[Capitolo 1]: Nemici

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Nota: il lettore è cresciuto e ha tra i 23 e i 28 anni. Nella storia Aizawa lavora ancora come hero prima di diventare insegnante alla UA.

*-*-*-*-*-*

Non ricordo nemmeno come io sia arrivata qui.

Avrei dovuto vederlo. Avrei dovuto prevederlo

Ti spostasti leggermente, muovendo il corpo nel tentativo di rendere quella scomoda posizione un po' più sopportabile.

È il mio dannato quirk! Allora perché-?!

"Ti ho detto Non. Muoverti." ripeté l'uomo, la presa intorno ai tuoi polsi si strinse ancora di più. Ti teneva bloccata, con un ginocchio premuto sulla schiena mentre il tuo petto era schiacciato sul cemento.

Maledizione! Non sarebbe dovuta finire così.

"Li vedo!" disse una voce dal margine dell'edificio. "L'ha catturata! Eraserhead l'ha catturata!"

Io NON POSSO essere catturata.

Mi è stato ordinato di non farmi catturare!

Cercasti con un altro inutile strattone di liberare il tuo corpo. Tirasti ancora con violenza le bende, osservando con piccato, e breve interesse, quanto esse fossero resistenti.

"Smettila di opporre resistenza. Sei stata catturata, è finita." ti ringhiò contro.

Non desti retta al suo ordine. Pensasti di poterlo sopraffare. Ma per quanto potessi essere forte, sarebbe stato praticamente impossibile data la posizione vantaggiosa in cui si trovava. Continuasti a dibatterti, contando mentalmente i secondi  che mancavano all'arrivo della polizia. I tuoi veloci e sempre più corti respiri nascondevano un sentimento di puro panico.

"Non ti farò del male." Disse l'uomo, attenuando la voce. "Rilassati e stai calma."

Non dicesti niente, ma digrignasti i denti.

"Eraser!" Urlò un poliziotto. "Sei per caso ferito?!"

"Niente di serio. È riuscita a tirarmi un pugno o due." rispose calmo. Alcuni poliziotti si avvicinarono.

"Va bene. Direi che puoi lasciare il resto a noi. Hai fatto un buon lavoro." L'agente si chinò sulla sua radio e diede qualche ordine che la tua mente non seguì.

Ci siamo...

Girasti la faccia di lato, cercando l'uomo che ti aveva catturata. Una parte di te voleva cercare delle risposte nei suoi occhi, ma questo non ti fu possibile dal momento che questi erano coperti da un paio di grossi occhiali gialli.

Eraserhead.

Questo nome ti era in qualche modo...familiare.

I tuoi occhi erano leggermente velati di lacrime. Non volevi piangere. Non davanti a lui. I poliziotti si riunirono per tirarti su da terra. Tenevi la testa bassa, immersa nei tuoi pensieri mentre il capo dei poliziotti continuava il suo monologo su quali fossero i tuoi diritti.

È insignificante. Non importa cosa tu dica.

Sollevasti la testa solo per lanciare uno sguardo furioso ad Eraserhead. L'uomo sentendosi osservato si tolse i grossi occhiali gialli, appoggiandoli sulla testa, alzando poi le sopracciglia.

"Aspettante un attimo." Disse ai poliziotti. Questi, dopo averti messo le manette ai polsi, si fermarono per guardare l'hero. "Come ti chiami?"

Si stava rivolgendo a te. Pensasti che non avesse senso rispondergli. Le parti erano ormai chiare. Eravate nemici. Perché gli sarebbe dovuto importare il tuo nome?

Discord [Shouta Aizawa x Reader] ||TRADOTTA|| (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora