capitolo 2

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Sabato ore 10:30
Sono sul divano che mangio pane e nutella mentre guardo una serie netflix. L'inizio di scuola mi aveva stancato molto.
Arriva mio fratello e mentre prende la sua giacca di pelle e le chiavi della macchina:"Mamma,oggi viene un mio amico a pranzo vengo tra mezz'ora"dice.

Non faccio in tempo a chiedergli chi è che già se ne è andato.

Decido di farmi una doccia,entro nel box e regolo l'acqua alla temperatura giusta. Dopodiché prendo il bagno schiuma al cocco e lo spalmo su tutto il corpo e infine sciacquo tutta la schiuma, i capelli sono puliti perciò ho indossato una cuffia per non bagnarli.

Una volta uscita indosso l'accappatoio e mi siedo sul letto in camera, fisso il muro persa nei miei pensieri e alla fine decido di vestirmi

Apro l'armadio e prendo una maglia larga di levi's e dei leggins neri,rimango con le ciabatte tanto resterò a casa.

Decido di scendere al piano di sotto per vedere se mio fratello è rientrato e lo trovo a giocare alla play con Nick.
Che bello!penso ironicamente.

"Hey bambolina"dice lui sorridendomi, non mi piace per nulla il suo atteggiamento
"Ciao che piacere!" Rispondo ironica

In quel momento mia madre urla di venire a tavola e noi subito obbediamo dato che siamo affamati.
Mio padre è stranamente in viaggio per lavoro e torna lunedì.
Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare degli spaghetti con sugo di polpette.

"Complimenti signora sono veramente deliziose"commenta Nick sporco di sugo attorno alla bocca, ridacchio per come è buffo e ricevo una strana occhiata da parte sua.

"Oh chiamami Carol, non sono così vecchia"dice lei compiaciuta di aver preparato un ottimo piatto.

Concludemmo il pasto con una torta al cioccolato che aveva preparato mamma, ora aveva molto più per occuparsi della casa e di noi.

"L'unica antipatica della famiglia è Allison a quanto pare"borbotta lui rivolto a mio fratello.

Drizzo le orecchi e lo guardo storto,non voglio litigare con lui oggi, in realtà non so perché mi comporti così con lui solamente sentivo avrebbe portato problemi nella mia vita e sinceramente ne avevo già troppi.

Mi invitano a vedere un film con loro ma preferisco andare in camera e vederlo al mio computer, perché mi sento piuttosto in imbarazzo.

Mi metto comoda e faccio partire «i passi dell'amore»,amo quel film perché mi fa riflettere di come persone diverse tra loro possano completarsi, di come l'amore possa rendere tutto così stupendo ma allo stesso tempo farti soffrire e stravolgere la vita.
Una frase in particolare che mi è rimasta impressa è: l'amore è come il vento, non lo vedo ma lo percepisco.
A volte si provano sentimenti talmente forti che non si riescono neanche a spiegare, ti travolgono così tanto che si insinuano sotto la tua pelle e ti fanno percepire tutto come una folata di vento estiva.

Sto piangendo come ogni volta e sento qualcuno aprire la porta e subito mi asciugo le lacrime, senza far pensare che abbia avuto un momento negativo. Forse un po' è così, anche io vorrei vivere tutto questo, ridere ed innamorarmi ma ogni dove io incontri qualcuno finisco per chiudermi in me stessa.

"Che fai ti escludi?"ridacchia lui guardandosi attirano, la mia stanza non è ancora completa: alcuni scatoloni vanno svuotati e mi manca ancora una libreria per i miei numerosi romanzi.

"Sto semplicemente in camera mia"dico asciugando rapidamente le lacrime mentre vedo che si sta sedendo sul mio letto facendo abbassare il materasso, mi arriva una folata del suo profumo alle narici.

"Perché piangevi?"domanda scrutandomi attentamente come se volesse capire cosa si cela dietro di me.

"Niente per un film...Perché non vai da mio fratello?"chiedo per liquidarlo

"È uscito per prendere una cosa che gli ha chiesto tua madre..e mi ha detto di rimanere a casa"risponde.
Maledetta quella volta in cui ho rotto il pc di mia madre facendo cadere sopra del succo di mango, sicuramente il centro assistenza avrà chiamato perché è sistemato.

"Ok"mi limito a dire con un filo di voce sottile pensando anche che lui non mi abbia sentita

Riprendo a guardare il pc,facendo finta di essere impegnata mentre in realtà non sto facendo nulla, mi sento in imbarazzo.
Si avvicina a me alzando con due dita il mio mento,il suo tocco mi provoca mille brividi lungo tutto il corpo.

"Hey...senti un po',che ne dici se nel frattempo ci divertiamo come piace fare a me"dice con sguardo malizioso.

"Non è compito mio,c'è la cheerleader bionda ossigenata per questo"sputo acida

"Ahahah ma tu intendi meghan,pensa di essere la mia ragazza ma non la mia tipa"dice alzandosi e osservando alcuni libri riposti sulla mensola, se mi prende in giro anche solo per un titolo letto, giuro che lo butto dalla finestra.

"Vabbè comunque non me ne frega niente...ora puoi andare"dissi
fredda.

"Comunque intendevo dire che potremmo giocare alla play station, come due amici" mi propone lui per poi darmi un pizzico sul fianco, non ricordavo che fosse così vicino a me.

Mi avvicino al suo volto.
"Io e te mai amici"risposi fredda ancora una volta.

Mi alzai,andai verso la porta,la aprì e gli feci cenno di uscire.
Lui si avvicinò,chiuse la porta bruscamente e mi sbattè contro la porta incastonando suoi occhi azzurri contro i miei.
I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza,mi sarebbe bastato fare un piccolo passo per far incontrare le nostre labbra. Il cuore batteva all'impazzata e non riuscivo a capire perché mi sentissi così strana, quella sensazione che ti fa sentire ad un passo dal cielo, come se un oceano in tempesta in fosse improvvisamente calmato.

"Sai,sei molto carina"disse sorridendomi per poi. andandosene.

Mi ritrovai a sorridere come un ebete,non poteva piacermi un ragazzo così per per di più conoscevo da neanche una settimana eppure mi sentivo così strana quando mi guardava,quando mi parlava.
Ma non poteva piacermi, insomma è odioso, bisbetico, antipatico e presuntuoso...mai sarebbe dovuto succedere qualcosa tra di noi.

Ore 19:30
Mio fratello questa sera andrà ad una festa infatti si è visto con i suoi amici per mangiare ad un fast food e poi andare tutti insieme sul posto.
Io me ne starò a casa,non sono una tipa da discoteca e feste,preferisco una calda coperta di pile e un film da guardare mentre sgranocchio dei pop corn.

Mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.

"Eii sono Isabel,ti va se stasera vieni con me e Sarah alla festa di un tizio a scuola nostra, ti passiamo a prendere noi se hai bisogno"

La mia risposta sarebbe stata un no ma pensai di accettare per cercare di socializzare di più con loro e diventare amiche, insomma non potevo lasciare perdere questa occasione e far pensare che la loro compagnia non fosse di mio gradimento.

"Certo, 14 iceland street xx"
Inviai il messaggio e buttai il telefono sul letto

Aprì l'armadio in cerca di qualcosa da mettere ma non trovavo nulla di adatto,alla fine optai per un semplice tubino nero e dei tacchi bassi bianchi.
Lasciai i miei lunghi capelli lisci e mi misi del mascara,correttore,blush,e rossetto rosso.
Alla fine mi guardai allo specchio ed ero molto soddisfatta del risultato,forse stavo bene truccata e magari uscire di più non mi avrebbe fatto male in futuro.

Scendo le scale e in attesa che arrivino , mi riempio un enorme bicchiere di acqua frizzante.

"Esci?"chiede mia madre con sguardo assonnato con indosso un pigiama rosa e grigio.

"Si mi hanno invitato delle mie amiche" la informo.

"Mi fa piacere, ma stai attenta...insomma è una città nuova e non puoi sapere come sono veramente le persone" si raccomanda lei.

"Stai tranquilla ora vado" le stampo un bacio sulla fronte.

Uscì di casa e vidi una panda nera accostata davanti casa mia.

Maledetta adolescenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora