Epilogo

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EPILOGO

Si svegliò.

Non era più spossata, Angel le aveva donato una quantità di sangue soddisfacente per farla sentire sprizzante di energia.

La camera era quella di Buffy ed era immersa nella penombra.

I raggi birichini del sole erano riusciti a infiltrarsi da sotto le tapparelle.

Darla,Drusilla,Angel e Spike erano addormentati su delle sedie intorno al lettone di Buffy dove Jane giaceva.

Strisciò cauta fino ad appoggiare i piedi nudi sulla moquette. Indossava un pigiama a fiorellini,i suoi abiti erano stati lavati e si trovavano disposti sulla sedia della toeletta.

Si vestì,attenta a non produrre rumori che avrebbero destato la sua famiglia.

Si sfilò il claddagh dall’anulare, rimirandolo. Cosa provava per Angel, per suo padre? Riconoscimento, forse. Era necessario che seppellisse la sua ascia di guerra, il passato era passato e non lo si poteva mutare per quanto ci si impegnasse. L’avrebbe perdonato? Un giorno.

Gli pose in grembo l’anello d’argento.

Scoccò un’occhiata a Spike. Dormiva placidamente con il capo sulla carta da parati. Drusilla stava rannicchiata sulle ginocchia di Darla. Fu colta da uno slancio di tenerezza e stava per correre ad abbracciarli, quando concluse che questo avrebbe reso la sua partenza maggiormente dolorosa. D’altra parte, non rinunciò a stampare un soffice bacio sulla fronte del suo adorato William.

Scese scalza le scale e se le mise solamente nell’ingresso.

Uscì dalla casa e si incamminò sulla stradina che conduceva al marciapiede. Doveva scovare la sua moto.

Sentì dei morbidi passi sull’erba fresca di rugiada mattutina.

Era Dawn.

-Te ne vai?

-Sì.

La ragazza si rattristò.

-Per quanto tempo?

-Non so. Sunnydale non è la mia meta favorita,sai. Possono trascorrere mesi come anni.

Dawn chinò la testa,sconfortata.

-Devo andare al cimitero a…

-La tua moto è lì,vicino alla quercia. Spike l’ha parcheggiata ieri notte.

Era interdetta. Che William…no,impossibile,aveva solo ritenuto che qualcuno l’avrebbe potuta rubare se lasciata incustodita sul muro del cimitero e gliel’aveva portata.

Dawn le consegnò le chiavi.

-Grazie.- bisbigliò educatamente.

Fece scattare la sella e si infilò la giacca di lucida pelle nera con una striscia rossa che terminava con una V e cacciò fuori il casco che vi erano contenuti.

-Mi mancherai.

-Anche tu.

Era malinconica. Non avrebbe più incontrato una persona tipo Dawn sul suo cammino,lo percepiva distintamente. Una ragazza che si era fidata di lei,l’aveva trattata splendidamente e aveva perseverato a starle accanto e a credere in lei pure dopo che aveva scoperto la sua natura.

Si abbracciarono e Dawn pianse.

-Ehi,ehi…Dai,fammi un sorriso. Non sopporto quelli che piangono.

Dawn tentò di contenersi,ma i singhiozzi erano difficili da trattenere.

-Ascolta. Mentre sono via,chiedi a Willow di aiutarti a potenziare ed evolvere la tua magnifica energia. Non sei inutile come pensi. Devi solo darti da fare.- la scosse affettuosamente-Devi promettermi che il giorno in cui ritornerò tu sarai una donna autonoma che non si fa calpestare da nessuno ed è padrona del suo potere.

Figlia delle Tenebre - Buffy The Vampire SlayerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora