Entri in classe per prima come tutte le mattine.
Sul banco trovi un biglietto.
Era da una settimana che qualcuno che si firmava 'S.F.S.' su dei biglietti che ti lasciava sempre sul banco la mattina. Eppure sei sempre la prima ad arrivare.
Più volte gli hai chiesto di svelarsi, ma rimanda sempre questo momento.
Spesso ti scriveva pensieri e poesie smielate, ma non ti dispiacevano, erano davvero carine.
Apri il biglietto e come al solito trovi una poesia:
~I tuoi occhi sono del mio colore preferito,
il tuo sorriso mi fa sentire come non mi sono mai sentito.
La tua positività non finisce mai
e le gambe cedere mi fai.
La tua voce é paragonabile a quella di una dea,
ti chiedo di essere mia e non cambierò idea. ~
Era una cosa veramente dolcissima. Poi noti un altro verso:
~ Sei la regina della bellezza
Scusa non ho rime con -ezza, ma aprezza.
Aspetta, ho fatto una rima, sono un genio ~ mi misi a ridere.
La rilessi tante volte che ormai la sapevo a memoria.
Le lezioni passano velocemente e corri da Stiles a raccontargli di questa nuova poesia.
Lo trovi intento a mangiare uno dei tanti panini alla nutella che porta sempre con sé.
- Ciao Stiles - dici sedendoti affianco.
- Ciao, come va nanetta? -
- Io non sono una nanetta - dici dandogli un pugnetto sulla spalla.
- Certo, e io sono un kanima - dice cercando di essere il più spaventoso possibile.
- Vabbe, ascolta qua kanima -
Gli leggi tutta la poesia ma dice insieme a te gli ultimi righi.
- Ma, come fai a saperla? - sei scioccata.
- L'ho scritta io...ma forse ho sbagliato. Ho corso troppo, me lo ha detto pure Scott...vabbe, lascia perdere tutto t/n -
- Quindi non vuoi ancora che io sia tua? -
- Certo che lo voglio, vieni qua -
Ti avvicina a sé e vi baciate.
- Mh, sai di nutella. Mi piace la nutella. -
- E a me piaci tu, anzi no, ti amo nutellina mia -
