2. Una creatura divina

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"Che materia hai adesso?" chiese Tillie a Ruby, mentre camminavano fianco a fianco. Le due si erano avvicinate durante l'estate e avevano passato quasi ogni giorno insieme.

"Ehm...letteratura?" rispose leggendo su un foglio, senza essere sicura di ció. Stava ancora cercando di riprendere il ritmo e doveva ancora abituarsi all'idea del nuovo anno. "Mio Dio Tillie, se ti dessi dei soldi mi uccideresti in questo posto è in questo momento, in modo che io non debba veramente partecipare alla lezione?"

"Scusa, Ruby" disse lei, poggiandole una mano sulla spalla "non ho intenzione di ucciderti, sei troppo giovane per morire."

"Beh Ruby, sappi che non sarai sola," esclamó Anne "abbiamo lezione insieme."

"Oh grazie a Dio," rispose Ruby abbracciandola "Ti siederai con me, vero?"

Prima che Anne potesse rispondere, Gilbert Blythe e il suo gruppetto arrivarono. Lei alzó gli occhi al cielo appena li notò.

"Avete anche voi letteratura?" chiese il ragazzo, guardando di sfuggita Ruby e mantenendo lo sguardo fisso su Anne.

"A quanto pare." Anne prese per mano Ruby "Forza Rubs, non vorrai arrivare tardi e perdere i posti migliori, no?"

"Quali sono i posti migliori?" chiese l'altra, cercando di tenere il passo con Anne.

"Quelli davanti, ovviamente." rispose la rossa, come se fosse la cosa piú ovvia del mondo.

"Cristo, che secchiona!" disse Billy. Gilbert si posizionó davanti a lui, puntandogli la mano al petto, come a minacciarlo.

"Sii gentile. Ricordi ció di cui abbiamo parlato?" gli chiese. Billy se lo ricordava benissimo, perché dopo quella "conversazione" non si era sentito la faccia per un paio di giorni.

"Certo, scusa amico." rispose rapidamente. Gilbert sorrise e iniziò a camminare, in ansia per la lezione di letteratura.

Quando arrivó alla porta, Anne era giá al suo posto. Si era seduta alla sinistra di Ruby, la quale era seduta davanti a Jane Andrews, e stava ridendo per qualcosa che quest'ultima aveva detto.
I suoi capelli erano piú corti rispetto all'ultima volta che l'aveva vista, al supermercato quell'estate, quando aveva provato a scappare per evitarlo, ma Marilla l'aveva obbligata a salutare. Era come se Gilbert fosse ipnotizzato dalla sua presenza, lei dava luce alla stanza, era uno spirito affine. Ai suoi occhi, lei era il sole, illuminava qualunque posto in cui andasse.

I suoi pensieri furono interrotti dall'insegnante, Mr. Murdock.

"Cosa stai fissando, Blythe?" gli chiese.

Gilbert mugugnò un semplice "niente" e si andó a sedere dietro ad Anne. Lei era tesa, lo si vedeva dalle sue spalle, allora Gilbert si protese in avanti e la rassicuró.

"Non preoccuparti, Anne. Non ti tirerò le trecce." disse.

"Beh, non dovresti," si girò a guardarlo "siamo al liceo, in teoria dovresti essere giá cresciuto." disse lei, scatenando le risate di molti dei loro compagni di classe, dell'insegnante e, addirittura, dello stesso Gilbert.

"Giusto, Anne." rispose il ragazzo, tornando a sedersi composto sulla sua sedia non appena Mr. Murdock riuscí a calmare la classe.

———

"Aspetta un momento, mi stai dicendo che l'ha guardato in faccia? E gli ha parlato?" chiese Diana, in uno stato di shock. Jane le stava raccontando ogni singola interazione tra Anne e Gilbert in classe. Ruby si limitava ad annuire. Quest'ultima, nonostante fosse innamorata di Gilbert da anni, era felice di vederli andare d'accordo, ma, ovviamente, non lo ammise.

"Sí! Lei era tipo 'dovresti essere giá cresciuto, Gilbert' e lui era tipo 'wow sono innamorato cazz-' hey Gil! Vieni a pranzo con noi?" disse Jane, con le mani giunte.

"Mi piacerebbe, ma ho promesso a Charlie e a Moody che avrei pranzato con loro," rispose "ma forse potremmo tornare ad uscire con voi."

"Chiunque é ben accetto!" disse Diana "Tranne Charlie, lui é un idiota."

"Sii gentile Diana. La gentilezza non ha mai ucciso nessuno." intervenne Anne, sedendosi al suo fianco. L'amica alzó gli occhi al cielo.

"Non usare i miei consigli contro di me, Anne. É una cosa crudele!" disse, minacciandola con il cucchiaio.

"Quali consigli?" chiese Gilbert.

"Niente." rispose prontamente la rossa. "Non avevi detto che saresti andato a pranzo con Moody e i ragazzi?" lui sogghignò, con il suo solito sguardo sfacciato.

"Okay, Shirley," disse leccandosi le labbra "ci vediamo in giro." si giró e tornó dai suoi amici.

"Cristo, Gilbert Blythe non é il piú snervante - senza offesa Ruby - essere umano che abbia mai messo piede su questo pianeta?" chiese Anne. Diana la guardó dolcemente, ma il modo in cui muoveva le mani faceva presagire una frase sarcastica.

"Questa mattina non avevi detto che é una creatura divina?" Jane e Tillie scoppiarono a ridere.

"Lo é decisamente." disse Ruby con una voce sognante, girandosi per vedere Gilbert, il quale era seduto qualche tavolo piú avanti. Le ragazze risero in coro, Anne inclusa, finché Jane non rischió di strozzarsi con il cibo e tutte dovettero aiutarla.

"Guarda cos'hai fatto fare a Jane, Diana." disse Anne mentre Tillie cercava di smettere di ridere, le faceva malissimo lo stomaco "É quasi morta. E anche Tillie. Guardale!" a quella frase, Tillie scoppió a ridere ancora di piú e la sua voce si sentí per tutta la caffetteria.

"O mio Dio." Tillie provó a dire "Una creatura divina." le lacrimavano gli occhi e provó a fare un gran respiro. "Okay, ci sono."

"Perché voi sfigate state ridendo?" chiese Josie Pye, avvicinandosi al loro tavolo. Si sedette di fianco a Jane, la quale si stava ancora riprendendo. Nessuno parlava.

"Anne ha detto che Gilbert è una creatura divina." le disse Diana e le ragazze scoppiarono di nuovo a ridere, ad eccezione di Anne, che adesso era infastidita dalla cosa.

"Non é quello che ho detto!" disse disperata "ho detto che é stato creato da Dio per rendere la mia vita un inferno!" continuó, ma nessuno la stava ascoltando. "Se cercate di citarmi, almeno fatelo bene." terminó, incrociando le braccia.

"Mi chiedo di cosa stiamo parlando." Moody stava sbucciando un'arancia tristemente "Perché non ci parlano mai?"

"Non so perché non ti rivolgano la parola Moody, ma le ragazze con me parlano. Infatti, mi amano." disse Charlie, guardando Diana.

"Ne sei sicuro?" Gilbert si giró a guardarlo "Perché Diana mi ha chiesto esplicitamente di non portarti quando usciremo con loro."

"Ouch. Capisco." disse l'altro.

"Smettila di pensare a Diana, non gli piaci." disse Billy e, per una volta, Gilbert fu d'accordo.

"oh, why you gotta be so talkative?"

THAT'S SO US (shirbert au)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora