Il vento mi smuoveva i capelli, facendoli dondolare da una parte all'altra. Il casco nero poggiato sulla mia testa era fornito di visiera così che i miei occhi erano coperti dal vento che mi soffiava in faccia. Accelero sempre di più, così che arrivo a centocinquanta kilometri orari. La strada è deserta, completamente vuota. Solo il rombo del mio motore riempie il silenzio opprimente. A farmi compagnia c'è la luna piena, accompagnata da miliarni e milioni di stelle. Piccole e minuscole fonti di luce che sembrerebbero far brillare questo cielo tanto buio. Il profumo dei fiori,posti nel prato verde accanto alla staccionata, mi irradiano i sensi. Brividi scorrono la mia schiena, e in questo momento mi sento libera. Libertà. Una parola tanto conosciuta ma poco assimilata. Non tutti hanno mai provato l'ebbrezza della libertà. Solo ora, sulla mia moto rossa fuoco, con il vento che sembra prendermi a schiaffi ma allo stesso tempo darmi una carezza, sotto un cielo stellato io mi sento finalmente libera.
Libera dai probelmi che mi circondano.
Libera dalle persone che mi stanno attorno.
Libera anche da me stessa.
Libera dei miei stessi pensieri.
Libera da tutto.
E forse questa non è nemmeno la 'libertà', forse mi sto sbagliando, forse mi sto confondendo. Ma in questo momento me ne fotto. Me ne fotto di tutto. Lascio che i miei sentimenti,le mie emozioni siano libere di farmi provare ciò che sento. Per me questa è la libertà.
Quanto noto dei lampioni capisco di dover tornare nel mondo reale, poiché fino ad adesso ho lasciati la mia testa viaggiare in mondi così lontani quanto irraggiungibili. Ho viaggiati tanto con la mente ma prima o poi si arriva sempre alla fine. Perché esisiste per tutti la fine. Termina tutto.
Amicizia;
Amore;
La vita;
E anche la famiglia.
Se state pensando che io sia una persona negativa,beh non è così,almeno io mi definisco realista. Non ho mai creduto nel 'per sempre'. Chi definisce il 'sempre'? Niente dura in eterno, ed io penso che anche l'amore, un sentimento che tutti sperano di provare in fututo ma che solo pochi possono effettivamente parlarne. Io sono nella piccola parte di persone che pensano che l'amore non esista. Si può arrivare ad avere una cotta o si può arrivare al 'mi piaci tantissimo', ma chi sa cos'è veramente? Io no,sicuramente. Sono inesperta in questo campo non avendoci mai messo piede, ma la mia opinione rimane sempre quella. Non troverò mai l'amore.
Decellero addentrandomi nel paese buio e silenzioso, se non fosse per il mio motore che sembra dar vita a questo paese isolato. Mi piace il silenzio, ma al contempo non mi piace.
Non sono mai stata una ragazza che parla tanto ma nemmeno che si sta zitta. Sono un controsenso. Qui il massimo di velocità è di quaranta kilometri orari ma poco mi interessa, accellero e mi mantengo sui cento kilometri orari. Tanto chi mai dovrebbe esserci alle tre di notte nelle strade di questo paese piccolo? Nessuno.
Mi fermo davanti al portico della mia vecchia catapecchia. È una casetta in legno,piccola e rossiccia, con la maggior parte delle cose rotte. Sinceramente non mi interessa gran ché. Ho preferito spendere tutti i miei soldi in qualcosa in cui io credo e che ho sempre sognato. È quel qualcosa è il motore su cui adesso sono seduta. Osservo questa specie di villetta. Non mi è mai piaciuta, ma non potevo permettermi altro. Mi sono sempre accontentata nella vita, solo una volta mi sono data qualcosa a cui tenevo ed è ciò per cui ho speso tanti soldi che mi hanno portato ad iniziare subito a lavorare in un pub. Il più conosciuto in questo paese, poiché è l'unico che vende alcolici buoni. I miei piani erano altri però, non avrei mai immaginato di essere qui in queste condizioni, ma evidentemente era così che doveva andare. Ma non mi lamento tanto. Vivo la vita a momenti e questo è, secondo me, la cosa migliore che potessi mai fare.
Con il motore acceso entro nel garage e controllo per bene che sia chiuso tutto. Non vorrei mai che mi rubassere la cosa a cui più tengo. Perché sì, è come una migliore amica, una sorella, un fidanzato... è tutto quello che ho. E le cose mie non si toccano.
Entro nell'appartamento e mi fermo cinque minuti,come faccio sempre. Mi guardo intorno e mi chiedo se ne vale la pena vivere questa vita,se ne vale la pena continuare. Ma dopo mi riprendo e penso che non è detto che la mia fine avverrà in questa specie di casa, quando avrò guadagnato abbastanza me ne andrò lontano da questo paesino dimenticato da Dio.
Chiudo a chiave la porta principale per poi dirigermi in camera,non ci metto molto dato che questa villetta è fornita di una stanza minuscola con un letto singolo e un armadio,successivamente c'è il buco della cucina, ed è vermanete piccola, e poi c'è il bagno minuscolo seguito da un salotto mezzo rotto.
Bene questo è il posto dove vivo da ben tre anni,purtroppo. Ma ciò è stata la decisione migliore che potessi mai prendere, dopo quello non ho potuto far nient'altro se non fuggire.
Mi spoglio dai miei skynni jeans neri, sfilo la mia maglietta bianca larga, libero i miei piedi dalle convers nere e solo dopo lego i miei lunghi capelli castani in una cipolla disordinata. Sopra al mio completino intimo in pizzo nero indosso il mio pigiama che consiste in una maglietta larghissima bianca e rossa. Non uso i pantaloncini quando dormo, mi danno fastidio.
Dopo aver spento tutte le luci ed essermi infilata nel letto, sospiro affranta fissando il soffitto. Guardo l'orologio e noto che sono le quattro. Tra circa tre ore mi dovrei alzare per andare a lavoro. Tanto la mia routine è sempre quella. E da tre anni che ho preso l'abitudine di dormire poco. E da tre anni che odio la routine. E da tre fottutissimi anni che trovo una boccata d'aria solo quando cavalco il sellino del mio motore. E da tre anni che indosso una maschera, una maschera che con il passare del tempo diventa sempre più pesante. Ed io non so nemmeno cosa aspettarmi più.
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You are always in my mind
FanfictionGrace Griffin non crede in niente, non cerca l'amore,non lo conosce neppure ma c'è sempre quell'eccezione alla regola. Harry Styles solito ragazzo menefreghista, donnaiolo di prima categoria che non conosce la parola "amore" o "relazione". L' unicha...