4

47 1 0
                                    

Alzai lo sguardo, e mi trovo davanti il trapparo giovanni. Quel giorno indossava degli occhiali da sole rosa, nonostante il tempo sarebbe nuvoloso, i soliti pantaloni a cavallo basso, una felpa della Fila e un paio di scarpe zebrate, comprate probabilmente dai cinesi. Arricciai il naso di fronte a quell'outfit così bizzarro. Il ragazzò punta il suo sguardo su quello di Giustino, che era seduto accanto a me.

"ESKEREEEEEEEE" si urlarono i due con la lingua di fuori, scuotendo la testa. Non capivo il perchè di quei modi, e quei ragazzi mi stavano spaventando.

"Uè Spery, comm si bell oggi!" il ragazzo mi lasciò un bacio su entrambe le guance, ed io rimasi disgustata quando notai che aveva sbavato un po'. Si mette a sedere accanto a me, in modo tale che io sono tra lui e Giustino. I due ragazzi iniziano a parlare, ma il mio sguardo cade sul banco di fronte al mio, dove sta seduto ricurvo un ragazzo, alto 1.83, con i capelli ricci scuri, occhi verdi, e delle fossette sulle guance... MA CERTO, ERA HARRY!
I miei ricordi erano ancora offuscati a causa della troppa Sprite che avevo bevuto - le bollicine avevano un certo effetto su di me - però mi ricordavo che lui mi aveva riaccompagnata a casa, e mi aveva detto di chiamarlo Enrico. In quel momento ebbi paura, perchè io ero vergine, e non volevo di certo perdere la mia verginità da ubriaca.

"Bibbi a cosa pensi?" mi domandò Giovanni. Noto che era intento a rollarsi una canna, e subito una smorfia di disgusto si creò sulla mia faccia.

"Giovanni, ma lo sai che stai facendo qualcosa di illegale?" gli chiedo urlando in un sussurro.
"Mado, ma non fare la bufu. Giustì, vieni via che questa è una guastafeste. Andiamo a fumare sulle scale anti-incendio." Giustino annuì e basta, forse era troppo fatto per poter rispondere adeguatamente.

"Ciao bellezz" sussurrò sulla mia guancia, scatenandomi i brividi lungo la mia spina dorsale, andandosene via con Giovanni dopo pochi secondi. Decido di cogliere l'attimo, così prendo i miei libri e mi sposto nel banco accanto ad Enrico, che era vuoto.

"Hey ciao" dissi sussurrando.

"Che cazzo vuo-" il ragazzo si blocca non appena vede che sono io a sedere accanto a lui.
"Oddio Spery ma sei tu! Mi sono spaventato a morte!" si portò una mano sul cuore, annaspando appena. In quel momento noto che anche lui ha dei comportamenti un po' bizzarri, ma di sicuro era il più normale dei tre. Istintivamente abbassai lo sguardo sul cavallo dei suoi pantaloni... volevo che la sua mazza firmata Hazza mi penetrasse e mi facesse girare, come se fossi un kebab.

"Tutto bene?" mi domanda.
"Si" rispondo sogghignando, a causa del pensiero poco casto che avevo appena fatto.
"Comunque ti ringrazio per la bella serata" immediatamente mi corruccio, non capendo a cosa si stesse riferendo Enrico.

"Non ricordi cos'è successo ieri sera?" chiede, ed io sento subito il mio cuore schizzarmi in gola. E se avessi fatto sesso con lui? Ero troppo ubriaca per ricordare, ma allo stesso tempo avevo paura di ricordare.

IL KUORE CHE NON FOTTE[H.S.//J.B.//S.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora