capitolo 4

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Lunedì
Ecco che suona la sveglia.
Mi butto in doccia e preparo i vestiti da mettere:jeans a vita alta,una t-shirt hollister bordeaux legata con un nodo, le nike bianche e i capelli lisci sciolti.

Vado in cucina dove non c'è nessuno visto che è molto presto,prendo una brioche confezionata dallo scaffale ed esco di casa.
Voglio andare a piedi per schiarirmi le idee,da quando ho baciato Nick non smetto di pensare a lui...dobbiamo schiarirci le idee.

Nick's pov
Sono già davanti scuola e non c'è quasi nessuno.
Sono uscito presto perché non smetto di pensare a lei,a me piace ma io non ho mai amato nessuno e ho paura di farle male.
Lei non è come le altre,lei non è una distrazione dai miei problemi ma la soluzione di essi. Non posso farle male,devo parlarle e chiarire.

Guardo per qualche minuto il telefono e noto i numerosi messaggi che Meghan mi ha mandato,preferisco evitarla e non rispondere.
Uno strano rumore interrompe i miei pensieri,Allison è appena arrivata a scuola e camminando ha fatto cadere un vaso di fiori a terra.

Allison's pov
Cavolo. Ho appena fatto cadere un vaso a terra,non solo mi sono fatta male al fianco ma ora il guardiano mi urlerà contro di aver distrutto una delle sue tante piante.

"Ti aiuto?"chiede qualcuno davanti a me,appena alzo lo sguardo mi pietrifico.
"Ehm no grazie faccio da sola"rispondo

"Tutto bene?"mi domanda Nick scrutandomi attentamente.

"Si tranquillo,nulla di che"rispondo nervosa.

Rimaniamo a guardarci per qualche secondo in attesa che uno dei due inizi a parlare e così penso che sia il momento giusto per dirgli ciò che stavo pensando.

"Devo parlarti"diciamo in contemporanea,forse anche per lui non è stato indifferente.

"Ok mancano ancora 20 minuti prima delle lezioni,facciamo un giro in cortile" dice e io annuisco.

"Allora non so cosa devi dirmi ma parto io...ciò che è successo tra di noi alla festa è stato per qualcosa di bello e strano allo stesso momento,di certo non me lo scorderò in una notte ma credo che tra noi non ci sia nulla e forse mai ci potrà essere,siamo così diversi ma possiamo essere amici e sopportarci"dico tutto d'un fiato

Lui mi guarda stringendo leggermente la mascella e dice
"Certo anche io voglio esserti amico e quel bacio è stato a dir poco stupendo ma sappiamo entrambi che non possiamo provare nulla l'uno l'altro,io non sono un tipo da relazioni"

Mi sembra la scelta più giusta da parte di entrambi,la nostra è semplicemente attrazione fisica perché lo conosco da solo una settimana e non sono una ragazza che si butta per poi pentirsi,preferisco andarci piano e fare la scelta giusta.

Ho cercato di parlargli poco per tutto il resto della giornata,di non incontrare il suo sguardo e in questo modo avrei reso più facile questo nostro accordo ma mi sentivo come se avessi un peso al cuore che mi diceva di star sbagliando.

"Ci sei?"chiese Sarah passandomi una mano davanti il viso.
"Si si ti sto ascoltando"mento
"Certo e allora di cosa stavo parlando?"chiede incrociando le braccia al petto.
"di...di,beh stavi parlando con la voce"sputo fuori provocando una risata da parte sua.
"Ti stavo chiedendo se ti andasse di andare a mangiare da taco bell con me e Isabel"dice e decisi di accettare.

La mia testa era altrove,avevo fatto la scelta giusta?non lo so,ma so che quella notte non me la scorderò mai.

Così con la paura di non essere abbastanza,di essere rifiutati,si limitarono a delle bugie e così decisero di essere solo amici di non rischiare ma si sa il destino è imprevedibile e di certo ci metterà lo zampino per aiutarli.
Magari è solo attrazione ma con il tempo tutto verrà a galla...

Maledetta adolescenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora