1^ Chapitre: Le Début

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-AL LADRO!!-
Si sentì rimbombare pesantemente nella grande piazza principale della fervida cittadina di Toadopoli, scatenando panico ed urla tra la folla intenta ad acquistare ogni svariato tipo di oggetti e talismani, credendo così di poter comprare anche la propria felicità.

Una snella ragazza incappucciata si faceva agilmente largo tra la plebe, accompagnata da un'adrenalina mai provata in vita sua e dal tintinnio di alcune monete appena rubate ad un malcapitato riccone, con l'unico scopo di fuggire da quel mastodontico regno sempre in balia di attacchi e di nuove notizie, non sempre piacevoli...
Nel mentre un duo d'imbranate guardie si apprestava con goffagine all'inseguimento, capaci di spingere persino donne e bambini, se necessario.

Consapevole del fatto di non poter resistere ancora a lungo, la ladra si nascose dentro un carro contenente una succulenta piramide di angurie fresche. Preoccupata delle conseguenze di quel nascondiglio improvvisato e scomodissimo, fu pervasa da una paura incontenibile e si sentì sul punto di svenire quando una delle guardie le passò vicino a meno di un metro di distanza avanzando come un pazzo dentro una piccola viuzza, senza neanche sapere dove si trovasse la ricercata.
Aspettò dieci secondi, si affacciò leggermente e tirò un sospiro di sollievo. Quasi non ci credeva: li aveva seminati.
Il problema è che non si fidava ad uscire da quel montagnone di frutta.
Dopotutto, le guardie sarebbero potute sbucare da un momento all'altro, e molti dei presenti l'avrebbero sicuramente riconosciuta.
No, non era opportuno... Ma che fare?
-Ma che diamine mi è saltato in mente!?- Pensò, prima di scoppiare in un silenzioso pianto disperato.
Iniziò poi a contare le monete argutamente rubate, ma queste caddero una dopo l'altra giù dal carro a causa di un violento scossone.

-Cazzo!- Sibilò seccata a denti stretti.
Il carro si stava muovendo. Da una fessura formata da due angurie più piccole delle loro "consorelle" vide un uomo molto anziano che con tutta la calma del mondo iniziò a trainare il suo pesantissimo carro, fregandosene di tutto e tutti.
Così, mentre pregava tutte le monete andate perse, l'unica risorsa che si era guadagnata per una piccola nave, si lasciò trasportare dalla sua "elegante carrozza", esplorando meandri della città che neanche conosceva perchè intrappolata tra le mura del suo maestoso castello.

Si sentiva libera. Ed era assolutamente indescrivibile.

A sera il mezzo si fermò e da fuori si riuscì ad udire la voce sollevata del mercante seguita da alcuni abbai festosi.
-Bibì! Amore di papà, ti sono mancato? Ho la schiena a pezzi, tesoro... Arrivo con la pappa!-
-Wuf, wuf!-
Così il carro giunse mediante un cancelletto serrato dentro un piccolo scantinato in cui regnava la muffa e lo sporco. Qui il signore prese dei croccantini e salì delle scale per tornare a casa al calduccio.

Sentendo i passi del vecchio allontanarsi, la ragazza scese lentamente dal carro ed esaminò il posto.
Non vi era alcuna via di fuga: il cancello era chiuso dall'interno e ovviamente non se ne parlava di scappare per le scale.
Poi alzò lo sguardo e notò una finestra in legno di rovere, che però era molto in alto; per raggiungerla avrebbe dovuto scalare per forza tutta la pila di angurie.
Non si perse d'animo ed aiutandosi col muro arrivò in poco tempo di fronte alla finestra.
Per la falsa convinzione di avercela ormai fatta abbassò per un attimo la guardia e la golosa base di frutta cadde rumorosamente per tutto il pavimento. Facendo affidamento sulle tante lezioni di danza tenute da piccola, eseguì uno slancio impressionante, aggrappandosi alla finestra poco prima che tutti i cocomeri cadessero a terra macchiando la stanza di un rosso acceso.
-Che succede!?- Sentì urlare dall'umile signore, e sprofondò in un enorme senso di colpa misto a paura, che aumentava man mano che i passi di Bibì e del suo padrone si facevano più vicini.
-Merda! È la fine...- Pensò scoraggiata.
Provò poi a darsi un'ultima forte spinta e finalmente riuscì a buttarsi e scappare lontano in preda all'agitazione, prima che i due potessero vederla in volto.

Il pover'uomo reagì al disastro con sconforto e rabbia, ma dopotutto non gli rimaneva ancora molto tempo... Tenendo stretta Bibì osservò il favoloso cielo stellato, rimpiangendo la morte della sua amata moglie nella tristezza più assoluta. Una moltitudine di anni alle spalle e già così tante cose da dimenticare...

Intanto la combinaguai si rifugiò in un angolo e provò a tranquillizzarsi; in fondo ora le probabilità di essere sgamata da qualcuno di autoritario si abbassavano drasticamente, dato il tardo orario.
Si sentiva un mostro per quello che aveva fatto passare al mercante, ma in quel momento non era una priorità.
Doveva andarsene. Doveva scappare.
Decisa a raggiungere il porto per elemosinare una nave, buttò a terra con nonchalance la monotona vestaglia che la copriva (anch'essa rubata) e raccolse scenograficamente i suoi folti capelli paglierini in una stretta coda.

E fu così che la regnante del Mushroom Kingdom, la principessa Peach Toadstool, iniziò la sua avventura.

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Sciaooo sfavillottiniii!! 😘
Piaciuta la PRIMA parte della mia PRIMA storia!?
Eh già, sono alle prime armi, pensate che ho scoperto wattpad solo oggi. 😅
Fatemi sapere con un commentino cosa vi è piaciuto e cosa non vi è piaciuto, per me è importantissimo!

P. S. Ovviamente la storia è tutta da leggere ripassando mentalmente il soundtrack che ho messo all'inizio, rende mooolto l'idea. 😉

Grazie di tutto, ci vediamo con la seconda parte! 🏴

La Vie de Pirate 🏴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora