*Due giorni dopo*
«Susanna, lascia stare tuo fratello» lo presi da terra, cercando di calmarlo mentre la piccola sbuffava e tornava a giocare con i fogli e i pennarelli.
«Sono a casa!» esclamò la madre, raggiungendoci in sala «Ciao, amori miei» mi prese dalle braccia Lucas, calmandolo lei «Ciao, Odette» mi sorrise apertamente.
Se li portò in camera con lei, facendole compagnia mentre si cambiava, lasciando me sistemare la sala e racimolare le mie cose, aspettando che scendesse le scale, per farmi pagare e andare via.
L'aspettai vicino l'entrata, proprio di fronte alle scale perfettamente lucidate.
«Oggi torni a casa con il tuo ragazzo?» mi passò davanti, lasciando Lucas scorrazzare sul tappeto della sala perfettamente illuminata.
«No» mi rabbuiai non capendo, guardandola tornare da me per prendere il portafoglio dalla borsa.
«E allora chi è quel bel ragazzo che aspetta qui fuori?» mi diede i soldi, alzando un sopracciglio con sguardo complice «Divertiti questa sera» mi strizzò l'occhio lasciandomi andare.
«Arrivederci» mormorai ancora sconvolta, ancor peggio quando davanti a me mi si presentò Harry, ancora una volta «Che ci fai qui? Come facevi a sapere che sarei stata qui?!» sbraitai, avvicinandomi a lui, non più intimidita come qualche giorno prima, ma arrabbiata e spaventata.
«Questa mattina ti ho vista entrare» rispose con disinvoltura.
«Che cosa vuoi?» lo guardai male, sentendo che dalle finestre c'era la Signora Webb che guardava la scena tutta emozionata.
Era una delle mie primissime "clienti", e provava di tutto per farmi conoscere qualche uomo, ma invano, visto che le sfuggivo sempre di mano.
«Dovevo tornare a New York due ore fa» cominciò tranquillo «Appena arrivato in aeroporto non ce l'ho fatta, dovevo sapere» lo lasciai fare, prendendosi il suo tempo «Mi hai mai amato?»
Sembrò di ricevere ancora una volta un cazzotto nello stomaco, specialmente per quello sguardo triste, pieno d'insicurezze, esattamente come il mio.
«Certo che ti ho amato, Harry! Come ti salta in mente di chiedermelo?!» mi arrabbiai, alzando anche la voce, non riuscendo più a trattenermi.
«Io ti amo ancora, Odette»
Ed eccolo di nuovo, quel senso di vuoto e dolore allo stesso tempo.
«E' tutto sbagliato! Non saresti dovuto tornare qui!» mi allontanai da lui, sentendo la testa scoppiarmi «Stai mandando all'aria tutta la tua vita, te ne rendi conto?» alzai un sopracciglio.
«Ho creduto per tutto questo tempo di averti perduta, ora che sei qui, vicino a me, non posso fare a meno di tornare a pensare una vita con te!»
«Non te lo permetterò» lo additai, sperando di minacciarlo, quando invece le lacrime minacciavano me.
«Potrei darti la vita che hai sempre desiderato, continuando a lavorare, ma vivendo lontano da qui»
«Tu hai una ragazza che ti aspetta lì» insistetti, cominciando però a cedere.
«Risolverò tutto io, ma non mi lasciare di nuovo» mi prese le mani fra le sue, baciandomele.
«Harry...» lo supplicai, guardandolo disperata.
«Ti prego»
Una volta mia madre mi disse di seguire sempre il cuore, e in quel momento l'unica cosa che sentivo era di poter avere nuovamente l'opportunità di sentirlo mio e solo mio, percependo solo lui e il suo amore per me.
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Long Way Down || H.S #Wattys2018
Фанфик"L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino." (C.B) Attenzione: scene di violenza e sesso.