Luke's pov
"Dammi dei motivi per cui non buttarmi da un ponte.", fu diciamo questo il buongiorno che il mio migliore amico mi rifilò oggi, solo perché alla prima ora avevamo il compito di biologia e sapevo per certo che lui non aveva studiato nulla.
Mi sarei ritrovato a passarglielo tutto anche questa volta, come facevo da tre anni a questa parte.
Dopo i messaggi che avevo ricevuto ieri, non avevo fatto altro che non rispondere a quelli di Michael e passare una notte intera a studiare quella materia che odiavo con tutto me stesso.
"La monaca di Monza, la Pasqua, il sesso e l'eroina.", dissi le prime cose che mi vennero in mente, senza ovviamente dargli un senso.
"La monaca di Monza? chi è?", prima che potessi anche solo aprire bocca una testa bionda e riccia si fece spazio nella mia visuale insieme ad una rossa.
Okay, niente panico.
"Hey Calum!", appena sentì la voce di Ashton, il mio migliore amico si girò con uno scatto, facendo cadere i libri a terra, mentre io ero troppo occupato a tenere la testa bassa ed evitare con tutta la poca forza che mi rimaneva, Michael.
"Ehm, ciao.", la voce del moro uscì timida dalle sue labbra mentre Irwin passò , con uno scatto fulmineo, la lingua sul suo labbro inferiore.
Calum avvampò prima che: "Ti va di uscire con me oggi pomeriggio? ci divertiremo."
Un sorriso furbo fu l'ultima cosa che vidi prima che il mio sguardo incontrasse un paio di occhi azzurri come i miei, in fondo al corridoio, che mi lanciarono uno sguardo glaciale mentre un brivido di agitazione e paura correva lungo la mia schiena.
Deglutì rumorosamente, sotto gli occhi perplessi e preoccupati del ragazzo dai capelli rossi davanti a me.
"Calum sarà felice di accettare la tua richiesta, a-adesso scusate, facciamo tardi per il compito di biologia."
Afferrai il braccio di Calum, prima di trascinarlo via velocemente.
"Luke! ma che cazzo ti prende?!"
"Ti spiego a pranzo, adesso andiamo ti prego.", quasi mi venne da piangere e il ragazzo accanto a me se ne accorse, così mi prese per mano e mi trascinò verso il cancello arrugginito, attraversammo con prudenza il corridoio e, controllando che non ci fosse nessuno, uscimmo e ci ritrovammo presto sul retro.
"Spiegami cosa è successo, adesso.", i miei occhi chiari incontrarono quelli scuri del mio migliore amico e si riempirono di lacrime, il mio labbro inferiore tremò spaventosamente, prima che scoppiassi in un pianto catastrofico.
"Lukey, ascoltami, dimmi cosa succede, ti prego.", la voce del mio migliore amico risultò ovattata e lontana alle mie orecchie, ma nonostante questo, presi il mio telefono e dopo aver aperto whatsapp e aver cliccato sulla conversazione desiderata, lo lasciai nelle sue mani.
Il suo volto divenne rosso dalla rabbia mentre leggeva i messaggi.
"Chi cazzo è stato?", disse prima che l'ennesimo singhiozzo uscisse strozzato dalla mia gola.
Il mio sguardo gli fece capire tutto, prima che mi ritrovassi ad affogare tra le sue braccia muscolose con il volto premuto nell'incavo del suo collo.
"È stata Crystal?", l'unica cosa che feci fu annuire e reprimere l'ennesime lacrime.
Certo, l'ultima cosa che mi aspettavo era che Ashton e Michael ci raggiungessero con una sigaretta tra le labbra di entrambi.
Spalancai gli occhi dopo aver alzato lo sguardo e aver incrociato quello del ragazzo per cui avevo una cotta.
"Dammi quel telefono e fammi vedere quello che ti ha scritto Crystal."
Senza aspettare una risposta Michael strappò dalle mani di Calum il mio telefono e con Ashton lessero i messaggi che avevo ricevuto e a cui ovviamente non avevo risposto.
"È per questo che mi hai evitato?", il suo tono di voce era triste mentre mi guarda dall'alto.
"I-io mi dispiace tanto, n-non volevo che mi m-mandassero in ospedale di nuovo."
Il mio migliore amico mi riabbracciò di nuovo mentre i due ragazzi più grandi ci guardarono.
Si scambiarono uno sguardo d'intesa prima di riportarlo su di noi.
"Ci pensiamo noi, voi andate a casa di Calum, vi raggiungiamo quando finiamo scuola."
Il ragazzo dai capelli rossi mi lasciò un bacio sulla fronte, prima di sparire insieme al biondo.
"Scusami Cal, mi dispiace così tanto."
"Sta zitto, andiamo a casa, non scusarti non hai fatto nulla."
"Sono così sbagliato, nella mia vita è tutto così sbagliato.", lo sussurrai piano, ma Calum lo sentì e si girò prima di rifilarmi uno sguardo glaciale che mi fece rabbrividire.
"Tu non sei sbagliato, sei importante per me e ti voglio bene, sei mio fratello Luke, non ti lascerò mai solo, hai capito?", scandì piano le parole parlandomi come se stesse parlando con un bambino.
"Promesso?"
Gli porsi il mignolo, come facevamo quando eravamo piccoli.
Sorrise leggermente, prima di stringere il mio dito con il suo.
"Promesso."
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broken pieces;;muke
FanfictionAbbiamo perso ancora questo tramonto. Nessuno stasera ci vide con le mani unite mentre il vento azzurro cadeva sopra il mondo. Ho visto dalla mia finestra la festa del ponente sui monti lontani. A volte, come una moneta si incendiava un pezzo di sol...