Capitolo 4

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Non sapevo bene chi mai potesse essere, ma sapevo che quel qualcuno mi aveva presa in tempo prima che io potessi cadere. Le sue mani mi tenevano ben salda dai fianchi e non volevano lasciarmi andare.

<<Cosa avevi.. intenzione di fare?>>mi domando con voce preoccupata e allo stesso tempo dolce <<niente... che ti riguardi>> solo dalla sua voce avevo già capito di chi fosse. Sentivo gli occhi che cominciavano a pizzicarmi, fino a quando le non le sentii. Erano ormai scese calde e dolorose lacrime amare
<<Come niente... Ma se ti...>> Si bloccò, e non finì la frase. Perché io nel frattempo mi ero leggermente divincolata dalla sua stretta.. ferrea ma non troppo, e lui se ne era accorto <<tanto se io morissi o no... Non farebbe differenza>> comincia a piangere e a singhiozzare sempre più forte, tanto che lui mi girò dalla sua parte per far incrociare i nostri guardi.
<<Non posso perdere anche te. O già perso lei>> in un attimo mi ritrovai nelle sue braccia calde e accoglienti che ormai da ben 27 anni non sentivo.

Volevo solo mandarlo via divincolarmi dalla sua presa da quell' abbraccio... tanto desiderato da entrambi, ma non ne avevo più la forza. Ormai da 3 anni non avevo più la forza di fare qualsiasi cosa, sentivo che era sbagliato si ma poi non così tanto.

<<Quella che ascoltavi prima... Era lei?>> a riportarmi alla realtà fu la sua voce calma <<si.. perché anche se fa male. E l'unico ricordo che me lo fa sentire vicina>> dissi asciugandomi le lacrime che stavano ancora scendendo. Mi slaccai del tutto da quell' abbraccio, che poco prima ci univa.

Rivederlo dopo tutto questo tempo... fa uno strano effetto, forse perché è cambiato o forse perché non me lo ricordavo. O forse è per il semplice fatto che lui mi mancava costantemente tutti i giorni della mia vita, ogni giorno in ogni singolo momento avevo bisogno di lui. Ma lui non c'era non era lì con me quando ne avevo bisogno.

<<Ehi.... Perché poco prima ti trovavi sopra la ringhiera di questo ponte?!>>
Cosa!? lo ha capito già il motivo. Cos'è ora si preoccupa per me. In 27 anni ora lo fa è gli altri 27 dov'era?<<perché sei qui... perché dopo tutto questo tempo>> il mio tono di voce e più curioso che arrabbiato<<te l'ho detto... lo so che ho sbagliato ma..>> non lo feci neanche finire che lo interuppi subito <<Lo so quello che mi hai detto, ma io intendevo cosa ci fai qui su questo ponte>> questa volta mi voltai di spalle andando ad appoggiarmi contro la ringhiera ammirando la città di notte. Lui senza rispondere si avvicinò e si mise vicino a me <<Ti dirò la verità.... ormai è inutile che io menta ancora. Stavo andando a trovare la mia bambina..>> la sua bambina... La sua bambina ormai ho 20 anni, non sono più una bambina, ma una donna che è stata abbandonata dal proprio padre <<non so più la tua.. bambina ho 20 anni ormai, sono una donna che è cresciuta senza un padre. Che è crescita senza te>>

Detto questo mi allontanai da lui e mi diressi verso casa. Ma prima che potessi fare un altro passo avanti la sua voce mi fece fermare <<io ti ho sempre voluto bene e sempre te ne vorrò, come ne vorrò sempre a tua madre. Nonostante abbia sbagliato>> mi voltai leggermente solo con la testa, e nei suoi occhi giurerei di aver visto un filo... Ma un filo di tristezza nei suoi occhi. Come quando era venuto da me la prima volta.
Mi voltai di nuovo, e mi diressi verso casa.

Credo che perdonarlo sarà più difficile del previsto.... perché era questo che lui vuole.















Spazio Me😘

Allora ...che ne dite?
Vi aspettavate che fosse stato suo padre o no?
E secondo voi Ella riuscirà mai a perdonarlo o forse no?
È perché Ella si voleva suicidare?, è solo per raggiungere la madre o c'è altro sotto?

Continuate a leggere e presto lo scoprirete.😊
Un bacio😘

By Anastasia 😍😍

Mi manchi troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora