Notte Insonne

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Dopo cena Sanji si offrì di lavare i piatti, ma lo fermai buttando tutto in lavastoviglie (che bella la tecnologia).

Dopo aver sistemato la loro camera e dopo aver chiacchierato un po' raccontandoci di più di me, andammo a letto; beh, loro ci andarono, perché io non riuscivo a dormire per via del temporale che si stava scatenando fuori.. anche se in realtà i temporali mi rilassano.

La mia camera dava sul balcone, così andai fuori a prendere una boccata d'aria, mi sedetti sulla terrazza dove avevo messo una coperta.
Pensavo a come sarebbe stato con Sanji e Chopper in casa, era da tanto che non c'era qualcun'altro in questa dimora e mi sentivo piuttosto sola, anche se Ginny era diventata più affettuosa, ma senza esagerare, perché il più delle volte era apatica e spocchiosa, e il cane era una cozza e senza me non sarebbe sopravvissuta.

Ad un certo punto dalla porta finestra spuntò Sanji.
Io ero in pigiama, ovvero un maglia leggera e degli shorts che venivano coperti dalla maglia.
Sanji: Non dormi?
Io: Non riesco..
E tu?

Mi mostra una sigaretta e si appoggia al parapetto vicino a me.
Io gli passo un ciotola come porta cenere.
Sanji: Grazie, fumi?
Io: No..
Dissi guardando un fulmine che squarciò il cielo in quel momento.
Io: Da quando mi hanno abbandonata a me stessa spesso penso al motivo per cui i miei genitori si sono separati.. Perché mamma voleva allontanarsi da lui? E perché mi ha lasciata da sola.. è vero che ho i nonni ma..

Sanji: Per questo non dormi?
Io: In realtà il giorno in cui si sono separati io ero qui a guardare il temporale mentre li sentivo litigare..
Non mi accorsi di star piangendo.

Sanji si mise vicino a me dopo aver finito la sigaretta.
Sanji : Sicura di non volerne una? Dà sollievo.
Io: Detesto il fumo, Papà fumava sempre in casa.. ma ormai ci sono abituata, quindi non preoccuparti.
Dissi sorridendo.
Io:sai, sono contenta che tu sia qui, e adoro la tua cucina.

Parlammo per un bel po'. Sanji mi è sempre piaciuto, però dato che non mi conosceva cercavo di non rendere evidente quel che provavo, perchè solitamente rovinavo sempre tutto, non me ne andava bene una.

Sanji: Hai qualche passione o sogno? 
Io: Sì, la musica e il canto sono le mie passioni: ho sempre desiderato di diventare una cantante, ma purtroppo non credo di poterlo realizzare..                                                                                                      Sanji: E perché?                                                                                                                                                                    Io: Diciamo che non si vive di canto, be questo è il parere dei miei e di mezzo mondo, mentre gente diventa ricca e famosa tirando su canzonette da quattro soldi.. ma io non voglio diventare famosa... Canto perché è uno dei occhi modi che ho per sfogarmi, per liberarmi dalle mie paure e sofferenze.

Sanji: Mi canti qualcosa?
Io: ora no.. o i vicini si lamenternno, tendo a cantare quando nessuno mi ascolta... Perciò se stai attento mi sentirai..

Passammo la notte a parlare, alla fine ero così stanca che, senza accorgermene, mi addormentai sulla sua spalla. 
Mi svegliai nel mio letto con Ginny sulle coperte.

Mi alzai per andar a far colazione, a quanto pare ero la prima a svegliarsi, mi misi le cuffie per ascoltare la musica e senza far rumore mangiai dei cereali che avevo nel cassetto, poi decisi di fare dei pancake e del caffè per gli altri due.

Ascoltavo "Amor" dei Porta.
Ultimamente li ascoltavo insieme ai Cubica Ninja, canzoni di un telefilm vecchio che guardavo qualche hanno prima.

Ad un certo punto ricevetti un messaggio dal mio ex, lui è stato il mio primo fidanzato, la mia prima storia seria...
Era durata più di un anno, però qualche giorno fa mi aveva lasciata: dovevano trasferirsi per colpa della sua salute, io volevo seguirlo, ma lui non voleva che soffrissi per lui e ha chiesto di dimenticarmi..
Lui era la mia vita, e avrei fatto di tutto per renderlo felice, be lui è stato il mio primo bacio, la mia prima volta.. Beh il primo tutto..
Secondo lui mi stava rovinando col suo carattere appiccicoso e ha deciso che doveva finire per il mio bene.
Beh ora mi aveva scritto un "perdonami"
Io spensi la musica e decisi di rispondere mandando un audio.
Io: Se credi di fare la cosa giusta ok, allora dimenticami.. ma sappi che io a te ho dato tutto e ora mi vergogno perché ho voluto credere in te.
Vai.. Se è quello che vuoi, non scrivere.. Sarà più facile.

Lui mi rispose dopo un po' con un altro "perdonami.."

Dopo aver finito di preparare la colazione aspettai che si svegliassero.
Per fortuna non mi fecero aspettare troppo.

Due Pirati Per Due Sorelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora