capitolo 8 - carino.

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Le lezioni erano appena finite.
"Oh, tra non troppi giorni comincerà il festival sportivo della Yuuei! Spero partecipiate tutti e diate il vostro meglio!" urlò All Might prima di uscire alla classe.
Non avevo la minima idea di cosa fosse questo festival, ma non penso che andarci mi avrebbe cambiato molto la vita.

"Tu partecipi, (t/c)?" chiese Todoroki, seduto al banco vicino al mio mentre rimetteva i libri nella cartella.
"Mah, veramente non so nemmeno di co-" non feci in tempo a finire la frase che qualcuno si piantò tra me e il ragazzo, dandomi il culo.
Momo: "Ciao Todoroki! Visto che tra poco comincerà il festival e dovremo allenarci, ho deciso di fare una festa a casa mia! Sai, ho una casa abbastanza grande ed ho invitato tutta la classe, ci divertiremo!"
dopo quella frase si girò, o meglio, girò solo la testa verso di me.
Momo: "Oh, (t/n), sei invitata anche tu" disse sfoggiando un sorriso visibilmente forzato.
(t/n): "Mah onestamente non ho proprio tan-" e anche questa volta non riuscii a finire di parlare.
Che palle, cos'è, una coalizione contro di me?
"Verrà anche lei, tranquilla" disse Todoroki.
La ragazza fece un passo indietro, un modo da vederci entrambi.
"Bene! Allora ci vediamo questa sera a casa mia, e tranquilli, non vestitevi elegantemente!" disse la ragazza, per poi girare i tacchi ed andarsene.
(t/n): "Si può sapere perché hai detto di sì anche per me? Non mi va di andarci. Sembra che io non gli stia molto simpatica, quindi vorrei semplicemente evitare problemi."
Todoroki: "Può anche essere vero, ma proprio per questo, magari andando alla sua festa potrai risolvere la faccenda con lei e fare amicizia con il resto della classe. Essendone anche tu parte e avendo visto che hai anche solo parlato con poche persone, magari ne puoi approfittare per fare amicizia." disse, alzandosi dal suo posto.
Era carino il fatto che volesse aiutarmi a fare amicizia, ma era l'ultima cosa di cui mi importava. Non sono venuta qua per fare amicizia ma per uno scopo ben preciso, e quello non rientrava nei miei pieni.
(t/n): "Uhm.. Va bene. Tanto non ho nulla da fare, andarci non mi cambierà molto." dissi, alzandomi a mia volta.

Durante il parte del tragitto verso casa, Todoroki venne con me.
Non parlammo molto, non per qualche ragione in particolare, semplicemente non mi andava.
A qualche angolo prima di casa mia il ragazzo cambiò strada. Solo a quel momento mi ricordai di non sapere dove si trovasse casa di Momo.
Il ragazzo si era appena incamminato.
"Todoroki!" gridai. In realtà non l'ho detto nemmeno con un tono troppo alto, anzi. Visto che non era troppo lontano da me mi sentii e si girò.
(t/n): "Io.. Non so dove abita Momo."
Todoroki si girò di nuovo, dandomi le spalle.
"Fatti trovare pronta per le 19:20, anche prima" disse, per poi continuare lungo la strada.
Probabilmente mi avrebbe accompagnata lui. Beh, va bene.
Appena entrai a casa dissi a Sakamae del fatto che sarei uscita la sera. Sembrava felice, il che non mi dispiaceva.

- - -

Si erano fatte le 18:00, alle 19:30 saremmo dovuti andare a casa di Momo per poi rimanere tutta la serata.
Cominciai a prepararmi. Mi feci una doccia, poi dovetti scegliere i vestiti. Grazie a Dio non dovevamo vestirci elegantemente, altrimenti sarei stata più che fottuta.
Decisi di mettere una semplice felpa oversize con delle rose sulle maniche, leggins e vans, tutto nero. In poche parole, il mio classico outfit.

Mi stavo legando i capelli davanti allo specchio, quando sentii il campanello suonare al piano di sotto.
Mia madre era in cucina, quindi andò ad aprire. Ecco, non voglio solo immaginare la figura che mi farà fare.

Todoroki's pov.

Avevo suonato il campanello ed una donna abbastanza giovane aprì la porta. Non era molto alta, aveva il caschetto ed i capelli neri.
"Benvenuto..? Aspetta, sei qui per (t/n)?" chiese, accennando un sorriso.
Annuii, poi, chiamò la ragazza che stavo aspettando.
"Arrivo!" si sentì dal piano superiore.
Poi, dalle scale, scese lei. Si stava sistemando l'alta coda che legava i suoi (c/c) capelli.
Indossava una grande felpa, le arrivava quasi alle ginocchia, dei pantaloni e delle scarpe nere.
Era vestita tanto semplicemente, ma riusciva ad essere veramente carina.
Prese le chiavi da sopra un mobile e si posizionò accanto a me.
"Ma.. Quindi, voi due..?" disse la donna, avvicinando gli indici.
(t/n): "C..Cos- Sakamae! Ma, n-no! Nonono" era imbarazzata, per questo salutò velocemente  la donna e chiuse la porta, per poi girarsi verso di me.
"Ehm.. Scusala, non sa farsi gli affari suoi. Ad ogni modo, possiamo andare?" disse, per poi mettere le chiavi nella tasca della felpa. Dopo, ci incamminammo.
Parlammo stranamente più del solito, il che era piuttosto raro.
Non era, o almeno sembrava, una persona che amava socializzare con gli altri. Per quanto potesse sembrare scorbutica ed antipatica, aveva qualcosa di strano. 
Non mi va di dire la solita roba del "dietro quell'aria da dura si nasconde un animo d'oro, tanta dolcezza" e smancerie varie, no.
So solo che era interessante da certi punti di vista.
Circa metà strada, decisi di farle una domanda. Non volevo sembrare il solito impiccione ficcanaso, mi interessava veramente.
"Posso farti una domanda?" chiedi, senza girarmi a guardarla.
(t/n): "Dimmi", rispose.

"Come mai non usi praticamente mai il tuo quirk?"

Dopo quelle parole si fermò, io continuai di un paio di passi senza accorgermene.
Mi girai verso di lei, sembrava con i piedi incollati a terra. Non si muoveva, finché non cominciò quasi a tremare.
(t/n): "Non ho un quirk", disse dopo aver sbattuto le palpebre e scosso alla testa.
"Lo hai usato per il primo test, lanciando la pallina." risposi. Non capisco, perché dovrebbe dirmi una bugia?
(t/n): "Non penso siano affari tuoi, quindi ora, per favore, continuiamo ad andare". Mise le mani nelle tasche della felpa.
Per il resto del tragitto non parlammo. C'era dell'imbarazzo nell'aria, era palpabile.

(t/n)'s pov
Finalmente arrivammo a casa di Momo.
Rimasi basita, ma dove cazzo vive questa? Al Buckingham Palace? Casa sua è una cazzo di reggia, ed è tutta per lei?

Quando arrivammo davanti al portone, lei ci aprì. Devo ammettere che era veramente bella. Aveva una camicia color crema e una gonna bianca. Per quanto potesse essere vestita semplicemente, quei vestiti le donavano.
Momo: "Benvenuti! Prego, entrate", fece cenno di entrare mettendosi al lato della porta in modo da farci passare.
Sembrava veramente di entrare in un castello. Era tutto ben curato, grande.. Era tutto bellissimo.
Ci dirigemmo verso il salone, dove già tutti erano arrivati.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 01, 2018 ⏰

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