Il giorno dopo, Mia mi manda un messaggio chiedendomi se voglio raggiungerla per mangiare un gelato con Sam e Logan. Accetto subito, sarà divertente. La cosa più divertente sarà il tragitto in macchina con Logan, che non mi rivolgerà nemmeno una parola.
Quando scendo le scale lo trovo sul divano ad aspettarmi, indossa un paio di pantaloncini sportivi della Nike e una maglietta che gli fascia il torace. I suoi capelli scuri sono scompigliati, come al solito, e qualche ciocca mossa gli ricade sul viso. Ha un aspetto stupendo, se solo lo fosse anche il suo carattere. "Inglese, hai finito di fissare? Ti piace quello che vedi?" Ammicca con il suo solito sorriso. "Stavo solo osservando come quei capelli sembrino un nido di rondini." Bella scusa, Skye. "Si, certo. Ora sei pronta per andare? Ci hai messo troppo. Ero sul punto di andarmene e lasciarti qui, ma credo che Mia mi avrebbe ucciso." Si avvia verso la porta, aprendola e catapultandosi fuori, come se non ci fosse più aria in questa stanza. Lo seguo a ruota e saliamo in macchina. Mi siedo accanto a lui e mi allaccio la cintura. Accende la macchina e mi sento in imbarazzo fino alla punta dei capelli. E il fatto che lui non dica niente, che stia in silenzio guardando fisso la strada non aiuta. "Allora.. Sam e Mia, eh? Li conosci da tanto?" Non so perché l'ho chiesto, ma penso che fare conversazione diminuisca l'imbarazzo. no? Le sue spalle si irrigidiscono e la pressione sul volante aumenta. "Sam si è trasferito qui l'anno scorso, mentre Mia è come se fosse mia sorella. La conosco dall'asilo. È sempre stata così esuberante, credimi." Gli scappa una risata e mi rendo conto che è la prima volta che Logan ride quando siamo soli. Non che siamo mai stati soli per così tanto, ma in ogni caso. Rido anche io all'immagine di una piccola Mia, un piccolo tornado. "E tra Mia e Sam c'è qualcosa oppure sono solo amici?" Il suo sguardo si sposta per un secondo dalla strada a me, e corruccia la fronte. "Sam le muore dietro dal primo momento in cui l'ha conosciuta, ma lei non sembra rendersene conto." Come fa a non notarlo? È palese. "E perché Sam non glielo dice, semplicemente?" Mi rifila un'altra occhiata. "Questo dovresti chiederlo a lui." Stiamo qualche altro minuto in silenzio quando mi sorge una domanda. "Tu invece, hai la ragazza?" Un'ombra scura gli attraversa gli occhi, ma solo per qualche secondo. Un sorriso malizioso gli si forma sul volto e mi lancia un'altra occhiata. "Perché ti interessa, Inglese?" Infatti, perché diavolo mi interessa? "Stavo solo facendo conversazione. E poi, smettila di chiamarmi Inglese! Ho un nome, sai?" Ridacchia e svolta in un parcheggio. Finalmente questa tortura è giunta al termine.
Scendiamo dalla macchina e raggiungiamo Mia e Sam che ci aspettano all'entrata della gelateria. "Ce l'avete fatta, finalmente!" Sam esclama e si gira per entrare. Logan alza le mani come se fosse innocente e mi indica con un dito, addossandomi tutta la colpa. Lo ignoro e raggiungo Mia, che mi saluta con un abbraccio. Decido di prendere il mio gelato preferito: cioccolato e vaniglia. Mia sceglie frutti di bosco e nocciola, Sam prende menta e pompelmo e Logan stracciatella e fiordilatte.
