6 - Ed Sheeran

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Quando mamma mi portò in quel bar, il Grizzie Cafe, rividi lo stesso ragazzo anonimo di quando ero piccola e di due estati prima, lo avevano presentato proprio come Ed Sheeran ma io non mi ricordavo più nulla della famiglia Sheeran quindi per me era un perfetto sconosciuto. Sentivo Ed cantare e suonare la chitarra, era bravissimo, adoravo la sua voce melodiosa; poi per vedere meglio andai in prima fila, appena Ed mi vide iniziò a guardarmi come se mi conoscesse, poi si mise a cantare una canzone che conoscevo anche io e mi misi a cantare insieme a lui quando qualcuno mi toccò la spalla, mi girai di colpo e vidi Sammy, appena la salutai lei mi disse:
-Non credi di somigliargli? E poi guarda, ti guarda in un modo strano, come se ti conoscesse!- io per tutta risposta le dissi:- Sammy, ma quello è il ragazzo che si presentò al parco quando stavo cantando sull'altalena!- lei prontamente mi rispose:- Me ne sono accorta che è lui, mi pare ovvio, non sono tonta -
In quel momento qualcun altro mi toccò nuovamente la spalla, mi girai e lo riconobbi, era Matt.
Appena mi girai mi salutò con la mano e poi mi disse:- Ciao Laylie, cosa ci fai qui?- io gli risposi che ero venuta con mia mamma e in quell'istante Ed iniziò a cantare un'altra canzone che conoscevo benissimo e mi misi, senza pensare, a cantare a squarciagola davanti a tutti.
Ed mi guardava e sorrideva, poi finita la canzone mi disse di andare là vicino a lui, sul palco, mi chiese quali canzoni sapevo e io risposi:-"Sara"- l'avevo sentita in radio e con l'aiuto di mamma la trovai e imparai, lui mi guardò con gli occhi spalancati e sorpresi, poi prese il microfono dall'altro appoggio e me lo porse. Ed, poi, iniziò a cantare 'Sara' e io, quando finalmente smisi di pensare a cosa diamine stava succedendo, iniziai a fare la seconda voce, la gente ci commentò dicendo che eravamo coordinati, senza conoscerci riuscivamo a fare le stesse note allo stesso tempo, le nostre due voci si mischiavano formandone una sola, sembrava che ci fosse qualche legame in più.
Sammy si intromise ancora dicendo che io assomigliavo tantissimo a Ed e, vabbè avete capito, ormai è sempre così...
Comunque, tornando a noi, da quel giorno, ogni giorno di quell'estate andavo in quel bar e trovavo sempre Ed che cantava, io sotto che cantavo le canzoni che sapevo. Io non avrei mai pensato che quella nostra somiglianza, quelle nostre voci che unendosi ne formavano una sola melodiosa significasse qualcosa di così grande.
Ed era un ragazzo dai capelli rossicci un po' più chiari dei miei, leggermente mossi, e con gli occhi azzurri come i miei.
Era dolce, simpatico, gentile e anche se era grande, ormai aveva 18 anni aveva quello spirito libero di un bambino, sempre sereno, il suo sguardo sempre felice si annebbiava ogni volta che mi vedeva, non sapevo spiegarne il motivo.
Ogni tanto Ed, quando aveva finito la performance, scendeva dal palco e veniva verso di me e mi chiedeva della mia vita, ma non ci conoscevamo, perchè tanto interesse verso di me?
Alle sue domande a volte rispondevo, altre volte no.
Era finita l'estate, quest'anno avevo imparato molte cose sul canto e altrettante su Ed, che brutto sapere di non conoscere mio fratello...

Da Laylie, per ora, è tutto e noi ci rivediamo nel prossimo capitolo!

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