La Stanza delle Necessità

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cialve gente.
oggi è il mio compleanno (nonostante sia il primo giorno di scuola) e per questo ho fato un capitolo abbastanza lunghetto ma non troppo. Avete capito che ora c'è in ballo il liceo, quindi pubblicheró un po'di meno, ma lo farò comunque. detto questo vi lascio alla lettura , ciaoooooooo💕💕💕💕

Ivy's Pov

Ormai non facevo altro che pensare a quella donna.
Avevo deciso che mi sarei allenata duramente per diventar forte abbastanza da fronteggiarla.
Ovviamente, non potevo farlo in orario scolastico, ne potevo infrangere il coprifuoco ed esercitarmi di notte. L'unica era trovare un posto dove nessuno sarebbe riuscito a entrare senza il mio permesso.

Mi trovavo nel corridoio principale del secondo piano. Era un sabato, e quindi moli ragazzi erano in gita ad Hogsmeade e altri erano nei giardini. Il castello era praticamente vuoto.
Davanti a me avevo un arazzo molto decorato e grande. Per pochi minuti rimasi a guardarlo, contemplando i disegni e le figure disegnate lì, quando poi mi risvegliai e mi arrabbiai con me per essermi distratta dal mio scopo, e presi a camminare nervosamente avanti e indietro, pensando a un luogo dove nascondermi.
All'improvviso però mi bloccai.
Lì dove prima c'era l'arazzo, ora si trova un enorme portone di legno.
Mi ci avvicinai lentamente e lo toccati von la punta delle dita.
Questo si aprì silenzioso, e io entrai.

Era bellissimo. Mi trovavo in una enorme stanza circolare con un lungo tavolo e una grandissima libreria.
Mi diressi verso una pila di libri e osservai i titoli.
"Guida alle arti magiche avanzate" "Difesa dalle arti oscure e contrattacchi" "Il Patronus e i dissennatori"...
Mi sederi su una sedia di legno li vicino e presi il primo libro. Lo aprì e me lo posti sulle ginocchia.
Incominciai a leggere mentre agitato lentamente la bacchetta e provavo gli incantesimi scritti.

*poche ore dopo*

Chiusi il libro e guarai l'orologio al mio polso.
Era quasi ora di pranzo. Mi alzai, ripetendo mentalmente le formule delle fatture che avevo appena sperimentato.
Ero riuscita ad usare con successo la Fattura Pungente e la Fattura Avifors.
Erano le più banali, ma rappresentavano l'inizio di una lunga serie di esercizi.

Sbirciai dalla porta e controllati che per i corridoi non ci fosse nessuno, poi uscii di soppiatto.
Mi girai per andare verso la sala grande, quando di fronte a me vidi il volto del professor Lupin .
<Professore .. io ...ecco....> Balbettai
Non potevo più fare nulla, poiché mi aveva visto uscire dalla porta di legno che era appena scomparsa dietro le mie spalle
Ma, invece che sgridarmi, il professore sorrise
<Ah, la cara stanza delle necessità. Anche tu sei quindi venuta a conoscenza della stanza vai-e-vieni ...>
<lei ... Lei la conosce?>
<Certo ! Ho passato la maggior parte dei miei primi 2 anni di scuola chiuso in quella stanza ... Questo prima di conoscere i miei migliori amici, ovviamente .>
<I suoi migliori amici?>
<Eh sì, ti direi i loro nomi ma penso che a sentire il primo ti spaventeresti ... Adesso però vai a pranzo>
Mi incamminai ma lui mi richiamò
<Cosa fai in quella stanza?>
<Oh, la uso per avere un luogo tranquillo in cui studiare>
Lupin non sembrò soddisfatto della mia risposta, ma sorrise comunque è riprese a camminare
Appena svoltai l'angolo presi a correre.

<Eccoti ! Non ti trovavamo più!> Mi disse Ginny non appena mi vide. Nemmeno il tempo di sedermi!
<Accidenti, ti serve una camomilla, cara mia. Ti preoccupi così tanto che sei sull'orlo del superare tua madre!>
<Cosa?!> fece finta di scandalizzarsi e poi riprese a ridere
<Ma stai zitta> commentò, prima di gettarmi nel piatto una dose non banale di alette di pollo.

Totally in love with you ❤ Fred Weasley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora