6- scuola

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Oggi è il primo giorno di scuola.
Quanta ansia.
Ogni volta che persone nuove mi devono vedere vado in panico.
Mi preoccupo sempre di cosa penseranno di me...
Ma questa volta voglio fregarmeme.
Alle medie ho sempre avuto dei bulli, spero che qui ce ne siano di meno.
Mi sono messa d'accordo con Sadie di trovarci davanti al cancello della scuola.

Sono le 7:30 e sono già qui.
Mentre aspetto Sadie ascolto musica, metto la riproduzione casuale e parte Nico and the Niners, dei twenty øne piløts.
Questa canzone mi da molta carica.
Per un momento l'ansia sparisce e la mia mente è sgombra da tutti i pensieri.
A riportarmi alla realtà è Sadie, che mi saluta raggiante «ciao Rose come va?» mi ricorda molto Nicole nei modi di fare.
«Dai su entriamo» mi incita.
La scuola è molto grande e moderna.
Mi piace.
Io e Sadie ci dirigiamo verso le classi ad indirizzo turistico, quando veniamo fermate da un ragazzo.
Ha i capelli e gli occhi marroni, ed un aria da strafottente.
Aspetta... è Jacob Sartorius! Lo odio. «Guardate quella carota!» dice ridendo al suo gruppetto, indicando Sadie.
Ecco.
Primo gruppetto di bulli trovato.
Andiamo avanti.
La nostra classe è in fondo al corridoio, dalla parte opposta rispetto ai bagni. Stiamo per varcare la soglia quando una voce familiare ci chiama.
Ci giriamo curiose e davanti a noi troviamo Noah.
«in ritardo come sempre tu eh!» esclamò scherzosa Sadie.
Ma, un momento... Noah è in classe con noi!? Un sogno che si avvera insomma.
«Volevo solo salutarvi, ora vado nella mia classe» ci sorrise Noah.
Okay, piccolo sogno andato in frantumi. Varchiamo la soglia e ci sediamo nei banchi in mezzo.
Le lezioni scivolano veloci, grazie alla mia curiosità.

Arriva mezzogiorno e sto morendo di fame. La tanto attesa campanella suona, usciamo dall aula e molti occhi indiscreti notano subito le bolle sulle braccia, ho cercato una giacchetta leggera per coprirle, ma fa ancora molto caldo.
Sadie nota il mio disagio e inizia a camminare più velocemente, per lasciarci alle spalle quelli sguardi.
Arriviamo in mensa e ci mettiamo in fila. Dietro di noi indovinate chi arriva???
Il nostro amato Sartorius! Yeeeeeee!
Perché lo incontriamo sempre?
«ma che schifezza ha quella sulle braccia!» sghignazza.
«lascialo perdere» mi sussurra Sadie.
Devo rispondergli.
Ho deciso che non voglio farmi mettere i piedi in testa da nessuno.
«ehm.. un po' di cazzi tuoi??» ribatto non molto decisa.
«oh! La ragazza-bolla ha anche il coraggio di rispondere» alza la voce attirando l'attenzione dei ragazzi più vicini.
Mentre cerco di ribattere Sadie mi afferra il braccio e mi trascina più avanti.
La guardo confusa, ma poi capisco il motivo della sua azione.
Molto più avanti, nella fila, c'è Noah.
«non rispondergli più».
Sadie sembra infastidita.
«Scusa, è che sono stanca di essere presa per il culo. » rispondo guardando per terra.
«tranquilla, ma con lui è meglio non ribattere.» mi consiglia lei.
«Hey ma che è successo?» domanda Noah. «Jacob ha rotto le palle!» sbotta Sadie. «il solito...» risponde Noah.
Prendiamo da mangiare e ci sediamo insieme a un tavolo libero.
«allora? Che avete da raccontarmi?» ci domanda Noah.
«Abbiamo da raccontarti che la maggior parte dei prof sono già insopportabil i...» risponde Sadie, e io approvo. Chiaccheriamo allegramente, e devo dire che Noah è davvero simpatico.
Per la maggior parte del tempo io sto zitta ad ascoltare quello che dicono, ma alla fine mi sciolgo un po' e inizio a parlare anch'io.

Sono felice che Sadie e Noah si comportino così.
Mi hanno accettato subito e sono molto coinvolgenti, forse hanno capito che sono molto timida.

La campanella suona di nuovo e torniamo nelle rispettive classi.
Noah è in prima F, la sua aula non è molto lontana dalla nostra.
Le ore di lezione per fortuna passano leggere e arrivano le tre.

