capitolo 4 - primo test.

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Mi salì un nodo alla gola. Probabilmente era lui la persona che aveva acceso la luce mentre ero sul muro. Non avevo idea di cosa dire, mi aveva preso alla sprovvista.
Mi limitai a raddrizzarmi sulla sedia, guardare avanti a me, deglutire e tornare sul mio disegno.
Lui roteò gli occhi.

Sentii un tonfo fortissimo, alzai di scatto la testa. Vidi tutti radunati in un punto. Mi alzai dalla sedia per vedere cos'era stato.
Dalla porta era caduto un sacco a pelo giallo, sembrava un bruco. (*sono una belisima farfala*)
Spuntò un uomo con i capelli lunghi, sembrava un barbone.
Quando riuscii a vederlo meglio capii: era Eraserhead.
Prof: "Andate a posto, ragazzi" disse, per poi dirigersi alla cattedra.
"Io sono Aizawa Shouta e sarò il vostro coordinatore scolastico. Come prima cosa, oggi, andremo a fare un test per valutare la forza dei vostri quirk." continuò.
"Ci saranno più prove, ed in ognuna dovrete dare il massimo." concluse, per poi farci andare a cambiare e dirigerci nella palestra esterna.

"Nella prima prova, posizionandovi in questo cerchio, dovrete lanciare la pallina più lontano possibile con l'ausilio del vostro quirk." cominciò a spiegare.
Non volevo usare i miei quirk, avevo fatto una promessa a me stessa e non volevo infrangerla. Non ero sicura del fatto che il prof lo sapesse, alla fine nel curriculum penso non ci sia stato scritto.
Decisi, quindi, di richiamare l'attenzione del prof, portarlo lontano e parlargli.
Ci recammo dietro l'angolo di un muro in modo da non essere sentiti dalla classe.
(t/n): "Mi scusi prof, ma io non voglio usare i miei quirk. È una mia scelta, ho giurato di non usarlo e non mi va di infrangere ciò che seguo da ormai anni per una prova."
Aizawa: "signorina (t/c), mi avevano accennato riguardo a questa sua particolarità. Non posso sicuramente costringerla ad usare i suoi quirk se non vuole, ma se arriverà ultima sarò costretto ad espellerla, e se non vuole che ciò accada deve impegnarsi. Per quanto possa essere forte al livello fisico, gli altri ragazzi con le loro unicità saranno ugualmente più forti. La decisione spetta a lei, ci pensi su e poi decida come agire."
Dopo queste parole tornò dalla classe, mentre io rimasi lì.
Espulsa? Perché? Poi, il primo giorno? Ma che cazzo?!
Non avevo la minima idea su cosa fare. Non volevo usare i quirk, ma non voglio nemmeno essere espulsa. Contando anche il fatto che non uso un'unicità da anni, non so gestirle ne niente. In più, non so come potrei far andare la palla lontano.
Partendo dal presupposto di scartare l'idea di usare il quirk di mia mamma.. Devo puntare tutto su quello di mio padre. Avevo una mezza idea di come fare ma non mi sono più esercitata da quando ero piccola, non sono abile.

Continuando a ragionare, ritornai dal gruppo.
Il primo a tirare sarebbe stato il biondino di stamattina. Bakugou Katsuki, si chiamava così.
Si posizionò al centro del cerchio e, con una fortissima esplosione, lanciò la palla.
"Shineee!!"
Il professore si girò e mostrò un aggeggio con i chilometri percorsi dalla pallina. 705.2m, cominciamo benissimo.
"Sembra divertente!" disse qualcuno euforicamente.
Aizawa: "Sembra divertente eh.. Bene. Chi arriverà ultimo, verrà espulso dalla scuola.".
Dopo quell'affermazione si alzò la voce tra gli studenti.
"Cosa!? Il primo giorno? Davvero? Ma non è giusto!" riecheggiavano nell'aria.

Dopo che anche gli altri alunni lo fecero, arrivò il mio turno. Presi la palla e mi posizionai al centro del cerchio.
Respirai profondamente, dovevo concentrarmi.
Allargai le braccia, chiusi gli occhi e focalizzai il tutto. Cominciai pian piano ad alzarle.
Si iniziò ad alzare un po' di aria, sentivo un leggero fruscio tra i capelli. Continuava ad aumentare sempre di più.
I ragazzi sembravano confusi, ancora non avevano capito che si trattava di me. Stupidi.
Quando il vento era abbastanza forte aprii gli occhi e portai le mani in avanti.
Accumulai l'aria in un unico punto, controllando il tutto con le mani, per poi scagliarla contro la palla con tutta la forza che avevo, come un uragano.
745.3m.
La palla cadde metri avanti a me.
La mia alta coda di cavallo si sfasò, lasciando quasi cadere l'astico che teneva raccolti i miei capelli (c/c).
I ragazzi dietro di me erano rimasti sbalorditi.
Mi guardai le mani. Stavo tremando.
Mi stavo sentendo una completa merda, non avrei dovuto farlo.
Strinsi i pugni, mi girai e, a testa bassa, tornai dal gruppo.