Ci sediamo ad un tavolino, io mi siedo accanto a Mia e Sam di fronte a lei. Il che significa che Logan è costretto a mettersi davanti a me. Per la maggior parte del tempo mi costringo a guardare altrove, prendendo parte alla conversazione. Ad un certo punto però mi ritrovo a pensare. Penso alla mia vita a Londra, alla mamma, al papà e ai miei fratelli. Ai pochi amici che ho lasciato in Inghilterra e a quelli che ho conosciuto qui. Mi domando se davvero il mio posto è a Londra, tra il dolore e i ricordi oppure se sia qui, dove posso tornare a vivere. "A te va bene Skye?" La voce di Sam mi fa tornare alla realtà. "Scusate, cosa?" La mia faccia deve essere super confusa perché Mia scoppia in una risata. "Sam chiedeva se per te va bene ordinare una pizza in spiaggia domani sera. Sai, il falò." Oh giusto, domani è il mio compleanno. "Oh, si è perfetto." La conversazione continua, ma noto che Logan mi fissa in un modo strano, come se stesse cercando di capire cosa mi frulla in testa. Appena si accorge che lo sto guardando anche io distoglie lo sguardo.
Dopo cena mi fiondo subito in bagno e riempio la vasca. Decido di usare una bath bomb di Lush, la mia preferita: Northern Lights. Un po' per ricordarmi il cielo di questi giorni.
Quando esco, decido di mettermi un paio di pantaloncini morbidi e una magliettina leggera. Quando passo davanti alla stanza di Logan, vedo la porta aperta. Dó una sbirciata alla sua stanza e vedo che la sua finestra è aperta. La sua stanza è molto ordinata e pulita. Il letto è fatto e la cassa che si trova sul comodino riproduce canzoni di Calum Scott. La mia preferita è What I Miss Most, proprio quella che parte ora. Mi introduco di più nella stanza e fuori dalla finestra intravedo Logan seduto sul tetto. Non so perché, ma lo raggiungo e mi siedo accanto a lui. "Quando mi sentivo triste e avevo bisogno di pensare,ovvero quasi sempre, a casa mi sedevo sempre sul tetto. Mi portavo una coperta, il cellulare per ascoltare della musica e guardavo il cielo." Logan non dice nulla. Non credo si aspettasse questa mia confessione, in realtà nemmeno io me l'aspettavo. Non ho motivo per raccontare a lui i miei demoni, eppure sembra più semplice di quello che credevo. "Come mai eri triste? Cuore spezzato?" Non mi guarda, tiene lo sguardo fisso verso il cielo. "Vorrei che lo fosse stato, lo vorrei davvero tanto." Si gira verso di me e dal suo sguardo capisco che non lo immaginerebbe nemmeno. Katy non deve avergli detto nulla. "Mia mamma è morta in un'incidente stradale, un'anno fa. Le hanno tagliato la strada. Non è stata colpa sua. Ha pagato con la vita per gli errori degli altri. L'altro uomo alla guida, quello che ha causato l'incidente, ne è uscito quasi illeso. Il mondo fa proprio schifo. La vita è ingiusta, Logan." Non mi rendo conto di aver iniziato a piangere finché la mano di Logan non si posa sulla mia guancia e mi asciuga una lacrima. Un po' arrossisco, non pensavo che il duro ragazzo seduto di fianco a me avesse un cuore comprensivo. "Non ho mai pianto per la morte di mamma. Mai. Non sono mai riuscita ad accettarlo. Com'è possibile che solo le persone buone debbano rimetterci? Debbano pagare per gli errori altrui? E lei era davvero buona, Logan. Ha sempre spinto me e i miei fratelli a seguire il nostro cuore. E quando ci ha lasciati, si è portata con se il mio. Ho smesso di vivere, proprio come lei." Faccio una pausa tra i singhiozzi. Alzo lo sguardo verso Logan immaginando che non mi stia nemmeno ascoltando. Invece è qui, che mi guarda dritto negli occhi e mi ascolta. Mi asciuga le lacrime e mi stringe in un abbraccio. Il mio cuore ha una palpitazione. "Puoi parlarmi di tutto quello che vuoi Skye. So ascoltare." Un leggero sorriso si crea sul suo viso e questo un po' mi rassicura. "Mamma era un'astronoma. Ha passato la vita a studiare le stelle. Il mio nome lo ha scelto lei. Skye, come il cielo. Sono nata nella notte delle stelle cadenti, mi diceva sempre che ero la sua stella. E senza di lei questa stella si è spenta." Mi stacco dal suo abbraccio e mi sdraio lungo il piumone. Non so per quanto tempo io e Logan rimaniamo così, ma deve essere stato parecchio dato che l'orologio che ho al polso inizia a suonare. É mezzanotte. Ho 18 anni. Eppure, al momento non potrebbe interessarmi di meno. Logan si mette seduto, guarda un'ultima volta il cielo e poi si gira a guardarmi. "Non hai bisogno di nessuna stella cadente per esprimere il tuo desiderio, oggi." Mi sorride debolmente. "Non ho nessun desiderio, adesso, Logan." Forse non ne avrò mai più. Non avrò più sogni e desideri. "Grazie per quello che hai fatto per me sta sera, Logan. Credo mi sia servito più di quanto io riesca ad ammettere." Logan distoglie lo sguardo verso il cielo. "Non mi devi ringraziare, Skye." "Invece si. Non ero mai riuscita ad aprirmi con nessuno. Nemmeno con me stessa. Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe bastato un ragazzo carino, un tetto dove guardare le stelle e della buona musica?" Mi alzo e mi dirigo verso la finestra. Sto per uscire dalla sua stanza quando la voce di Logan, che è ancora sul tetto, mi derma. "Ehi Inglese?" Mi giro verso di lui con un sopracciglio alzato. "Si?" Un sorriso malizioso si forma sul suo volto. "Davvero credi che io sia carino? Eddai Inglese, sono molto più che carino." Oddio che imbarazzo. Non posso averglielo detto davvero, il suo ego è già grande abbastanza. "Buonanotte Logan." Esco velocemente dalla stanza con le guance in fiamme. Mi fiondo nel letto e penso. Mi sono aperta davvero con Logan? Ma lui mica non mi sopportava? Controllo il telefono e vedo un paio di messaggi di buon compleanno. Il primo è da parte di Mia, dice che è molto contenta di avermi conosciuta e che mi vuole bene. Adoro questa ragazza. Un altro messaggio è di Sam. Altri sono dei pochi amici che mi sono rimasti a Londra. E poi, ci sono quelli di papà, Harper e Noah. Mi mancano davvero tanto.Mi manca litigare con Harper, per poi litigare anche con papà perchè si mette a sgridarci. Mi manca la mamma. Quando mi preparava la mia torta preferita per il mio compleanno, quella al cioccolato. Questi pensieri vengono interrotti dal trillo del mio cellulare. É un messaggio di Mason: 'Buon compleanno, Skye. Mi dispiace non poter essere con te in questo giorno speciale. Ti penso, xoxo. Mase.' Mason, non pensavo a lui da quando sono tornata. Gli rispondo con un veloce messaggio in cui lo ringrazio e gli dico di non preoccuparsi. Appoggio il telefono sul comodino e mi addormento.Quando apro gli occhi, la luce che entra dalla finestra mi spinge a chiuderli di nuovo. Qualche minuto dopo decido di alzarmi e faccio una doccia fresca. Il caldo continua ad aumentare ed io non sono per niente abituata. Scelgo di indossare un vestitino rosso, molto leggero e comodo. Metto gli orecchini che mi ha lasciato mamma e un paio di sandaletti neri. Mi trucco leggermente, correttore per le grandi occhiaie che non mi abbandonano mai, un po' di bronzer, cipria e mascara. Lascio i capelli bagnati, perché si asciugheranno creando delle onde naturali che mi piacciono tanto.
