Un giorno testarono la mia velocità per vedere se ero abbastanza veloce per vendermi come cavallo da corsa. La figlia di Jacob si chiamava Cindy ed era uguale al padre: prepotente e viziata. Nemmeno con me che ero la sua preferita usava le buone maniere, ma solo frustini e a volte anche dei tipi di morso molto dolorosi e la mia bocca era piena di tagli, schiuma e sangue.
Salì in groppa e iniziò a frustarmi per farmi correre: ero veloce come il vento. Strattonò di colpo le redini per fermarmi e lo fece così forte che mi impennai e Cindy protestò:"stupida cavalla sta ferma! Stavo per cadere!"Jacob disse:"è perfetta. Possiamo venderla in un attimo" , Cindy rispose:"cooosa?! Vendere il MIO cavallo?! MAI! La monterò nelle gare di corsa: guadagnerai molti più soldi perchè sicuramente vincerà tutte le gare" Jacob disse:"mmm...forse hai ragione...una razza così pura vale più di ventimila dollari ma nella gare guadagneremo almeno il doppio!"
Cindy:"perfetto: la prossima gara è a Berlino, in Germania. La vinceremo. Ma questa giumenta ce l'ha un nome?"
Jacob:"no. Daglielo tu, io non ho tempo per dare un nome a una bestia" Cindy rispose:"ma certo si chiamerà Princess Pink". Mark e Frank ridacchiarono ma a Cindy bastò un'occhiata che lanciava fiamme per farli zittire. Io odiavo quel nome, mi dava l'aria da deficiente proprio come Cindy, mi faceva schifo. Mia madre invece aveva un nome stupendo.
Il giorno della gara non mi strigliarono nemmeno."l'abbiamo strigliata già 3 settimane fa!" Aveva detto Cindy.
Mi misero in un vecchio van senza protezioni, ne cibo, ne acqua e partimmo per la Germania.
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Un'ex cavallo da corsa
General FictionQuesta storia vista dagli occhi di LadyBlue, una cavalla da corsa, vi farà capire che i cavalli sono esseri unici, che comprendono qualsiasi cosa, anche la bontà e la cattiveria di cui l'uomo stesso è capace🌻