La prova successiva consisteva nel vedere in quanto tempo riuscivamo a percorrere un determinato numero di metri.
Concorrevamo a coppie, capitai contro il ragazzo dai capelli verdi, Midoriya Izuku, se non sbaglio.
Partimmo. Diciamo che, se gli altri non avrebbero usato i loro quirk, sarei arrivata prima. Sono sempre stata molto veloce, mi piace correre.
Partimmo e, con uno scatto, cominciai a correre più velocemente possibile. Quel ragazzino era di una lentezza asfissiante, mi dava quasi fastidio.
In pochi secondi arrivai alla fine. 4,7 secondi.
Niente male. Potevo fare di meglio, ma mi accontento, non ero nemmeno stanca.
Successivamente, la prova era per vedere quanti kg potevamo tenere. In palestra non sono bravissima con i pesi, ma diciamo che me la cavo. Riuscii a sollevare 50kg, praticamente una ragazza.
L'ultima prova, in poche parole, era il salto in lungo, altra cazzata.

Alla fine di tutto mi classificai quarta su 21, non era niente male come risultato, anzi.
Prima di me c'erano Momo Yaoyorozu, Shouto Todoroki, Katsuki Bakugou e me.
Aizawa: "Oh, ragazzi.. Alla fine non verrà espulso nessuno, era solo un modo per farvi impegnare al massimo." I ragazzi ora sembravano più calmi, soprattutto Izuku, arrivato ultimo.
In poche parole, mi state dicendo che potevo anche non usare il mio quirk? Seriamente?
Aizawa: "Ora rimettetevi la divisa e tornate in classe, dovete continuare le lezioni." concluse, per poi andarsene.
Mentre tutti quanti parlavano tra loro io mi diressi subito negli spogliatoi a cambiarmi.
Mi sedetti su una delle panche, appoggiando le braccia sulle ginocchia e portando la testa in basso.
Mi guardai le mani.
Odiavo il fatto di aver usato il mio quirk, non dovevo, non volevo.
Perché non potevo scegliere un'altra scuola? Perché deve capitare tutto a me, potevo tranquillamente non usare la mia unicità e restare tranquilla, che cazzo.
Sentii i passi delle ragazze e le solite chiacchiere da pettegole.
Mi alzai, ancora irritata e, lateralmente al muro, gli tirai un "pugno" se così si può definire. Insomma, quelli che dai per nervosismo, dove alla fine ti ci appoggi.
Quando entrarono cominciai a cambiarmi insieme a loro che, nel frattempo, cominciarono a parlare dei ragazzi. Io non dissi niente, mi limitai ad ascoltarle.
Ashido: "Ma avete visto Bakugou? Santo Dio! È così figo, poi è anche forte e bravo!"
Ti sei dimenticata anche l'essere pieno di sé, arrogante e maleducato, ma fa niente.
Ochaco: "A me non pare simpatico, insomma, non sembra neanche molto socievole.. Poi ha fatto del Male ad Izuku stamattina quindi non so cosa pensare, mentre lui, Midoriya.. mi sembra una persona veramente stupenda, pronta ad aiutare gli altri.. insomma, mi sembra un vero hero!"
Oh, ci mancavano solo Romeo e Giulietta fluttuanti in un ospedale, ma ti prego, vuoi dargli anche una fetta di culo?
Momo: "Onestamente a me ha colpito Todoroki." Mh, interessante. Sentiamo che ha da dire pure sta qui.
"Ha un quirk molto ma molto forte, è concentrato e.. Beh, è indiscutibile il fatto che sia un bel ragazzo. Nel senso.. A-avete capito." A quell'ultima affermazione arrossì leggermente.
Ashido: "Ohhhh qualcuno si è presa una bella cotta!!" cominciò, assalendo quell'altra povera cristiana.
Dopo qualche minuto, venni messa in mezzo anche io.
Tsuyu: "E tu, (t/n), cosa ne pensi?"
Avevo appena finito di rimettermi ma divisa, quindi mi limitai ad uscire. Onestamente non penso nulla, quindi mi sarei anche risparmiata di dirlo.

half 'n half [reader x todoroki]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora