CAPITOLO 10

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Jace's pov

Mi svegliati sentendo un freddo gelido intorno a me. Mi guardai intorno e capii di non essere a casa mia tanto meno nella mia stanza. Da quello che vedevo ero in una stanza quasi completamente buia, la poca luce che c'era proveniva da una piccola finestra in un angolino del muro. Cosa ci facevo li?

Cercai di ricordarmi cosa fosse successo la sera prima ma ebbi difficoltà.

Mi ricordo che dopo che sono andato via dal cinema, non sono tornato a casa ma sono andato a prendere qualcosa da bere al bar. Mi ricordo che si è avvicinata una ragazza , anche molto bella devo  ammettere, ok ok non è questo il memento di pensare a queste cose. Stavo dicendo, si era avvicinata questa ragazza e mi ha chiesto se le offrissi una birra e così ho fatto poi dopo aver bevuto la birra, che aveva un sapore diverso dal solito, mi ricordo di essere uscito fuori dal bar perché non mi sentivo bene. E poi buio totale.

Sentii dei passi farsi sempre più vicini. E poco dopo qualcuno che apre la porta della stanza in cui mi trovavo. Vidi entrare una donna ma non riuscii a vedere bene chi fosse ma quando venne più avanti, con la poca luce che entrava dalla finestra, notai che era la ragazza di ieri sera che teneva in mano un vassoio con sopra un Po di pane e un bicchiere d'acqua.

<<Ah, vedo che ti sei svegliato. Tieni presumo che tu abbia fame.>>

<<Chi sei tu?>>

<<Ah giusto non mi sono presentata che sbadata. Io sono Camille e tu devi essere Jace Wayland giusto ?>>

<<Come fai a sapere il mio nome ? E perché sono qui? Che cosa vuoi da me ? Che cosa mi hai fatto?>>

<<Oh oh calma ragazzo non è mica un interrogatorio. Ma dato che sei molto...attraente per questa volta farò un'eccezione e risponderò alle tue domande. So il tuo nome perché l'ho letto sulla tua carta di identità.  Sei qui perché ti ci ho portato io facendoti svenire mettendo una piccola "pozione" nel tuo bicchiere di birra ieri sera. Da te al momento non voglio niente l'unica cosa che voglio è il tuo amichetto>>

<<Alec?>>

Fece una risata un po malefica. Era inquietante questa ragazza.

<<No non mi riferivo a quel ragazzo mi riferivo a Magnus>>

<<Cosa? E perché vuoi Magnus?>>

<< Perché è dal primo momento che l'ho visto che mi sono innamorata di lui ma lui ha preferito scegliere quel ragazzino viziato da quattro soldi>>

<<Ei non ti azzardare a parlare in quel modo di Alec>>

<<Oh poverino perché se no che succede ? Si offende il piccolino ? Stavo dicendo che mi sono innamorata di Magnus dal primo momento che l'ho visto e quando gliel'ho detto lui ha detto che era innamorato di quell'Alec e che tra noi non ci sarebbe stato mai niente e bla bla bla. Che noioso. Ma tanto sarà mio costi quel che costi non mi importa.>>

<<E a cosa ti servo io?>>

<<Beh semplice ad attirare la loro attenzione >>

<<Loro?>>

<<Certo. Se il tuo amichetto verrà a sapere che ti ho rapito verrà sicuramente a cercarti e a quel punto gli dirò che dovrà scegliere tra te e Magnus sceglierà sicuramente te e così Magnus ci rimarrà male e a quel punto sarà mio.>>

A me scappò una risata. Quella ragazza credeva veramente di poter fare tutto questo da sola?

<<Cos'hai da ridere?>>chiese irritata.

<<tu credi veramente di poter fare tutto questo da sola ?>>

Lei fece nuovamente la risata malefica di prima.

<<Come sei ingenuo. Ovvio che no ho le mie conoscenze.>>

<<A si è quali ?>>

<<Perché dovrei dirtelo>>

<<Perché tanto non potrei fare niente visto che mi hai incatenato qui>>

<<Certo e tu pensi che io caschi nel tuo giochetto. Certo come no. Io ora vado devo andare ad attirare l'attenzione del tuo amichetto. A più tardi piccolo Wayland>>disse andandosene e chiudendosi la porta alle spalle.

In quel momento sentivo un filo di paura. Avevo paura che potesse fare qualcosa ad Alec o a Magnus. Si lo so è strano che io mi preoccupo per Magnus ma è comunque il ragazzo del mio migliore amico ed è un bravo ragazzo gli voglio bene e ho paura anche per lui.
Devo trovare un modo per uscire di qui.

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Alec's pov

Stavo aspettando che Magnus, Izzy e Clary uscissero dal camerino perché si stavano provando dei vestiti e mi accorsi che mi era arrivato un messaggio.

Presi il telefono per vedere chi era e vidi che era un numero che non conoscevo. Aprii il messaggio e lessi cosa diceva

Messaggio da sconosciuto
Ciao Alec. Come va ?  Tutto ok? Spero di si perché non credo sia lo stesso per il tuo amichetto Jace. In questo momento è incatenato e rinchiuso nello scantinato di un vecchio edificio e se vuoi trovarlo dovrai solo darmi una cosa in cambio. E se non lo farai...be diciamo che il tuo amico e Il tuo ragazzo non faranno una bella fine. Se vuoi l'indirizzo di dove sia Jace te lo dirò ma tu dovrai venire solo con il tuo ragazzo e nessun'altro.
Baci Camille😙

Appena finii di leggere quel messaggio mi iniziò a mancare l'aria ed iniziai ad andare nel panico. Chi è questa Camille? E cosa voleva da me? E cosa centrava Magnus?

Avevo paura. Avevo paura che potesse succedere qualcosa a Jace o a Magnus .

Presi il cellulare e decisi di rispondere a quel messaggio.

Messaggio da Alec
Che cosa vuoi in cambio di Jace?

La risposta non tardò ad arrivare.

Messaggio da sconosciuto
Lo saprai quando sarà il momento.

Messaggio da Alec
Chi mi assicura che se farò quello che hai detto libererai Jace?

Messaggio da sconosciuto
Puoi stare tranquillo che lo riavrai non è lui che mi interessa.

Messaggio da Alec
Ok accetto. Quando e dove.

Lei mi disse l'orario e mi diede l'indirizzo.

Decisi però di andare da solo e di non dire nulla a Magnus avevo paura di metterlo in pericolo.

<<Ragazzi scusate io devo andare>>dissi ad alta voce in modo che mi possano sentire anche da dietro i camerini.

<<Dove vai Alexander?>>Chiese Magnus uscendo dal camerino.

<<Devo fare una cosa non ti preoccupare ci sentiamo dopo.>>

Non gli diedi il tempo di replicare che già ero fuori dal centro commerciale e mentre mi incamminavo verso l'indirizzo che mi aveva dato quella Camille mi iniziò a squillare il telefono e vidi che era Magnus che mi stava chiamando. Voleva sicuramente una spiegazione del perché me ne fossi andato senza nemmeno dire dove ero diretto. Ma non potevo dirgli niente. Avevo troppa paura che gli potesse succedere qualcosa.

Buongiorno fiorellino! (Malec)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora