Prima di andare all'inferno voglio passare dal paradiso...

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Per tutto le ore Alex non venne in classe e non facevo che pensare sempre che lui fosse in biblioteca con quella brunetta, pensavo alle sue parole' se lo vuoi io sarò tuo' erano delle stupidaggini però più ci pensavo e più mi sentivo male. Nel profondo di me anzi quella piccola parte di me non vedeva l'ora che entrava in classe e insultarmi, ma non fu così, ancora non avevo capito il perché mi sentivo così. Stasera appena tornava mia mamma gli è lo spiegavo, magari lei mi poteva aiutare. Quando la macchina si fermò scesi ed entrai in palestra da mio padre" ciao papà" stava leggendo un foglio e notai che la palestra era già tutta sistemata per il corso" ehi principessa" viene verso di me e mi da un bacio sulla guancia" vedo che è tutto pronto?" lui sorride" già ho trovato la persona che lavorerà con noi"

" fantastico" mio padre mi da una pacca sulla spalla" vieni te lo presento" mio padre mi porta in fondo della palestra. La prima cosa che vedo sono le spalle possenti, i capelli chiusi in un codino, e la cosa che mi a affascina e il tatuaggio che a sul collo, erano delle ai con un A in corsivo" no no, non dirmi che è" lui si gira e i suoi occhi furono subito su di me" Amelia" dice come se fosse sorpreso di vedermi lì. Mi giro verso mio padre" dimmi che è uno scherzo. Dimmi che mi stai prendendo in giro, ti prego dimmelo" mio padre alza un sopracciglio come se non sapesse che io lo odio " tesoro a me serve un aiuto e adesso ce lui" guardo Alex che stavolta era serio. No ma questa volta non gli è la darò vinta, può fare il furbo con il prof ma non con la mia famiglia"allora scegli. Me ho lui?" adesso era più confuso di prima, il suo cellulare squilla" possiamo parlare tra un po di questa questione. Nel frattempo parlate voi" e va via dalla sala chiudendosi nel suo ufficio. Mi giro e vedo un Alex molto arrabbiato" io non ti voglio qui" lui venne verso di me" lo sai che alle volte sei proprio una bambina. E comunque a me interessa questo lavoro, ne ho di bisogno" cosa aveva detto? Aveva appena detto che sono una bambina" io non sono una bambina. E poi non mi importa se ti serve o meno questo lavoro. Lo so perché sei qui, mi ai preso di mira e quindi vuoi rendere la mia vita un incubo" lui scuote la testa e a passo veloce mi raggiunge e mi prende per il braccio trascinandomi fuori dalla palestra" lasciami" lui va verso la macchina e poi si ferma" voglio mostrarti una cosa" apre il portello della macchina e mi incita a salirci sopra" io non vado da nessuna parte con te" lui sbuffa" ce anche il tuo autista quindi non sarai sola con me. Quindi sali e dimostrami che non sei una bambina"

" E se io non volessi" lui sospira" in quel caso saresti una bambina. E poi ti trascinerei con la forza" sospiro e salgo in macchina, lui si siede vicino a me. Poi guarda l'autista e dice" portaci Meistrit" l'autista si gira verso di me cercando il mio consenso" vai" lui si giro e parti. Quando entriamo in quella zona mi vengono subito i brividi. Era un posto squallido e povero" fermati proprio li" gli indica una palazzina distrutta e ridotta male. Lauto si ferma ed io non riesco a staccare gli occhi da quel posto" perché mi ai portato qui?" mi giro verso Alex ma lui abbassa lo sguardo , poi fa un grade respiro e mi guarda" io vivo qui" il mondo mi crollo a dosso. Mi giro per guardare bene questo posto e un senso di colpa mi invase, adesso neanche riuscivo a guardarlo' sono stata una stronza ' lui mi aveva detto che aveva bisogno di questo lavoro ma io non lo o ascoltato , adesso mi sento una annualità" mi dispiace" dissi senza guardarlo" non voglio la tua pietà" ero mortificata e non riuscivo a dire nulla" possiamo andare" disse Alex a l'autista, la macchina mise in moto e partiamo. Per tutto il tragitto non parliamo, quando la macchina si fermò uscì immediatamente da lì dentro ed entrai in palestra. Mio padre venne da me" tesoro ma dove siete stati?" era un po preoccupato" eravamo qui fuori. Ora devo andarmi a cambiare che ce gente che ci aspetta" mi vincolo da mio padre e vado nei spogliatoi. Quando chiusi la porta mi getto a terra e respingo le lacrime che minacciavano di uscire. Ero stato crudele, mi faccio schifo. Mi alzo e incomincio a cambiarmi mettendomi il sotto della tuta e una canottiera, esco dallo spogliatoio e cammino a testa bassa, quando arrivo al centro Alex mi guarda ma io non ci riesco e abbasso lo sguardo" allora signore mie, in tanto vi presento il nuovo allenatore. Lui e Alexander" dissi, vidi le facce delle signore che erano stupite e parlavano sotto voce tra di loro. Dopo che lo salutano io mi metto in posa come faccio sempre" allora incominciamo" mi metto di fronte ad Alex e lui fa lo stesso" allora dato che non so quello che sai fare fammi vedere come sai aggredire una donna" lui mi sorride" beh se quello che aggredisce e lui io mi farò aggredire senza nessun problema" mi giro e guardo la ragazza che aveva detto una cazzata del genere" bene allora ti farai aggredire solo perché lui a un bel faccino?" la ragazza si ricompone" stavo scherzando" alzo gli occhi al celo e guardo Alex che rideva" che ce da ridere?" lui a bassa voce disse" allora o un bel Faccino è" ecco era ritornato il solito ma ci risi su anche io" incominciamo, adesso mi devi aggredire." lui mi fa un mezzo sorriso" con piacere" io mi giro e gli do le spalle" ecco pensate che in questo minuto state camminando tranquillamente e il vostro aggressore vi prende di spalle" Alex fu veloce mi avvolse fra le sue braccia stringendomi forte a lui" ecco adesso voi siete incatenati dalle braccia, ed è questo che loro si sbagliano. Noi abbiamo la testa e i piedi liberi " La presa di Alex si fa molto stretta"allora questa sarà la vostra possibilità. Alex sei pronto?" chiesi" si Mia" sussurro al mio orecchio" abbassate la testa lentamente e poi la rialzate velocemente con tutta la forza che avete" feci la mossa a rallentatore" in questo caso lo prenderete sulla bocca o sul naso. Poi con il piede schiacciate il piede de l'aggressore" e faccio vedere la mossa Alex mi lascia" in questo caso non vi resta altro di fuggire" dico.

