingere un quadro, correre la mattina, stare sveglio fino all'alba. Mi faceva venire voglia di vivere e di andarmi a riprendere tutti gli anni passati a chiedersi com'era il mondo là fuori per vederlo finalmente con i miei occhi. Quante cose non facciamo per paura? E quante occasioni o persone perdiamo per colpa nostra? Paura di non essere abbastanza, non essere all'altezza. Abbiamo paura di avere paura, ma dovremmo imparare a cambiare prospettiva a volte. Proviamo a non scacciarle, le nostre paure. Abbracciamole, forse un giorno lo faranno anche loro. E smettiamola di sentirci fuori luogo, fuori orario, fuori tempo o fuori controllo. Proviamo ad uscire dalla nostra confort zone e metterci in gioco per una volta. Proviamo a guardarci allo specchio ed essere fieri della persona che siamo e delle scelte che abbiamo preso. Solo allora saremo sereni.
Non felici, che la felicità è un'emozione, dura il tempo di una canzone o un abbraccio. La serenità è uno stato d'animo, resta e, se sei fortunato e saprai prenderti cura di lei , tutta la vita.
È difficile spiegare come ci si sente a ritrovare fiducia in noi stessi. Una mattina ti svegli e sei diverso. I tuoi occhi sono dello stesso colore, ma hanno una luce diversa. Senti una fitta allo stomaco e le gambe tremano. Ma per una volta cammini a testa alta e cuore scoperto, tenendo gli occhi bassi ti ieri scordato di quanto il cielo fosse bello. Con Emma mi sentivo sempre pieno di energie, pronto a scalare la mia montagna, senza cercare vie secondarie o scorciatoie, ma affrontandola a pieno petto. Era il coraggio che mi mancava e l'amore che cercavo. Sapeva completarmi, colmare le mancanze di presenza, come un'emozione senza data di scadenza sul retro. Seduti su una panchina abbiamo parlato di viaggi, sogni, delusioni, politica, arte, cinema e libri. Abbiamo visto la città lentamente svegliarsi alle prima luci dell'alba e le ho stretto la mano. Avrei voluto che quel momento durasse per sempre ma anche nei film migliori arriva sempre la scritta 'the end'.

"Ti va se andiamo a fare colazione? Qui all'angolo c'è un bar, ci vado spesso."
"Certo, ti seguo".
Mi sentivo fortunato con lei al mio fianco. Passeggiavamo l'uno accanto all'altra, guardandoci con la coda dell'occhio e sorridendo di nascosto.
Leggerezza è quello che provavo. Mi sembrava di avere dietro la schiena un paio di ali. Camminare per strada non mi faceva più paura, guardavo persino i passanti in faccia, senza abbassare lo sguardo per timidezza. Ero cambiato, Emma mi aveva cambiato. In meglio. Non era rimasta più traccia del vecchio Matteo. Ero come rinato.

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