guardo l'ora noto che sono le 4 del mattino, avrò dormito 5 ore circa, ho in mente troppi pensieri, dio perchè mi fai questo,più mi sforzo di ricordare più ho mal di testa, ho come la sensazione di conoscer questa casa, i ragazzi e non per come gli descrivono gli altri, e come se io conoscesi James e non il QB James è la stessa cosa anche per gli altri, chiudo gli occhi per il troppo dolore e appoggio la testa alla tastiera del letto, mamma aiutami ti prego
Non riesco a dormire così dopo non so quante volte che mi giro sul letto decido di alzarmi, giro per tutta la stanza,mi guardo un po' in giro e il mio sguardo cade su un foglio sotto a un libro, e come se lo volesse nascondere,oppure e messo così, vado o non vado ? ma presa troppo dalla curiosità vado verso il foglio lo prendo cercando di non far troppo rumore, lo giro e inizio a leggerlo
"Ricordati di me,dei miei capelli,dei miei occhi e del mio sorriso. Ricordati il suono della mia risata, i singhiozzi dei miei pianti anche se da quando ti ho conosciuto ho più riso che pianto. Ricorda il modo in cui cammino. Ricordati la mia voce più intonata,le mie urla,i miei sussurri. Ricordati le mie passioni,le mie caramelle. Ricordati la mia bellezza, la mia forza. Ricordati del mio coraggio, delle mie paure. Ricordati di me,dell'errore che sono,delle mie imperfezioni e dei miei mille difetti. Ricordati anche i miei pregi, e le mie pazzie. Ricordati i soprannomi che mi davi,sopratutto uno in particolare ricordati la mia gelosia. Ricorda di me tutto il bene che ti ho voluto,tutto l'amore che ti ho dato. Ricordati di questo piccolo disastro che ha preso il suo cuore e te l'ha donato."
sento le lacrime bagnarmi le guance,e un forte mal di testa mi colpisce, e così forte che mi aggrappo alla sedia per non cadere, o come dei flash ma non riesco a capire molto vedo solo dei bambini che giocano, mi risveglio dal mio stato di trans,riposo la lettera al suo posto mi asciugo le lacrime non so perchè sono scese ma ho visto me in questa ragazza non so perchè, decido di tornare a letto e di concedermi un po' di 'tranquillità' mi avvicino e mi sdraio lentamente "ehi dov'eri" mi spavento a sentire la voce di James " avevo bisogno del bagno" annuisce semplicemente per poi tornare a dormire, mi giro prendo il telefono e punto la sveglia alle 6 al posto delle 7, oggi ho deciso di non andare a scuola e da un po' che non vado a visitare mia madre,mi manca e poi vorrei sfogarmi con qualcuno e lei è l'unica persona con cui posso parlare, metto la testa sul cuscino e mi addormento
mi sveglio per colpa dell cellulare che continua a suonare mi alzo contro voglia, prendo il telefono e vedo che è un numero che non ho segnato, rispondo anche se un po' in decisa
"pronto?"
"Ciao figlia " no non poteva essere lui come ha fatto ad avere il mio numero
"cosa vuoi?"
"dove hai passato la notte troia" come può un padre chiamare la propria figlia in questo modo " anzi non lo voglio sapere, ti volevo solo dire che ho lasciato tutta la tua roba fuori, vieni a prenderla o se no la butto" COSA?!
"ma perc-" non mi lascia finire la frase che mi ha già attaccato il telefono in faccia brutto bastardo che non sei altro, sto iniziando ad odiarlo dal profondo del mio cuore, e ora cosa faccio guardo l'ora e vedo che sono già le 11, sbarro gli occhi e mi giro James non c'è, ovvio cretina lui ora è sarà già a scuola, mi devo muovere, ho deciso di andare prima apprendere la mia roba e poi vado a trovare mia madre.
Sono davanti al cancello del cimitero, sono passata prima a casa mia a prendere la mia roba per fortuna che almeno ha avuto la decenza di mettermi tutta la mia roba nelle valige (sono 2), le lascio vicino al signor Smith, arrivo davanti alla lapide di mia madre dopo due secondi crollo in ginocchio raccogliendo la terra in pugno "perchè mamma,perchè te ne sei andata lasciandomi così,non mi bastava avere un padre e un fratello del genere,in più come se bastasse per uno stupido incidente che non mi ricordo neanche come ho fatto,perdo la memoria, non mi ricordo quasi niente,la mia infanzia e metà della mia adolescenza è stata cancellata, mi ricordo alcuni nostri momenti,e alcuni con Josh, però poi non ricordo nulla, per quanto cerchi di sforzarmi a ricordare nulla ,non succede proprio niente, non c'è la faccio più, so che il passato che mi hanno raccontato papà e Alec lo hanno inventato loro, ma non riesco a capire il perché, tutto questo solo per farmi del male ma perché cosa ho mai fatto di così male da meritarmi tutto il loro odio, però in tutto questo buio ho visto un po' di luce, io e josh siamo ritornati a parlare, e ho anche conosciuto James,Chad e Lex, ma mamma io ho come la sensazione di conoscerli già, e non perchè andiamo a scuola insieme,è come se avessero fatto parte del mio passato,ma poi puff siano spariti con esso,poi sta mattina anche se so che è una cosa che non si dovrebbe fare, ho letto una lettera che qualche ragazza ha lasciato a James, ero troppo presa dalla curiosità, in quella lettera mi sono rivista e non so il perchè,e come se quelle parole le sapessi già, non riesco più a capire niente, e giorno dopo giorno sto affogando sempre di più nelle mie domande senza risposte,nei