Io e Sadie usciamo dalla struttura. Accompagno Sadie a prendere la sua bici, ma veniamo interrotte da una ragazza molto esile e basetta, un po' come me.
«tu... tu sei Sadie Sink!?» esclama sognante ed eccitata.
«sì, sono proprio io» risponde sorridendo. «Vuoi una foto?» continuò lei.
La ragazza annuì violentemente ed estrasse il cellulare dalla tasca.
Fecero una foto, salutammo la ragazza e proseguimmo.
Sadie prese la sua bicicletta, ed io rimasi ad aspettare mia madre davanti alla scuola. Mentre aspetto impaziente mia madre sento qualcuno toccarmi la spalla.
Mi giro di scatto.
È Noah.
Perché ogni volta che arriva mi fa sempre prendere un infarto?
«ciao!» saluto cercando di sorridere.
«ciao, che stai facendo?» «aspetto mia madre, tu invece?» «io aspetto l'autobus, arriva sempre con un quarto d'ora di ritardo, quindi ne approfitto.» annuì debolmente.
Di tutte le persone con cui poteva parlare perché proprio me? Non ne ho idea. Probabilmente vuole solo conoscermi meglio, dato che lavoreremo insieme. «sai... sembri così misteriosa... parlami di te.» imbarazzo portami via.
La mia vita è così noiosa... cosa posso raccontare? «ehm... vengo dal Canada e da quando sono nata ho questa rara malattia, le persone che mi hanno sempre aiutato sono state mia madre e la mia migliore amica, Nicole. Mio padre è morto quando avevo 10 anni. Era una persona fantastica...» un velo di tristezza mi copre e probabilmente lui lo nota, dato che cambia subito discorso.
«Diciamo che il tuo passato non è stato proprio facile... ehm... come ti sembra il cast?» ma che è? Un interrogatorio?
«Sadie mi sta molto simpatica, e credo che potrei fare affidamento su di lei. Millie... ehm... mi sa che abbiamo solo cominciato col piede sbagliato.»
«non è da lei comportarsi così» mi interrompe Noah.
Continuo a parlare: «Finn... Finn lo vedo distaccato, misterioso... non so bene cosa pensare di lui.
Caleb e Gaten sembrano molto divertenti... e tu...».
Do un occhiata alla strada.
Mia madre sta arrivando.
«quella è mia madre, ti devo salutare...» «okay, a dopo!» mi salutò lui avviandosi verso la fermata dell'autobus.

Il pomeriggio passo in fretta tra una ripresa e l'altra.
La sera arrivai a casa distrutta.
Sarà difficile abituarmi a tutto questo.
Sto per buttarmi a peso morto sul letto, quando mi arriva una notifica.
Sblocco noncurante il telefono, ma resto spiazzata alla vista del mittente: è Noah. Perché ogni volta che lo vedo, in qualche modo o prendo un infarto o sussulto? Leggo ansiosa il messaggio.

Noah
Non abbiamo finito il discorso oggi davanti a scuola. Avrei voluto parlarti oggi pomeriggio, ma non ho avuto tempo.

Rose
Tranquillo non c'è problema
Dove eravamo arrivati?

Ricordavo benissimo dove eravamo arrivati, ma non avevo la più pallida idea di cosa rispondere. Sono una fangirl sclerata, e posso considerare Noah la mia "celebrity crush". Quindi il mio dilemma è: faccio l'indifferente o devo mostrare un po' di interesse nei suoi confronti???

Noah
...dovevi dire cosa pensavi di me...

Rose
Oh sì giusto... ehm...

Che cazzo scrivo!?

Noah
Dai che ce la puoi fare😂

Rose
Guarda che il cervello ce l'ho funzionante eh😂
Bhe, sono una tua grande fan e devo dire che mi sembri simpatico.

Noah
*sono simpatico

Rose
Modesto eh

Noah
Always

Rose
No aspetta... Potterhead anche tu???

Noah
Always!!

Rose
Ok, ora SEI simpatico

Noah
Bene😂

Rose
Io ora vado a dormire sono distrutta... notte

Noah
Notte Rose


Prima di dormire come un sasso devo assolutamente sentire Nicole. La chiamo

Rose
Pronto?

Nikky💕
Hey! Raccontami tutto!

Rose
Sono in classe con Sadie!

Nikky💕
Yeeeeeee

Rose
E non è finita qui.... anche Noah è in quella scuola e oggi mi ha scritto!

Nikky💕
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa vi shippo già

Rose
Ma... vabbè

Nikky💕
Hahhahaha buonanotte biondina

Rose
Notte nikky💕

Ok, adesso posso dormire tranquilla.

Spazio autrice
Per fami perdonare ho fatto un capitolo un po' più lungo... buona vigilia a tutti❤

La Ragazza intoccabile // ST CASTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora