Parte 5

44 8 32
                                    

I ragazzi abbandonarono il tepore dell'automobile e anche il tassista scese per scaricare i loro bagagli.
Non videro nulla di quello che accadde in strada, notarono solo un'altra macchina sfrecciare a tutta velocità e udirono lanciare verso il cielo della città sacra una selezione delle più colorite bestemmie mai inventate dal genere umano.

Un momento dopo il tassista comparve oltre il paraurti della sua vettura, i pantaloni completamente inzaccherati dal ginocchio in giù.
-Li mortacci tua, a Schumacher!- concluse ululando alle luci di posizione del veicolo ormai lontano mentre apriva il bagagliaio.

Infine, ritirati gli strumenti e saldato il conto della corsa, i ragazzi si immersero nella pioggia primaverile.
Quella mattina la città era spazzata da forti venti a raffiche improvvise che scagliavano in faccia le goccioline di pioggia fini come aghi con la forza di una tempesta di sabbia nel deserto del Sahara.

-Ragazzi!- esclamò Luke togliendosi dalla fronte li capelli appiccicati dalla pioggia -Questo sì, che si dice "entrare nel mood"! Diavolo, sembra di essere a Dublino!-
-Già... bello, il clima mediterraneo, eh?- confermò Giada tirandosi dietro la fidanzata per farla entrare al coperto più velocemente.

Il foyer dell'Auditorium quella mattina sembrava una sauna, la sensazione di calore aumentata dall'umidità che saliva dal pavimento bagnato e dai tessuti di vestiti e ombrelli.
-Speriamo si siano messi da qualche parte al coperto, oggi!- commentò Alice ancora un po' bianca in volto.
-Tranquilla che lo sanno.- rispose Mattia prendendole la mano libera per non essere separati da un gruppo di turisti appena piombati di corsa alle loro spalle. -Sono tutti musicisti o ex musicisti, quindi in teoria dovrebbero sapere cosa fa questo schifo di tempo agli strumenti!-

-------

La Sala Sinopoli, uno dei tre ambienti del comprensorio dedicato ai concerti, non si poteva certo dire affollata, quella mattina.
Progettata per ospitare diverse centinaia di spettatori, infatti, quel giorno era occupata a malapena da un centinaio di uomini e donne di età variabile riuniti in capannelli più o meno numerosi ad occupare le prime file di poltroncine.
Eppure, nonostante il numero esiguo dei presenti, la moltitudine di accenti diversi insieme al pigolare dei flauti per il riscaldamento delle ance e lo strimpellare delle chitare in accordatura facevano sì che il fracasso fosse non indifferente.

Ci volle quasi un'ora prima che alcuni riflettori si accendessero sopra il palcoscenico inondando la porzione anteriore della sala di una forte luce bianca. Nel frattempo cinque persone stavano salendo sul palco da dietro le quinte per andare a prendere posto ad un lungo tavolo in legno posizionato a un'estremità dell'ampia piattaforma.

-Cosa pensano, di essere finite a X Factor?- sibilò Luke scuotendo la testa incredulo mentre faceva cenno ai suoi amici di osservare un gruppetto a qualche sedile di distanza da loro.
Le quattro ragazze, secondo Mattia non più che sedicenni o diciassettenni al massimo, avevano completamente abbandonato a terra gli strumenti per armarsi di cellulare e avevano preso a scattare una quantità di foto al palco, al tavolo della giuria e di selfie che di lì a qualche minuto sarebbero sicuramente finite di volata su Instagram.

-Chiamatemi pure antipatica! - ridacchiò Giada -Ma voglio proprio vedere a questo punto cosa combineranno... ochette del cazzo.-
-Sempre la solita raffinata, eh amore?- sorrise Alice dando un pizzicotto sul braccio alla fidanzata.
-Ovvio!- esclamò la bionda facendo l'occhiolino maliziosa -È per questo che mi ami alla follia, no?-

-Un attimo di attenzione, per favore!-
La voce risuonò alta e chiara come il cristallo attraverso la sala mentre una dei giudici si spostava al centro del palco, una cartellina tra le mani con un gran plico di fogli.

Non ricordava bene dove, ma Mattia poteva giurare di aver già visto da qualche parte quel viso tutto sommato giovanile nonostante la chioma candida legata in uno chignon sopra la testa. Che facesse parte di qualche band ormai sciolta, o forse l'aveva vista in qualche talent show sempre nel ruolo di giudice?

A Galway GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora