Capitolo 2. Una strega mi insegna una lezione di vita

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Blüdhaven,Appartamento di Grayson,ore 02:45

Mi svegliai che ero sdraiato nel mio letto, restai per qualcosa come cinque minuti (anche se per me sembravano 20 secondi) fissando il soffitto e a realizzare chi fossi finché non mi ricordai di quello che era successo ieri sera, abbassai lo sguardo e alzai cautamente le lenzuola e...beh ero nudo e...ah si e affianco a me c'era Zatanna Zatara, anche lei senza vestiti.

Vedete ragazzi quando decidete di diventare dei SUPEREROI vi si apre una strada fatta di un sacco di vantaggi ad esempio superpoteri da invidia, armi eccezionali, tute o armature sorprendenti e chi più ne ah più ne metta, ma se non avete delle origini particolari e i vostri creatori sono più arrapati di un roditore in primavera, beh il vostro unico superpotere sarà quello di avere un culo sodo e la capacità di andare forti a letto tanto quanto Batman va forte con il nero.

Comunque, culi sodi a parte, dove eravamo rimasti? Ah si, avevamo fatto sesso, ovviamente...

Sul comodino a fianco a me, il mio telefono aveva ricevuto un messaggio da parte di Jason, dovevamo fermare dei terroristi:
-"oh ma dai proprio ora? Che palle..."-
Decisi quindi di rialzarmi e indossare i boxer, nel frattempo Zatanna si svegliò poco a poco e mugugnò qualcosa:
-"Dick...che stgnmngnd..."-
(molto chiaro Lestrange davvero) alla fine si girò e si alzò il busto coprendosi approssimativamente i seni con una mano sulla coperta mentre l'altra era occupata a stroppicciarsi gli occhi:
-"Dick...ehi...vai di già?"-
nel mentre che io stavo indossando la tuta:
-"Scusa tesoro, ma il dovere mi chiama"-
lei sistemandosi i capelli mentre era ancora seduta sul letto mi chiese:
-"Hai bisogno che ti aiuto?"-
e io mentre mi sistemavo i guanti e le armi dietro la schiena risposi sorridendo:
-"no tranquilla faccio da me, ti ringrazio per il pensiero"- si alzò lentamente portando con se la coperta e si avvicinò per una darmi bacio a stampo, molto intenso, io ricambiai e decisi di prenderla per i fianchi e approfondire per renderlo più appassionato, la coperta cadde ai nostri piedi mentre sentivo la mano di lei cercare di entrare dentro la maglia per toccarmi gli addominali mentre la mia era troppo impegnata ad accarezzarle i neri e morbidi capelli, mi staccai leggermente e avvicinai il mio viso sull'incavo del suo collo ma sorridendo soddisfatto le sussurrai all'orecchio:
-"meglio che tu mi lasci andare ora o farò molta fatica a fermare i criminali sta notte"- lei mi rispose con tono malizioso sorridendo a sua volta e facendo scivolare un dito su e giù per il petto:
-"non sarebbe un problema tanto grave...potrebbero cavarsela da soli"-
-"ne dubito"- dissi prima di baciarla ancora, non potevo trattenermi scusate, mi staccai una volta per tutte e mi affacciai fuori dalla finestra, lei mi disse:
-"non farti strappazzare troppo, ti aspetto qui fustacchione"- le feci un occhiolino
-"ma come sei premurosa"- mi misi la mascherina, e mi tuffai dalla finestra di testa, a braccia larghe e tese con le gambe unite (tipo Cristo Redentore di Rio de Janeiro) come se accogliessi dentro di me l'ebbrezza del pericolo, il vuoto o il vento, chi può dirlo cosa succede veramente in caduta.
Feci delle piroette e delle capriole in aria e appena sentii il momento adatto mi aggrappai col rampino su un gargoyle e mi lanciai da un palazzo all'altro, superando il traffico tranquillo delle macchine mentre gli onesti abitanti di Blüdhaven vivevano la loro tranquilla vita, il vento mi voleva spostare e le luci mi volevano come abbagliare ma non oggi Blüdheaven, oggi sono più veloce io, presi uno slancio e atterrai su un tetto rotolando, con le braccia rimbalzai facendo un kip-up e continuai senza fermarmi e correndo mi spostai con l'agilità di un felino tra un tetto l'altro finché non mi trovai nelle vicinanze, sopra la scena del crimine e analizzai la situazione.

Feci delle piroette e delle capriole in aria e appena sentii il momento adatto mi aggrappai col rampino su un gargoyle e mi lanciai da un palazzo all'altro, superando il traffico tranquillo delle macchine mentre gli onesti abitanti di Blüdhaven vi...

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