CAPITOLO 2 - NUOVE CONOSCENZE

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Sono qui da tre giorni, ho legato molto con Liam. Ho scoperto che gli piacciono le stelle e che è fortemente negli alieni. Io non so se gli "alieni", se così vogliamo chiamarli esistano davvero ma di una cosa sono convinta: l'universo è un posto troppo grande per ospitare solo noi, sarebbe un grande spreco di spazio, no? Quando raccontai alla mamma questa mia "teoria", se così possiamo chiamarla, lei mi disse che potevo credere in tutto ciò che volevo, l'importante era non smettere di credere. Ma da quando ci ha lasciati ho smesso di credere ad ogni cosa. Al fatto che un giorno la mia famiglia sarebbe tornata ad essere felice, all'amore, alla speranza, perfino alla felicità.

Katy si è rivelata una donna davvero dolce, è molto premurosa nei miei confronti e mi tratta come se fossi parte della famiglia. L'imbarazzo iniziale che inizialmente si era creato con lei e Liam ora è totalmente sparito, ma con Logan credo stia solo aumentando. E detta sinceramente, il fatto che lui abbia un aspetto mozzafiato non aiuta. Anche Katy è davvero bellissima, dimostra qualche anno in meno e sono sicura che potrebbe trovare un uomo nel giro di 5 minuti, ma non so se sia lei a non volerlo oppure se lo faccia per i suoi figli. O meglio, per Logan. Credo che a Liam non dispiacerebbe avere una famiglia paterna al suo fianco. Invece Logan, credo che non sia nemmeno contento del fatto che io sia entrata nella loro cerchia familiare, anche se per poco.

In ogni caso, parlando di famiglie, oggi vedrò mio fratello Noah. Passerà a prendermi tra mezzora e non vedo l'ora di abbracciarlo. L'ultima volta che ci siamo visti è stato due mesi fa, quando lui è partito per venire a sistemare le cose nel suo appartamento. Lui studia al secondo anno alla Berkeley University, quindi credo che riuscirò a vederlo abbastanza spesso, almeno spero. Mi aspettano sei ore di macchina, magari anche di più se rimaniamo imbottigliati nel traffico di Los Angeles.

Il campanello suona e un sorriso spunta subito sul mio viso. Mi dirigo verso la porta d'ingresso e vedo mio fratello parlare con Katy. Non posso fare a meno che correrli in contro e abbracciarlo. Mi ero dimenticata quanto bene mi facciano gli abbracci di mio fratello. "Piccola peste!" Mi prende iin braccio e mi fa girare. Sono troppo felice che mio fratello sia qui con me. "Mi sei mancato troppo, stupido!" Katy ci invita a sederci per fare una breve merenda alla quale partecipa, ovviamente, anche Liam. Mio fratello ci sa fare con i bambini, forse perché lui è un bambinone troppo cresciuto. Mentre sto affondando i denti nella torta al cioccolato appena sfornata di Katy, Noah quasi non mi fa strozzare. "Vuoi fare qualcosa per il tuo compleanno? Io il giorno dopo ho un impegno importante perciò se vuoi festeggiare possiamo farlo il giorno dopo." Katy appoggia il piatto sul tavolo e mi guarda come se le avessi tenuto nascosto che sono un alieno. "Il tuo compleanno? Quando? Dobbiamo organizzare qualcosa! I 18 anni si festeggiano una volta sola." Evviva. "Il 10 Agosto, ma in realtà non mi sento molto in vena di festeggiare, scusate" Ho raccontato solo a Katy di quello che è capitato alla mia famiglia. È stata molto comprensiva, non mi ha interrotto una volta e spera davvero che io un giorno possa superare questa perdita. Credo si sia accorta che questo mi ha davvero segnato nel profondo, mi ha lasciato una grandissima cicatrice che non credo potrà essere richiusa, infatti nemmeno ora insiste. "Però, se cambiassi idea, quella notte è una tradizione di Norwalk andare al falò sulla spiaggia. Ci si stende sulla sabbia e si guardano le stelle cadenti. Puoi venire con me e Liam, se vuoi." Non so, dovrei andare? Vedo Katy puntare lo sguardo verso di me, ma so che non sta guardando me. Ne ho la conferma nel momento in cui mi giro e vedo Logan appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate. Indossa una canotta scollata lungo i fianchi e dei pantaloncini neri, i suoi capelli sparano e tutto il suo corpo è cosparso di sudore. Deduco sia appena tornato dalla palestra. Si avvicina al frigorifero e butta giù in qualche secondo mezzo litro di una bevanda energetica azzurra. Poi si avvicina al tavolo e posa gli occhi su mio fratello. "Il tuo ragazzo è già venuto a trovarti? Sentiva già la tua mancanza?" Credo che attualmente la mia faccia sia un misto tra stupore e confusione. Mi decido a parlare e mi scoppia una risata. Come può anche solo pensare che Noah sia il mio ragazzo? EW. "Hai sbagliato in pieno. Sarebbe un incesto, in quel caso. Lui è mio fratello Noah. Studia alla Berkeley, per questo è qui." Vedo i muscoli delle sue spalle rilassarsi e lui tende la mano verso Noah. "Beh, in questo caso. Piacere amico, sono Logan. Berkeley eh? Come hai scelto un posto così lontano da casa per studiare?" Ma da quando tutto questo interesse? A me nemmeno ha chiesto com'era andato il volo quando ci siamo conosciuti. "Piacere mio, io sono Noah. Diciamo che sono venuto qui per avere un po' di fortuna nello sport, e diciamo anche che mi è andata piuttosto bene." Logan fissa prima lui e poi me in cerca di una spiegazione. "Gioca nei California Golden Bears." Emetto, fiera di mio fratello. Logan sgrana gli occhi, come se non ci credesse. "Non ci credo! Ma è fantastico! Un giorno allora ci sfideremo, derby Berkeley vs UCLA. Il mio sogno più grande è essere nei Bruins." Fantastico, ora si mettono pure a parlare di football e a me nemmeno un 'Ciao! Com'è andato il viaggio?'.  Si, vabbè.

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