friends

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We're not friends, we could be anything.
If we try to keep those secrets safe.
No one will find out if it all went wrong.
They'll never know what we've been through.

dire che ha dormito male è un eufemismo.
ha dormito una merda.
ha passato ore e ore a fissare il profilo di Lodo avvolto nel buio, le labbra leggermente aperte, i ricci sopra gli occhi, le mani messe in modo disordinato di lato e la testa rivolta verso di lui, come se stesse urlando guardami in tutte le lingue conosciute dall'uomo, e lui aveva ascoltato questa sua richiesta, lo aveva osservato attentamente con gli occhi di chi ha paura di essere scoperto ma allo stesso tempo di chi non ha paura di dimostrare tutta la sua devozione per qualcosa.

la luce illuminava perfettamente ogni tratto del biondo, la sua mandibola, il suo naso e ogni minimo riccio che formava un'ombra perfetta, la sua pelle sembrava la superficie lunare così bianca e perfettamente irradiata dalla poca luce che entrava dalle persiane, e Albi aveva posato delicatamente il dorso della mano sulla guancia, con un tocco incredibilmente leggero e premuroso, cercando in tutti i modi di non svegliare nessuno e di bearsi di ogni minimo dettaglio, il suo profumo e il lieve russare che ogni tanto scandiva il silenzio della stanza.

quella mattina però si è svegliato sereno, con una strana sensazione di calore dentro al petto, apre gli occhi e sente due mani salde sul fianco e sulla spalla, si gira tranquillamente dimenticandosi di quello che è successo, completamente, ma proprio che secondo la sua testa il giorno prima poteva anche avere vinto una gara di triatlon che tanto non se lo ricorda, e si trova davanti a una delle situazioni più spiacevoli e allo stesso tempo stimolanti della sua vita.
gli occhi azzurri appena socchiusi e le labbra screpolate piegate un sorriso di compiacimento, dove dopo un bacio lento e pigro esce un 'buongiorno' forse un po' divertito dall'espressione assunta dal moro, di paralisi totale e stupore, perché dopo una notte passata ad ammirare silenziosamente quei lineamenti, ritrovarseli davanti e sentirli e vederli sempre più vicini, fino ad azzerare qualsiasi distanza è stato disarmante, sopratutto di mattina presto.

sono rimasti così per un bel po', tra baci rubati e braccia che si intrecciano, chiunque avesse visto la scena dall'alto non sarebbe stato in grado di distinguere dove finiva il corpo di uno e iniziava quello dell'altro, un'illusione percettiva veramente interessante se si resta a pensarci.

dopo forse due ore decidono di comune accordo che è il caso di mangiare qualcosa dato che sono quasi le undici e non mangiano dalla sera prima.
si alza prima Lodo e mentre si stira un po' dentro la maglia di due taglie più grandi anche Albi decide di buttare le gambe di fianco al letto.

improvvisamente sente una fitta indescrivibile dal basso ventre espandersi in tutta la schiena fino alle spalle, come se qualcuno lo avesse appena infilzato con una katana al centro esatto della schiena e cazzo, non aveva pensato a questo tipo di conseguenze.
sente di stare per scoppiare a piangere.
rimane immobile e aspetta, invano, che quel dolore terribile gli passi almeno un po', il minimo per alzarsi in piedi e fare finta di nulla, anche se non crede passerà troppo in fretta.
si alza piano, dopo aver finto diversi sbadigli per sviare ogni sospetto, convinto che, insomma, camminare sicuramente aiuterà a migliorare quella sensazione di palo infilato nel retto che ora sente di non riuscire più a sopportare.
sgrana gli occhi e ora un po' piange sul serio, solo qualche lacrima eh, ma solo grazie al suo autocontrollo, perché senza quello ora probabilmente sarebbe scoppiato del tutto.
la situazione è peggiorata notevolmente, sente le gambe che gli tremano e ha seriamente paura di cosa possa pensare Lodo, insomma, crede che lui sia ecco, un esperto di queste cose, e che possa considerarlo un dilettante, perdendo un tal modo tutta la dignità in pochi istanti, così decide di provare a ignorare tutto, fallendo, ovviamente.
la sua camminata pare quella di una donna incinta al nono mese, non riesce a tenere le gambe chiuse e si sente davvero coglione, sforza un piccolo sorriso e si avvicina a Lodo prima di uscire dalla camera e dirigersi in cucina, ma non prima di venire fermato dalle sue mani sulle spalle, dove il biondo appoggia la testa da dietro e si alza leggermente in punta di piedi, lasciando un piccolo bacio sulla voglia che albi a sul collo e 'scusa se sono stato troppo brusco, prometto di fare più piano la prossima volta'.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2018 ⏰

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