miei aiuti mai gridati, mi sento soffocare, ma non so più che fare,non so a chi chiedere aiuto, o forse sì, o forse semplicemente ho paura di scoprire il mio passato" guarda verso il cielo,mamma se ci sei proteggimi sempre, noto che si è fatto buio, non ho paura del cimitero di notte, sono venuta qui molte volte di sera in questi due anni, sospiro, porto le ginocchia la petto e le stringo con le mani, non so che fare o dove andare, sto morendo dal freddo, sono senza soldi, troppo stanca mi addormento, mi sveglio poco dopo per colpa del temporale e della pioggia, ci mancava solo questa mi alzo, prendo il telefono e noto che è spento lo accendo e trovo 27 chiamate perse da Josh 35 da un numero non salvato e almeno 112 messaggi tra Josh e il numero non salvato che penso proprio che sia James visto che è l'unico che mi chiama fragolina, trovo anche altre chiamate da altri due numeri che non conosco ma penso che uno sia di Chad e l'altro di Lex guardo l'ora sono quasi le 3, non so che fare, ormai sono completamente bagnata, e sto morendo nel senso della parola di freddo, decido di chiamare Josh, sperando che mi risponda, compongo il numero e dopo uno squillo riponde subito
"Bella dove cazzo sei?" penso che sia davvero arrabbiato, inizio a singhiozzare
"Jo-Josh"
"ehi, tranquilla non volevo risponderti in quel modo, ma siamo tutti preoccupati,è da questa mattina che proviamo a chiamarti ma avevi il telefono spento ti abbiamo cercato dappertutto ma non ti trovavamo"
"ti pr-prego vie-nimi a pren-dere son-o al cim-itero" lo sento sospirare
"arrivo" appena sento la risposta positiva attacco
vado verso la 'casetta' del signor Smith per prendere la mia roba. Dopo una mezz'oretta vedo un auto,all'inizio penso che sia l'auto di Josh ma poi appena c'è lo davanti noto che è la macchina di James, appena ferma la macchina si ferma si James che Josh si catapultano verso di me "Bella" sussurra James da quando ci conosciamo questa è la prima volta che mi chiama con il mio nome "piccola" dice Josh per poi abbracciarmi insieme a James " ehi staccatevi prima che vi bagno" dico con la poca voce che mi rimane ancora, mi sa che mi prenderò un raffreddore di quelli che non ti scorderai mai nella vita, James mi guarda per poi togliere la sua felpa e rimanere con la macchina a maniche corte "muoviti sali in macchina e togliti quella maglietta fradicia e mettiti la mia felpa" annuisco e faccio come mi dice,
prendo la sua felpa dalle mani e vado in macchina loro non salgono ma rimangono fuori per lasciarmi il mio spazio, appena ho finito gli richiamo loro prendono le mie valige e salgono in macchina per poi partire a tutto gas,guardo fuori dalla finestra il paesaggio, poi mi giro a guardare i ragazzi, noto che James ha un livido sulla guancia e Josh ha il labbro spaccato "cosa avete fatto?" chiedo stringendomi nella felpa "niente" risponde freddo James
perchè ora mi risponde così, prima era così dolce e premuroso ora invece è così freddo,forse perchè ha visto le valige e avrà capito male, forse avrà capito che mi voglio trasferire a casa loro per rovinarli la vita, ma non è così voglio trovarmi un lavoro per poi andare a trovarmi una casa, anche se un lavoro sotto mano c'è l'avrei già, non ho mai accettato questo lavoro, mi sono sempre detta meglio morire di fame che fare questo lavoro ma ora come ora le cose sono cambiate "Josh girati e guardami negli occhi" fa quello che gli dico
"prima tu mi hai detto che mi avete cercato da tutte le parti" annuisce, capendo forse dove voglio andare a parare "siete andati a casa mia" distoglie il suo sguardo dal mio e nega con la testa, sta mentendo "Josh" lo ammonisco "si siamo andati anche a casa tua " sospiro e mi tengo con le mani la testa, sento che sta per scoppiare da un momento all'altro "e avete litigato con quel cretino, vero?" nessuno dei due risponde, come si suoldire chi tace acconsente,porto la testa all'indietro "perchè?" sussurro solamente sentendo pian piano le forze iniziar a mancarmi
"perchè si meritava una bella lezione" dice James guardandomi dallo specchietto retrovisore,mi guarda attentamente per poi fermare di colpo la macchina "Josh guida te" dice scendendo velocemente per poi aprire la portiera dove sono seduta io, mi sposto leggermente sentendo le forze mancarmi "Fragolina, guardami non chiudere gli occhi" dice tenendomi il viso con le sue forti mani,sono così calde "io..... non c'è la faccio" sussurro sentendo sentendo i miei occhi farsi sempre più pesanti " tu sei forte, ti prego tienili ancora un po' aperti, fallo per me, per gli altri" lo guardo negli occhi, quegli occhi così famigliari
"Porca puttana Josh muoviti dobbiamo portarla in ospedale" lo guardo cerco di ricordarmi il più possibile cose di lui "mi dispiace" dico "no, non chiudere gli occhi piccola non lasciarmi di nuovo" queste sono le ultime parole che sento prima di essere risucchiata nel buio
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Storm
RomanceUna ragazza che ha perso la memoria si ritroverà a vivere in una vita con un passato non suo ma inventato, immersa nel dolore per la perdita della madre, per un padre che non la considera e un fratello che non si potrebbe definire tale, non sa più c...