Six.

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Dede.
Benjamin l'aveva chiamato Dede, e a Federico in quel momento sembrò di poter tornare a respirare, sentì il cuore più leggero e sorrise, sorrise sinceramente.
Erano anni, troppi che non sentiva quel nomignolo.
Gliel'aveva dato la sua mamma, quella vera, portava al collo una piastrina con quel nomignolo che gli era stata regalato quest'ultima qualche settimana prima di quella maledetta sera e l'unica persona che aveva il permesso di chiamarlo così oltre lei era Benjamin.
A nessuno oltre lui poteva, nemmeno Chaterine.
Entrambi erano euforici di passare una serata insieme, divertirsi e conoscersi. Conoscersi meglio.
Benjamin appena entrò in casa si fiondò nella doccia e non aveva smesso nemmeno per un attimo di sorridere.
Federico invece era la decima volta che provava diversi abbinamenti.
Tutti e due volvano essere belli agli occhi dell'altro, senza sapere che lo sarebbero stati indipendente dall'abbigliamento.
"Dieci minuti e sono da te, fatti trovare giù moretto."
Recitava il messaggio che aveva appena ricevuto Benjamin.
Si sistemò nuovamente il ciuffo ribelle e prese la sua giacca di jeans ed uscì.
Puntuale come un'orologio svizzero il più piccolo dieci minuti dopo era arrivato all'appartamento del moro e questo non perse tempo a salire in auto per trovare riparo dal vento pungente di inizio marzo.
"Ciao moretto."
Sorrise Federico con le mani strette sul volante.
"Ciao a te."
Ricambiò il maggiore che si sistemó meglio e allacciò la cintura di sicurezza.
"Dove mi porti?"
Chiese poi.
"Io avrei un pò di fame.Cosa ne dici se andiamo come prima tappa in un pub?"
Propose mettendo in moto l'auto e iniziando a passare ad una ad una le canzoni che aveva a disposizione.
"Ci sto."
Sorrise e appoggiò la testa al finestrino guardando la città scorrere.
Ci furono minuti di silenzio, che misero in imbarazzo entrambi.
Avevano tante cose da dirsi ma per quella sera l'argomento passato era un tabù.
"Non ti ricordavo così silenzioso."
Osservò Federico rivolgendo lo sguardo sul maggiore.
"Le persone cambiano Federico.Nulla resta uguale.Le circostanze e le situazioni cambiano una persona.Possono davvero farlo."
Rispose Benjamin facendo incrociare i loro sguardi.
A Federico piaceva sentire l'amico parlare, era davvero profondo e sarebbe rimasto ad ascoltarlo ore e ore. Non smetteva di guardarlo con un tenero sorriso stampato in volto.
"Cosa c'è?"
Chiese curioso il moro e continuò a tener testa allo sguardo del biondo.
"Mi piace ascoltarti parlare."
Ammise Federico tornando a concentrarsi sulla strada.
"Federico?"
Benjamin richiamò la sua attenzione.
Voleva dirgli quanto gli era mancato, ma quando lo guardò di nuovo negli occhi non ce la fece. Lo rivide su quell'auto mentre andava via, via da lui.
"Mh?"
"Niente,magari te lo dico un'altra volta."
E gli regalò un mezzo sorriso, prima di concentrarsi di nuovo sulla bella New York che scorreva veloce dal finestrino.
Federico sospirò, cosa doveva dirgli Benjamin?
Decise di non pensarci e di godersi la serata.

"È davvero carino qui."
Osservò Benjamin guardandosi in torno,non era uno di quei pub caotici,era tranquillo e al moro la tranquillità piaceva davvero tanto.
"Non c'è caos.Si sta bene."
Continuò e il biondo annuì.
"Parlami un pò di te."
Chiese improvvisamente Benjamin e Federico lo guardò confuso.
"Cosa vuoi sapere?"
"Non lo so, qualsiasi cosa."
"Mi conosci abbastanza no?"
E si appoggiò con i gomiti sul tavolo creando un contatto visivo con Benjamin.
"Non lo so se ti conosco Federico, sono anni che non ci vediamo.Vorresti dirmi che non sei cambiato affatto?"
Lo sfidò Benjamin.
"No Benjamin,non sono cambiato per niente.Ho ancora le stesse abitudini.
Bevo ancora il latte al cioccolato e lo adoro ancora di più quando lo bevo accompagnato dai biscotti con le goccie di cioccolato.Amo dormire fino a tardi e il mio colore preferito è ancora l'azzurro"
Gli elencò il biondo.
"Non abbiamo bisogno di conoscerci Ben, sappiamo tutto di entrambi."

La serata proseguì tranquilla, parlarono dell'università del biondo e dei precedenti lavori non andati a buon fine del moro.
Era notte fonda, non si erano nemmeno accorti che il tempo stava trascorrendo troppo veloce per due amici che avevano da recuperare anni interi, Benjamin e Federico erano nell'auto del più piccolo e quest'ultimo lo stava riaccompagnando a casa.
"Grazie per la bella serata."
Sorrise sincero Benjamin e si slacciò la cintura.
"Mi sono divertito.Mi ero dimenticato quanto fosse bello parlare con te Benjamin."
Il moro sospirò e sorrise.
"Allora buonanotte."
E fece per scendere dall'auto.
"Benjamin aspetta."
Lo richiamò il moro.
"Dimmi?"
"Ci rivediamo? Dico ti va di uscire di nuovo insieme?"
Disse tutto d'un fiato Federico per non farsi morire le parole in gola.
"Certo.Certo che mi va."
Sorrise e allungò il collo fino ad arrivare alla guancia del più piccolo.
"Buonanotte."
E gli stampò un tenero bacio sulla guancia e Federico potè giurare di sentire il cuore uscirgli dal petto.
"Bu-buonanotte."
Benjamin andò via,gli rivolse un'ultima occhiata e si girò verso il portone.
"Mi eri mancato."
Sussurrò, e quelle parole sarebbero rimaste nell'aria che le avrebbe portate via. Benjamin doveva ancora distruggere la corazza che si era creato nei confronti di Federico.
Ma sentiva che presto l'avrebbe fatto, era impossibile resistere a quegli occhi, non poteva restare ancora lontano dal suo filo rosso.

Scusatemi per l'assenza, da domani cercherò di pubblicare con più regolarità, più o meno un giorno sì e uno no.
Grazie del supporto.
-Ali💕

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30, 2018 ⏰

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The legend of the red thread. ||FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora