~Capitolo 6~

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Channing mi accompagnó a casa prendendo in prestito la mia Golf e si fermó davanti al garage, dove la parcheggió e tolse le chiavi dal quadro.

Il ragazzo si voltó verso di me, con le sopracciglia aggrottate.

"Ti senti meglio?"

Guardai fuori dal finestrino. "Non ho voglia di parlarne ora, scusa"

Lui sospiró. "Dai qua fa freddo, che ne dici di andare dentro?" chiese, e io annuii lentamente, scendendo e sbattendo la portiera dell'auto.

Presi le chiavi dalla borsetta e aprii la porta d'ingresso. L'aria era già stantia, ed era passata solo un'ora da quando l'avevo chiusa a chiave.

Mi buttai sul divano, schiacciandomi il cuscino in faccia.

Sentii una mano sfiorarmi la natica sinistra.

"Cosa vuoi fare?" mi chiese con una specie di eccitazione nella voce.

"Dopo quel casino che è successo oggi, non voglio scopare"

Lui rise. "Come fai a dire che ti stavo chiedendo proprio quello?"

"Sei un puttaniere, ti fai tutte. E tutti mi desiderano"

Rise ancora piú forte. "Poco modesta la ragazza"

Mi alzai e mi misi a sedere. "Allora non mi desideri?" e mi misi a cavalcioni su di lei, abbassando la maglietta quel tanto che bastava per mostrargli il reggiseno di pizzo.

Sentii l'erezione che spingeva contro i suoi pantaloni, e Channing alzó la mano per palparmi, ma io mi rimisi seduta coprendomi nuovamente.

"Ma come ho detto, oggi sono troppo triste e disperata per farmi tua" sorrisi superbamente.

"Certo, certo, non sei molto brava come attrice" rispose acidamente.

Sta volta fui io a ridere. "Che ne dici di guardare un film? Horror?"

Channing si stiracchió. "Certo. Che film hai?"

Mi alzai per andare nel piccolo armadio accanto alla tele e mi misi ad elencare la maggior parte degli horror presenti lí. "Nightmare, L'esorcista, La casa, Scream, Dead End, Final Destination..."

Lui sbuffó. "Ma che ne so io! Metti Nightmare e basta!"

Scelta orrenda. Quel Freddy Cruger mi faceva cagare sotto, mi terrorizzava l'idea che si trovasse nei sogni delle persone. Arrivó il punto in cui la ragazza se lo ritrovó nel letto, e mi misi a urlare per lo spavento, facendo cadere a terra la ciotola dei popcorn che andó in frantumi.

Channing scoppió a ridere, e spense la tele, guardando la ciotola rotta e poi il mio viso.

"Sei una cagasotto hahahahaha!"

Lo guardai male. "Vaffanculo, quel film mi fa da sempre paura"

Channing rise ancora. "Certo, certo, allora...non è neanche mezzogiorno...che vuoi fare?".

Non risposi subito; rimasi un attimo a contemplare il suo viso.

"Hai delle belle labbra" mi lasciai sfuggire, e poi sorrisi.

"Eh??"

"Quando parli si muovono in un modo sexy, mi piace!" ammisi, continuando a sorridere.

"Tu sei matta" esclamó lui, incominciando a ridere.

"Si, bhe, neanche tanto" dissi, alzandomi dal divano e andando in cucina a prendere il polpettone dal frigorifero.

"Non sono neanche le dodici, perchè mangi il polpettone?" mi chiese Channing, che mi aveva seguita lentamente.

"Perchè mi piace ed è buono, e ne sono dipendente, e non sono affari tuoi!" borbottai con la bocca piena.

Lui rise. "Certo, cosí fai veramente paura"

Alzai gli occhi al cielo e mi voltai verso di lui, ritrovandomelo vicinissimo, mentre i suoi occhi verdi scavavano in profondità nei miei.

Continua...

SPAZIOMIO

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