17.

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[one shot crossover Percy Jackson/Shadowhunters]

Will non era mai stato più confuso di quel momento.
Si trovava alla porta di un covo di vampiri (vampiri!) e soprattutto era lì di sua spontanea volontà.
Tutto era cominciato circa tre settimane prima, quando si trovava in missione con Katia e Theo per un avvistamento di un qualche tipo di demone.
Arrivati sul luogo, avevano risolto senza troppi problemi.
Una volta che l'ultimo demone fu colpito da una delle frecce di Will, tirarono tutti e tre un sospiro di sollievo.
Mente i suoi due amici discutevano su una questione a loro detta importantissima ("Certo che è meglio la pizza! Stai davvero paragonando del cibo divino con del pesce crudo?"), Will sentì un rumore, come se qualcuno fosse appena stato colto di sorpresa e gli fosse appena stata tappata la bocca.
Si avvicinò lentamente alla fonte del rumore, una via decisamente stretta, tenendo a portata di mano l'arco.
Quando girò l'angolo il suo cuore perse un battito per due motivi.
Il primo era che un vampiro stava bevendo del sangue dal collo di un umano ormai svenuto.
Il secondo era che il vampiro era il ragazzo più bello che avesse mai visto.
Aveva i capelli neri come la pece, che gli ricadevano morbidi giusto qualche centimetro sopra le spalle.
Era, ovviamente, pallido, e questo contrasto creava in lui un qualcosa di speciale.

Questi, però, si accorse di essere osservato.
Mollò la presa sull'uomo, ormai morto dissanguato, e fissò Will inorridito, ma con una leggera aria di sfida sul volto.
Il biondo si stupì di se stesso quando lasciò andare l'arco. Avrebbe dovuto denunciarlo al Conclave per non aver rispettato gli Accordi, ma non riusciva nemmeno a pensarci.
Il vampiro gli fece un sorrisetto incuriosito e sparì nell'oscurità della notte, lasciando Will avvilito con un cadavere davanti.

Si riincontrarono tre giorni dopo, a una festa di un certo Magnus Bane, uno stregone prossimo a diventare Sommo Stregone di Brooklyn.
Quella volta, stranamente, il figlio di Lilith aveva invitato anche alcuni Shadowhunters.
Quando Will vide Nico, pensò che, se possibile, era ancora più bello della prima volta in cui si incontrarono.
Indossava un giubbotto di pelle nera, un paio di jeans e una camicia bianca.

Katia si accostò a Will, cercando di capire cosa stesse guardando.
Quando capì, scoppiò a ridere e gli mise un braccio intorno alle spalle.
"Se pensi che la tua famiglia ti lasci frequentare un maschio, per di più vampiro, caschi male", disse tristemente.

Il biondo lo sapeva.
I Solace erano una delle famiglie più importanti tra gli Shadowhunters.
Seguivano le leggi del Conclave come se fosse indispensabile per la loro vita.
In più erano profondamente omofobi, non esattamente l'ideale per un diciassettenne omosessuale.

"Potresti andare a parlargli", suggerì innocentemente Katia.
Will strabuzzò gli occhi e quasi si strozzò con la propria saliva.
"Scherzi?!"
Lei lo guardò stranita. "Certo che no, cosa c'è di male? Scommetto che gli potresti piacere".
Il ragazzo stava per rispondere, quando vide il vampiro avvicinarsi a loro.
Sembrava essere ubriaco e non poco.

"Ehy, biondino" biasicò, la voce impastata dall'alcool.
"Ehy" rispose di rimando Will, lanciando un'occhiataccia a Katia, la quale si era allontanata facendo l'occhiolino al suo migliore amico.
"Ti va di ballare...?" continuò l'altro.
Will bevve un ultimo sorso del suo drink (forse il colpo di grazia), prese per mano Nico e lo trascinò nella mischia di gente che ballava.

Nel momento in cui Nico cominciò a strusciarsi sull'altro a ritmo di musica, il cervello di Will stava considerando e mettendo in parte in pratica l'idea di spegnersi.
Ancora peggio quando cominciò a sussurrare cose del tipo "Sei bellissimo" o "Se mi fissi ancora un po' mi sciupi".
Decise quindi di abbandonare l'idea di usare la mente e lasciarsi andare.
Bevve ancora qualche bicchiere, che bastò per ubriacarsi totalmente.
Il giorno dopo si risvegliò in camera sua da solo, completamente vestito e con un gran mal di testa.
Trovò un biglietto di Katia appiccicato su un bicchiere d'acqua.
"Quando decidi di tornare nel mondo dei vivi, ringraziami per averti portato via prima di poter procreare con quel bel vampiro (si chiama Nico, giusto?)"
Will arrossì, e si rimise a dormire, troppo stanco per qualsiasi altra cosa.
Sognò vampiri che ballavano insieme a dei drink giganti blu.

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