Quando scendo le scale sento troppo silenzio, il che mi insospettisce. Sono le 9:30 e di solito sono tutti svegli a quest'ora. Quando arrivo in cucina per poco non mi viene un colpo. Liam, Katy, Sam e Mia sbucano da sotto il tavolo urlando "Buon compleanno!" Che spavento! "Grazie! Non dovevate disturbarvi così tanto. Grazie mille, davvero." Dico, riferendomi alle ghirlande e ai palloncini con cui è decorata la stanza. "E invece dovevamo! Tesoro vieni, assaggia un pezzo della mia torta al cioccolato. L'ho fatta questa mattina proprio per te." Mi si stringe il cuore, ripensando alla mamma. D'istinto, vado verso Katy e l'abbraccio. "Sono sicura che sarà buonissima." Ci sediamo al tavolo e prendo un morso della mia torta al cioccolato. "É buonissima, Katy!" Mia annuisce insieme a me e Katy soride. Ad un certo punto mi viene in mente la sera prima, di Logan e del mio sfogo con lui. A proposito, lui dov'è? "Scusate ma Logan non fa colazione con noi?" Credo di essere arrossita un po' ma nessuno sembra notarlo. Nessuno a parte Mia, occhio di falco. "Arriva, ha detto di aver avuto una commissione da svolgere." Mi informa Katy. "Skye ti spiace accompagnarmi in bagno?" Mia mi trascina in bagno dove chiude la porta alle nostre spalle. "Perché sei arrossita parlando di Logan?" Ma ccome fa ad accorgersi di me che arrossisco e non di Sam che le muore dietro? "Io arrossita? Parlando di Logan? Cosìmi fai ridere." Cerco di essere il più credibile possibile, ma ovviamente Mia non ci casca. Alza un sopracciglio e mi decido a raccontarle tutto di ieri sera, della mamma, dello sfogo che ho avuto con Logan, del fatto che non penso a Mason quanto dovrei. "Ti piace Logan?" Credo essere arrossita di brutto, ora. "Cosa? No! Assolutamente! Mi mette in soggezione, tutto qui!" "In soggezione, eh?" Mia sogghigna e mi rifila una gomitata."Piantala! Ora muoviti e torniamo in cucina, oppure penseranno che siamo cadute nel water." Io e Mia torniamo in cucina, dove trovo Logan seduto al tavolo accanto Sam. "Ce l'hai fatta finalmente! Si può sapere dove sei stato? Non potevi andare più tardi? Ti sei perso la faccia spaventata di Skye " Mia, come al solito, spara domande a raffica. "Vulcano, calmati. Avevo una commissione da sbrigare." I suoi occhi incontrano i miei. "Mi dispiace di essermi perso il tuo spavento, Skye. Comunque, buon compleanno, di nuovo." Mi sorride e mi strizza l'occhio. Oddio, sto arrossendo. Lo sento. E Logan lo ha notato perchè sul suo viso si forma un ghigno, ma non uno di quelli malvagi. "Grazie, Logan. Di nuovo." Sorrido al ragazzo con cui ieri sera sono finalmente riuscita ad aprirmi.
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Ciao belle! Come state?
Ho deciso di dividere questo capitolo in due perché sarebbe stato trooooppo lungo!
Che ne pensate di Logan? Che commissione così misteriosa doveva fare?
E di Skye? A voi avrebbe fatto piacere ricevere una festa a sorpresa per il vostro compleanno?
Se la storia vi sta piacendo non dimenticate di stellinare ☆
Se vi va potete seguirmi su instagram :@sarixstories dove potremo confrontarci sulle storie, pubblicherò gli aggiornamenti della storia e magari potrete anche darmi qualche idea su quello che volete che succeda nella storia!A presto,
sari 🍓
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Amore Oltreoceano || #WATTYS2018
Romance"Un viaggio che ti cambia la vita, un prepotente ragazzo americano che ti stravolge il cuore." Skye deve affrontare la morte della mamma, ma non sa come fare. Da quando la donna l'ha lasciata, Skye non riesce più a vivere. Così, decide di partire. L...