Dopo aver fatto altri esercizi una donna mi chiede" e se gli aggressori sono in due?" Alex mi guarda" aspettate" vado da mio padre che stava insegnando ad un ragazzo come tirare pugni" papà mi servi" lo prendo per il braccio e lo tiro con me" cosa devo fare?" chiese, le donne lo guardarono tutti" voi due mi dovete aggredire" dissi guardando Alex e mio padre " Ami questo è un corso avanzato che si farà più avanti" disse mio padre" pensa che adesso una di queste donne escono sta per andare a casa e due uomini la aggrediscono. Lei non si potrà difendere perché noi ancora non facciamo questo corso" mio padre sospiro" ok" mio padre si mise da un lato e Alex da l'altro lato" mi raccomando non vi trattenete" dissi" certo principessa" mi piaceva lottare con mio padre,anche se alle volte ce ne usciamo a farci dei lividi" allora di solito quando sono in due usano la solita tecnica, uno lo prende per dal busto e l'altro i piedi" mio padre stava incominciando a prendermi ma prima che potesse riuscirci gli diedi un pugno sul naso e con velocità diedi un calcio su petto ad Alex" ovviamente se ricapite che questi due vogliono prendervi dovete aggire prima che loro attacchino" le donne si misero a ridere ,tranne mio padre e Alex che si contorcevano dal dolore" per oggi abbiamo finito" disse mio padre toccando il naso" allora che ne pensate?" dissi, Alex si siede atterra e si tocca il petto mio padre mi guarda e ride" sinceramente pensavo che facessi qualche altra tecnica, ma mi sei piaciuta" risi" a me meno" Disse Alex lamentandosi" ok io vado a finire quello che stavo facendo" disse mio padre che si giro e andò via, mi siedo a terra vicino a Alex" come stai?" lui non rispose, poi si adagia a terra" Alex stai bene?" nessuna risposta, aveva gli occhi chiusi, andai verso di lui e lo guardai in viso" Alex rispondi" mi stavo preoccupando, gli misi una mano sul petto è con l'altra gli diedi dei piccoli schiaffi sul viso, ma niente" Alex ti prego svegliati" adesso mi ero messa in ginocchio ancora più vicino a lui. Le mie mani andarono sul suo viso e lo scuoto piano" ti prego svegliati" la mia voce era soffocata. Stavo per alzarmi e correre da mio padre ma senti due braccia sulla mia vita e con tanta forza mi mise sotto di lui. Era uno scherzo" sei un cretino mi ai fatto spaventare" lui era sopra di me e mi teneva le mani sopra la testa" lo so, e ti dirò una cosa, mi piace quando ti sei preoccupata per me. Ci voleva poco che piangevi " ma che stronzo " ok adesso togliti" dissi infastidita" perché non provi a liberarti" era facile farlo ma non volevo che si facesse male" Alex se voglio mi libero, però sappi che ti farei del male, e ti giuro che ti lascio morire" lui mi sorride sempre con quel sorriso bello" allora prima di morire e andare a l'inferno voglio prima andare in paradiso" non ebbi il tempo di capire quello che stava dicendo che le sue labbra furono sulle mie. Ed ecco che il cuore e lo stomaco mi facevano male. Le sue labbra erano morbide ma quando senti la sua lingua che cercava di aprire la mia bocca feci quello che dovevo fare. Con una mossa mi libero ma prima che me ne andassi gli diedi uno schiaffo" non ci provare mai più" e uscì di corsa da quella palestra...

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