Capitolo Settimo

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Bussò alla porta.

Silenzio.

Ghignò.

Sapeva che c'erano delle persone dentro quella villa. L'odore della paura era intenso, inebriante. Sciocchi umani, credevano che non venendo ad aprire lui avrebbe desistito dal suo proposito?

Riusciva a udire i battiti accellerati di vari cuori. Era dannatamente eccitante. No,non avrebbe lasciato perdere: sarebbe entrato.

-Cos'è? Non sai neanche sfondare una porta?Ah, giusto, tu fai tutto con classe...

William era al suo fianco, irritato. Non riusciva a comprendere la filosofia di Angelus: perchè giocare con le vittime o torturarle? Non poteva semplicemente uccidere e basta? Perchè ogni volta tutte quelle storie?

Angelus lo guardò con fare superiore.

-Spike, non essere brutale come al solito... - i suoi occhi lampeggiarono malefici- c'è la piccola che dorme.

William lo fissò confusamente.

Il vampiro bruno non gli prestava attenzione, esaminava la villa con lo sguardo. Infine gettò un'occhiata d'intesa a Drusilla che annuì, estasiata.

Darla era adirata: cosa nascondevano quei due di cui lei non era a conoscenza?

-Seguimi.- disse secco Angelus a William- Ti dimostrerò che ci sono altri modi per aprire porte.

William, suo malgrado, fece come gli aveva ingiunto. Era riluttante. Angelus aveva sicuramente qualcosa in mente. Avrebbe giurato che Drusilla non fosse all'oscuro dei piani del suo sire e che lui quella notte si era recato lì per uno scopo ben preciso... e non era esattamente nutrirsi.

Rimasero a osservare Drusilla celati da un enorme cespuglio. Darla li raggiunse.

-Questa me la paghi.- bisbigliò a Angelus, guardandolo con occhi che mandavano saette.

Lui la prese per la vita e la baciò appassionatamente. William distolse lo sguardo, vagamente disgustato.

I due si erano staccati ma i loro volti erano vicini.

-Sii paziente, tesoro, è una sorpresa.- rivelò in un sussurro. Non l'aveva convinta. Probabilmente se lo era inventato in quell'istante, però Darla non replicò.Come avrebbe potuto? Lui stava studiando le sue reazioni per constatare se si fidava della sua parola. Osservò quegli occhi color nocciola a cui lei non aveva resistito quella notte di oltre un secolo fa quando l'aveva vampirizzato.

Assentì.

Angelus le sorrise, soddisfatto.

William, d'un tratto, tirò la manica dell'elegante cappotto di Angelus:

-Guarda.- accennò con la testa a Drusilla.

Le avevano aperto.

William era allibito. Che diavolo c'era sotto?

Drusilla sorrideva calorosamente alla domestica che si trovava nell'ingresso e le rivolgeva parole affettuose e di apprensione.

-Dove siete stata miss? Vi abbiamo cercata dappertutto per avvisarvi del finimondo che era in atto giù al paese... ma presto, presto, venga in casa. Quelle belve potrebbero tornare di nuovo.- si fece il segno della croce.

Drusilla entrò.

Angelus aveva un'espressione compiaciuta in volto.

Darla fece i suoi calcoli mentali e si ricordò improvvisamente che qualche giorno prima la child del suo compagno era stata assente sia nel tardo pomeriggio che la sera, e Angelus aveva sempre aggirato le sue domande per chiarificazioni piuttosto enigmaticamente. Peccato che al momento lei non ci aveva fatto caso. Era sollevata quando non doveva badare a quella pazza scatenata che con la sua insanità creava spesso problemi alla famiglia di vampiri. Scoccò uno sguardo indifferente a Angelus e mise le braccia conserte.

Figlia delle Tenebre - Buffy The Vampire SlayerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora