Capitolo 2

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Sò di essere una persona difficile, molto difficile, e starmi dietro lo è altrettanto, ma che posso farci? Sono così, ogni giorno, 365 giorni l'anno, sempre lo stesso identico modo. È difficile più che altro capire i miei silenzi, perchè alle volte non parlo, sto zitto, con la speranza che qualcuno riesca a capire cosa mi frulla dentro, che qualcuno riesca a capire i problemi che sto attraversando in quel determinato momento. A volte non parlo per il semplice fatto che non mi va di spiegare, mi sento talmente abbattutto che non me la sento neanche di dare un accenno di quel che ho, di quel che mi succede, voglio che per una volta qualcuno si interessi pienamente a me chiedendomi anche solo "Come stai? Tutto bene oggi?". Altre volte invece mando qualche segnale per farmelo dire, per vedere se veramente qualcuno si interessa a me, e quando ti accorgi che non succede perchè nessuno ti scrive è la cosa più triste in assoluto, ci rimani male perchè la prendi come una batosta, come l'ho presa io il più delle volte. Hai presente un visualizzato senza risposta? Ecco. Un gesto che se fatto da una persona di cui non te ne frega niente automaticamente non te ne importa nulla, ma se lo fa una persona a cui tieni, allora te ne frega eccome. Questo, ad esempio, è un fatto che nascondo, non lo faccio notare per far vedere che non mi importi, perchè quelli come me tengono alle persone in una maniera sovrumana, teniamo così tanto ad una persona che il più banale dei gesti o la più banale delle parole può ferirci. Questo è sbagliato, anzi sbagliatissimo, farci controllare dalle parole o dai gesti, fare in modo che essi ci "comandino" in qualche modo, che ci sopprimano. È orribile. Forse una delle tante caratteristiche negative di me è questa, oltre la negatività nelle cose, anche il tener troppo alle simili cose o alle persone. A volte si viene giudicati anche per questo. Più che giudicati si viene etichettati come rompi scatole, persone che si accollano, ma semplicemente vogliamo essere presenti per le persone di cui ci importa, ma è come se fossimo fin troppo presenti e quella persona non volesse il nostro "preoccuparsi" e quando vengo - veniamo - respinti in questo modo pensiamo tanto, molto, a tutto ciò che abbiamo fatto e cerchiamo di capire dove abbiamo sbagliato. Noi dei pesci come vedete siamo segni stranissimi e difficili soprattutto da intendere. Qualche volta ho avuto questo tipo di esperienza, e invece di rimanerci male ho imparato a fregarmene, perchè devo preoccuparmi per gente a cui non interessa? Bella domanda anche questa. O te ne freghi o ripensi infinitamente anche a questo. È assurdo, è come se ti ritrovi dentro un vortice senza fine o in un labirinto senza uscita. Penso seriamente di essere troppo problematico e di aver bisogno di uno strizza cervelli che mi metti a posto. Ma siamo fatti così, perlomeno io sono così, ma credo che anche altri possano esserlo, alla fine il più strano non sono io.. almeno credo.
Questo essere così debole causa problemi nelle scuole. Io sono sempre stato un tipo chiuso con me stesso, troppo introverso, non ho mai fatto amicizia con tante persone perchè semplicemente mi vergogno, e tanto anche. Non so spiegarti il perchè, ma è così. Tu magari non capirai perchè sei il mio opposto, ma prova ad immedesimarti in me e vedrai come tutto cambia. Pensa al fatto che essere così deboli ti fa essere una mira per i bulli, e in un colpo solo diventi una loro vittima. Il bullismo è una delle cose più terribili che può succedere in una scuola, come in Thirteen Reasons Why, l'episodio di Hannah Baker che viene presa in giro da tutti i suoi compagni, alcuni anche definiti "amici" o forse quello che credeva lei ingenuamente, così come anche gli episodi dedicati a Jessica Davis e Alex Standall. Essere vittima dei bulli è una cosa che ti segnerà a vita, come è appunto successo ad Hannah, che alla fine ha deciso di suicidarsi perchè secondo lei era inutile rimanere in vita dentro un mondo che ti consuma piano piano e ti lacera dentro. La società ti distrugge, le persone lo fanno. E per che cosa? Ve lo siete mai chiesti? Io si, e sinceramente più di una volta ho pensato che il gesto di Hannah sia stato di un estremo coraggio e un'estrema libertà, morire per non provare più dolore, non fisico bensì morale, un dolore dentro la tua anima che è talmente forte da sembrare uscire fuori di te e divorarti. Per questo a volte ho pensato che Hannah abbia fatto bene, perchè questo dolore lo ha ucciso uccidendosi, mentre alle volte ho pensato il contrario. Mi spiego meglio. Ha fatto bene per il semplice fatto di non soffrire più e stare finalmente in pace in un'altra "realtà" ma allo stesso tempo credo abbia fatto male perchè è come se l'avesse data vinta a tutti quelli che hanno cercato di distruggerla e demolirla in tutti i modi possibili e immaginabili. È devastante quando nessuno ti capisce, quando nessuno riesce a capirti, neanche lo psicologo della tua scuola - sempre in riferimento alla serie - così da sentirti solo al mondo, in un mondo con sette miliardi di persone, in cui ti senti senza nessuno, impotente e più debole di quel che già sei. Ho provato spesso queste sensazioni, non forti come Hannah, ma comunque per me devastanti. Non ho mai pensato al suicidio personalmente, neanche il fatto di tagliarmi, il cosiddetto autolesionismo, semplicemente perchè non ho il coraggio di compiere simili gesti. Ho sofferto, e continuo a soffrire giorno dopo giorno, ma lo nascondo, non faccio nulla ma non chiedo nemmeno aiuto, perchè penso sempre al fatto che i miei problemi per gli altri siano superficiali o troppo banali per essere presi seriamente. Un consiglio che posso darti, anche dopo aver visto Tredici, è quello di farti forza, farti coraggio e chiedere aiuto alla prima persona che pensi, che sia essa tua mamma o il tuo migliore amico, o anche un tuo professore. Fallo, prima che sia troppo tardi. Sembra un pò contraddittorio quello che dico, ma dopo aver finito la serie, essa mi ha molto aiutato personalmente, sono diventato più sicuro di me e molto più forte di quel che ero. Meglio prevenire che curare. Sembrano parole stupide da dire in situazioni tragiche come queste, ma servono, sempre. Magari non chiedete aiuto perchè avete timore che quella persona non sia in grado di aiutarvi, non la reputate idonea a risolvere i vostri problemi, ma forse, il più delle volte, è proprio lei ad essere la risposta alle vostre domande e la mano ai vostri aiuti. Guardate Th1rteen R3asons Why, forse vi aiuterà come ha fatto con me, darà una risposta alle vostre molteplici domande, oppure chiedete aiuto, che non è mai una cosa sbagliata.

Nicolas:
Lo so che è un capitolo abbastanza tosto e un po' pesante, ma comunque che ne pensate? Vi siete ritrovati in qualche cosa?

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